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Rapporto Terna agosto 2014: giù i consumi, su le rinnovabili

Ultimo aggiornamento: 16-09-2014

Diminuiscono i consumi, aumenta l’utilizzo delle energie rinnovabili in generale e del fotovoltaico nello specifico: in soldoni è questo il riassunto dell’analisi presentata da Terna Rete Italia di Terna Group per il mese di agosto 2014. Il confronto è con lo stesso mese dell’anno scorso: si nota quindi un -4% per quanto riguarda i consumi ed un +9% per quanto riguarda l’uso del FV.

Entriamo ora nel dettaglio delle cifre, per tentare di capire in maniera più esatta come può essere il trend evolutivo del nostro Paese nel campo dell’energia.

Innanzitutto il calo dei consumi: c’è effettivamente stato, ma va visto al netto delle variazioni di temperatura rispetto allo scorso anno. Essendo stato un agosto fresco (per usare un eufemismo), l’uso dei condizionatori è stato senza dubbio minore…e probabilmente ci sono state anche meno persone in grado di permettersi di comprarne uno o di utilizzare quello che avevano già. Il dato reale è quindi -1,6%: meno rotondo ma sicuramente importante.

Altro dato senza dubbio interessante è il calo vertiginoso del saldo estero: -21,9% rispetto ad agosto 2013, significa aver acquistato da fuori Italia ben 525 GWh di energia in meno. Un passo in più verso una fondamentale indipendenza energetica, che dovrebbe essere l’obbiettivo primario di chi governa la nostra economia.terna agosto 2014 ripartizione energia in italia

 

Nel settore delle rinnovabili, c’è stato un aumento importante nella produzione di energia idroelettrica, con +23,8% e dell’eolica con +22,3%: al terzo posto troviamo il già citato FV con +9,1%. L’utilizzo dell’energia termoelettrica è in calo di ben il 14,1%. Sarà, forse, il “principio della fine” delle fonti fossili? Il fotovoltaico e le fonti rinnovabili, infatti, già dal 2012, iniziavano a far chiudere le prime centrali elettriche inquinanti.

Ma come possono iscriversi queste cifre nel complesso dell’anno e soprattutto in rapporto con quello passato e cosa raccontano dell’Italia? Il calo dei consumi, soprattutto nelle zone del nord e del centro, va forse visto come un segno di recessione, più che come una diminuzione consapevole dell’uso dell’energia elettrica.

Il vero aspetto da sottolineare è che il bilancio energetico delle fonti rinnovabili è risuscito a registrare un altro valore estremamente positivo, che mostra come mercato e consumatori sono sempre più attratti da fotovoltaico ed eolico, solo per citarne alcune: si è passati infatti dal 35,9 del 2013 al 40% del 2014.

C’è da vedere come evolverà adesso la situazione: se avrà la ragione UBS Bank che in uno studio consegnato ai propri azionisti ha mostrato come il futuro è della generazione distribuita, oppure se nonostante i passi avanti continueremo ad essere un Paese a rimorchio dell’energia termoelettrica. Speriamo vivamente che cittadini e Governo s’impegnino affinché sia buona la prima (ecco cosa è la generazione distribuita e quali sono i suoi vantaggi).

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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