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Incentivi al fotovoltaico. Quali opportunità ci sono?

Ultimo aggiornamento: 11-02-2016
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Di incentivi al fotovoltaico, così come eravamo abituati a pensarli fino a un paio di anni fa, non ce ne sono. Gli incentivi sono terminati ormai da un paio di anni, ma il mercato delle installazioni fotovoltaiche non si è fermato. Oggi, infatti, il fotovoltaico attraversa una fase nuova: dalle grandi installazioni commerciali si è passati a numerose piccole e medie installazioni al servizio di case e aziende. Sistemi che lavorano per lo più in autoconsumo.

Quali opportunità ci sono oggi per chi vuole investire nella casa sostenibile o nell’azienda per risparmiare in bolletta? Il fotovoltaico è solo una delle opportunità e, se ben sfruttato, può portare interessanti benefici, anche senza alcun tipo di agevolazione statale o incentivo. Soprattutto per le aziende che consumano più energia di giorno, infatti,  il “piano di business” di chi mette il fotovoltaico è un’opzione decisamente interessante per almeno due motivi. Primo: l’azienda consuma di giorno gran parte dell’energia prodotta. Secondo: per ottimizzare l’investimento non ha bisogno di particolari dispositivi di accumulo elettrico.

Parliamo di investimenti senza incentivi. Per questo, come sempre, è fondamentale considerarne l’effettiva convenienza in relazione al rapporto tra costi e benefici. Quanto investo (oggi)? E quali benefici avrò (domani)? Con quali rischi?

Per avere un’idea dei costi dei kit fotovoltaici oggi disponibili in commercio puoi leggere questo articolo sui costi dei kit fotovoltaici, senza installazione. I costi sono ormai veramente bassi, provate a vedere voi stessi su ebay o amazon.

Ricordiamo subito una cosa fondamentale che può influenzare la convenienza dell’investimento: gli impianti domestici (al servizio dell’abitazione) godono dei benefici fiscali anche per il nuovo anno. Per questi si hanno, dunque, ancora le detrazioni fiscali Irpef sul 50% della spesa. Gli impianti aziendali, invece, non godono delle detrazioni fiscali 50%, ma hanno il vantaggio che, autoconsumando nell’immediato gran parte dell’energia prodotta, ottengono maggiori risparmi in bolletta (massimizzano infatti l’autoconsumo).

Per dirla in altri termini: gli incentivi al fotovoltaico non sono più gli stessi che fino all’altro anno, precisamente fino a settembre 2013, alimentavano il mercato del fotovoltaico in Italia. Gli incentivi, le tariffe incentivanti del conto energia fotovoltaico, sono terminati ormai da parecchi mesi in Italia, ma hanno lasciato il posto a nuove forme di sostegno delle nuove installazioni che potranno continuare a sostenere il mercato del solare e delle fonti pulite. Almeno fino a che non diventeranno definitivamente competitive con le attuali fonti fossili.

Le misure di sostegno al fotovoltaico, dunque, sono le due cose che oggi dobbiamo conoscere e sapere sfruttare:

  • le detrazioni fiscali sul reddito Irpef delle “persone fisiche”, per il fotovoltaico domestico,
  • ed i neo-regolamentati SEU, Sistemi Efficienti di Utenza, per il fotovoltaico industriale e commerciale.
    Per vedere cosa sono i SEU vai subito qui.

Vediamoli uno per uno.
Prima è importante, però, chiarire alcune cose.

 

Quando il fotovoltaico conviene?

schema impianto fotovoltaico domestico

Se prima gli incentivi garantivano la convenienza assoluta, oggi il fotovoltaico conviene se utilizzato in maniera adeguata. Conviene solo ad alcune condizioni, almeno fino a che i prezzi non si ridurranno ulteriormente. Da questo momento in poi quando si parla di impianti solari, bisognerà fare una importante distinzione in termini di “piani di business”.

Produrre energia fotovoltaica per casa propria è diverso che produrre per l’azienda. Non solo: produrre per l’autoconsumo in azienda è a sua volta profondamente diverso dal produrre per soli fini commerciali (secondo lo schema, cioè: investimento-produzione-vendita energia sul mkt).
La sola vendita in rete oggi, se il costo di investimento non è particolarmente basso, non conviene. Quello che conviene non è vendere alla rete Enel, ma alimentare col fotovoltaico direttamente le utenze elettriche (o, se proprio si vuole vendere, vendere l’energia direttamente ad un utente finale situato sullo stesso sito).

 

Queste le cose da sapere per mettere il fotovoltaico

1) Grazie alla proroga delle detrazioni fiscali 50% anche per il nuovo anno, produrre energia pulita in casa e per la casa permette di dimezzare il costo dell’installazione e di dimezzare, così, il tempo di ammortamento dell’impianto. E’ questo il vantaggio delle detrazioni fiscali, che garantiscono un rimborso Irpef annuale (e per 10 anni) sul 50% dei costi dell’impianto. Le detrazioni, però, come vedremo, sono riservate solo per gli impianti domestici, installati al servizio di casa.

2) Produrre energia pulita in azienda e per l’azienda, invece, conviene solo entro una soglia di prezzo ed entro una soglia minima di autoconsumo istantaneo. Cioè: solo utilizzando buona parte dell’energia prodotta sul momento per i consumi aziendali è possibile ottenere sufficienti risparmi in bolletta. Risparmio dilazionato nel tempo che permette di ammortizzare l’impianto nel giro di qualche anno e di procurare ulteriori risparmi sui 25 anni.
In termini più semplici e immediati: il fotovoltaico alle aziende conviene in tutti i casi perchè è un modo per autogenerare parte del proprio fabbisogno elettrico che avviene presumibilmente soprattutto di giorno, quando l’impianto fotovoltaico è produttivo.

3) Produrre energia pulita per soli fini commerciali, attraverso grandi impianti/centrali fotovoltaiche, invece, conviene solo su ampia scala e solo abbassando di molto i costi di installazione e di manutenzione. L’energia prodotta dalla centrale fotovoltaica, infatti, sarà pagata dal mercato ad un prezzo che oggi è veramente ìnfimo (flessioni di prezzo fino ai 4 centesimi di euro per kwh).
In questo caso però, un’azienda che vuole produrre energia pulita per venderla sul mercato, ha convenienza se la vende direttamente all’utente finale. E’ questo il caso di alcuni tipi di SEU (Sistemi Efficienti di Utenza) in cui il proprietario dell’impianto vende l’energia prodotta direttamente all’utilizzatore finale che si trova sullo stesso sito.

 

Se gli incentivi sono finiti, quali opportunità possiamo sfruttare?

Di incentivi al fotovoltaico, dunque, non ce ne sono, ma ci sono alcune misure che hanno l’effetto di agevolare, in qualche modo, chi vuole investire nel fotovoltaico, sia per risparmiare in bolletta, sia per  produrre e vendere energia pulita. I prezzi del fotovoltaico sono oggi molto più bassi di qualche anno fa, per questo motivo oggi possiamo fare a meno degli incentivi.

Il ruolo principale che determina la convenienza del fotovoltaico è sempre l’autoconsumo che, per gli impianti domestici, porta benefici aggiuntivi a quelli delle detrazioni.

Per le aziende, invece, il ruolo rilevante è dato dalle opportunità messe in campo dai SEU, Sistemi Efficienti di Utenza, che permettono di “separare” produttore e consumatore operanti sullo stesso sito e beneficiare della compravendita diretta tra produttore e consumatore.

Cosa è un SEU? Un SEU è un sistema in cui produzione e consumo si trovano nello stesso luogo. Un SEU permette al produttore di vendere direttamente l’energia prodotta all’utente finale. Senza intermediazioni, senza costi di rete e soprattutto senza oneri.(Per approfondire vai al sito dell’Aeeg).

La compra-vendita diretta dell’energia conviene sia al produttore, che ha una buona remunerazione dall’impianto, sia all’utente finale, che acquista l’energia ad un prezzo minore rispetto a quello dell’operatore elettrico.

 

Esempio di come un SEU può convenire come gli incentivi

Prendiamo l’esempio di un’azienda energivora che ha disponibilità di superfici proprie su tetto o su terreni altrui (adiacenti).
Un produttore investe in un impianto fotovoltaico, producendo e vendendo energia pulita, nello stesso luogo, direttamente all’azienda.
Ecco i vantaggi di questo sistema:

  • l’azienda paga l’energia meno di quanto la pagherebbe in bolletta (anche il 50% in meno perchè non ci sono costi di rete, distribuzione ed oneri)
  • il produttore vende l’energia ad un prezzo maggiore del prezzo di mercato: se il mercato “paga” l’energia a 4 centesimi al kwh il produttore potrà vendere almeno a 10-15 centesimi/kwh.

Questa, in estrema sintesi, la convenienza di un SEU, per i produttori e per gli utenti, che costituiscono, di fatto, una piccola “rete” di produzione-consumo.

 

Sia le detrazioni fiscali che la regolamentazione dei SEU potremmo definirle, per questi motivi, le attuali forme di incentivazione al fotovoltaico, anche se propriamente non sono.
Le detrazioni fiscali Irpef, per inciso, sono fruibili non solo per chi installa il fotovoltaico al servizio di casa, ma anche per chi effettua ristrutturazioni, più o meno rilevanti, sulla propria casa per il risparmio energetico o per il recupero edilizio.

In definitiva: oggi la produzione di energia con impianti fotovoltaici non viene più pagata, come era prima, per il solo fatto di “essere prodotta”. Oggi un impianto fotovoltaico deve “da solo” creare le condizioni per auto-ripagarsi nel tempo generando vantaggi economici per gli utenti finali come per i produttori.

 

I veri incentivi al fotovoltaico sono i risparmi in bolletta

Il vero incentivo per gli impianti domestici, oggi, oltre alla detrazione fiscale, è il risparmio in bolletta.

Gli incentivi al fotovoltaico, oltre ad essere le detrazioni fiscali, non sono altro che la possibilità di risparmiare sulla bolletta elettrica attraverso l’auto-produzione / auto-consumo di energia pulita e la cessione del surplus di elettricità nella rete pubblica. Surplus che viene valorizzato attraverso il meccanismo dello scambio sul posto (qui hai il simulatore dello scambio sul posto).

Il vero incentivo, e la vera sfida del fotovoltaico è quella del risparmio energetico. Il vero “motore” dell’investimento è il risparmio economico sulla bolletta elettrica. La vera sfida, oggi, è quella di realizzare un buon piano di rientro economico calibrando i prezzi delle installazioni ed i consumi elettrici in maniera da rientrare in breve tempo dalle spese sostenute: con un impianto che costa meno di 2.000 euro al kw ci sono e ci saranno buone possibilità, anche senza detrazioni fiscali.

fotovoltaico nel 2015, detrazioni fiscali e SEU

Come dicevamo, le detrazioni fiscali per il fotovoltaico domestico, anche dotato di sistema di accumulo, sono prorogate al 50% per tutto il nuovo anno.

Con le agevolazioni fiscali il costo dell’impianto è, a conti fatti, dimezzato. Questa agevolazione di prezzo permette un rapido piano di rientro con vantaggi equiparabili, a tutti gli effetti, ai vecchi incentivi del conto energia.

Gli incentivi al fotovoltaico sono, dunque, le detrazioni fiscali. Sgravi che, in attesa di un ulteriore ribassamento dei prezzi degli impianti, garantiscono fin da subito ottimi piani di rientro e sensibili risparmi in bolletta: un impianto che costa 8.000 euro, portandolo in detrazione, costerà a conti fatti 4.000 euro.

 

 

In definitiva: quali opportunità ci sono per chi vuole mettere il fotovoltaico?

Primo. Le detrazioni fiscali 50% sull’Irpef, prorogate a tutto il nuovo anno, che dimezzano i costi di realizzazione dell’impianto fotovoltaico. I costi ridotti del 50% garantiscono sui 20 anni remuneratività equiparabili a quelle degli incentivi del conto energia.

Per approfondire le detrazioni fiscali leggi qui.

Secondo. Lo scambio sul posto, cumulabile con le detrazioni fiscali, ma non con il “ritiro dedicato”. Lo scambio sul posto permette di compensare i costi in bolletta in proporzione a tutta l’energia immessa in rete. Questo meccanismo di compensazione economica tra immissioni e prelievi garantisce la remunerazione di tutta l’energia immessa in rete e poi riprelevata per i propri consumi. Il meccanismo conviene per chi è allacciato in immissione e prelievo sulla rete elettrica di Enel Distribuzione.

Per approfondire il meccanismo dello scambio sul posto leggi qui la guida completa oppure vai direttamente al nostro simulatore online.

Terzo. Il “ritiro dedicato” (RID), cumulabile con le detrazioni fiscali, ma alternativo allo scambio sul posto. Il RID è una vendita al Gse (gestore elettrico) di tutta l’energia prodotta e immessa in rete. Il vantaggio del ritiro dedicato era che la vendita avviene attraverso dei “prezzi minimi garantiti”, prezzi minimi a tutela del produttore: se i prezzi di mercato dell’energia vanno troppo al ribasso, subentrano i prezzi minimi garantiti, definiti con delibera dell’Autorità. Il ritiro dedicato oggi non conviene quasi più perchè i prezzi minimi garantiti si sono abbassati talmente tanto che non garantiscono più un rientro certo dall’investimento.

Quello che conviene oggi è invece la vendita diretta ad un utente finale attraverso il meccanismo dei SEU, sistemi “diretti” tra produttore e consumatore operanti sullo stesso sito.

Quarto. I SEU, Sistemi efficienti di Utenza.
Come detto, si tratta di una forma di agevolazione per il fotovoltaico industriale, ma non solo. I SEU sono dei sistemi che permettono ad un produttore di energia da fonti rinnovabili di vendere direttamente l’energia prodotta ad un utente finale che si trova nello stesso luogo. In questo modo si attua una vendita diretta, senza intermediari, che conviene sia al produttore, che all’acquirente per la possibilità di abbassare il prezzo di acquisto dell’energia.
I Seu possono rappresentare per società commerciali, produttori o investitori, nuove opportunità di business per cui il fotovoltaico conviene ancora anche senza incentivi.

Per ulteriori informazioni sui SEU leggi qui.

Ecco alcune slide che spiegano brevemente i vantaggi e l’utilità di un SEU oggi e le sue possibili configurazioni, anche dal punto di vista legale.

Seu ecco la convenienza per gli impianti fotovoltaici in italia
Fonte: atti del convegno 8 maggio 2014 c/o Solarexpo.
A cura dell’avv. Emilio Sani (studio legale Macchi Gangemi).



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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