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Come scegliere le batterie più adatte al mio fotovoltaico [simulatore]

Ultimo aggiornamento: 13-01-2016
Voto:4/5 (7754 voti)

Impianto fotovoltaico e batterie di accumulo elettrico, insieme, possono garantire un risparmio in bolletta che, in alcuni periodi dell’anno, arriva ad essere del 100%. Come scegliere le batterie più adatte?

La “nuova era” del fotovoltaico è quella dei sistemi di accumulo tramite batterie. Un sistema di accumulo è un sistema che, per mezzo di accumulatori elettrici, raccoglie l’elettricità prodotta di giorno dal fotovoltaico (o eolico o altra fonte) per renderla disponibile la sera e la notte, quando il fotovoltaico non produce.

Mettere i pannelli fotovoltaici e immagazzinare nelle batterie parte dell’energia prodotta di giorno, permette di avere a disposizione la “propria” energia pulita anche la sera, quando l’impianto non produce. E’ questo il modo migliore per sfruttare al massimo il proprio impianto e per aumentare al massimo l’autonomia dalla rete elettrica Enel.

In termini più semplici.

  • Di giorno l’impianto produce.
    L’energia prodotta viene in parte auto-consumata sul momento. In parte viene stoccata nelle batterie. La rimanenza, quando le batterie sono cariche, viene immessa in rete e pagata eventualmente con lo “scambio sul posto”.
  • Di sera l’impianto non produce.
    L’energia di cui si ha bisogno viene prelevata dalle batterie (ricaricate durante il giorno). Quando le batterie sono scariche, l’impianto elettrico preleva dalla rete elettrica di Enel (addebitando i kwh in bolletta).

scegliere le batterie per il fotovoltaico

In questo modo il risparmio sui costi energetici diventa il massimo ottenibile col proprio impianto.

 

Come funziona l’impianto fotovoltaico con batterie

Mettere batterie di accumulo col fotovoltaico è la soluzione per risparmiare in bolletta. Come scegliere le batterie più adatte? Prima di capire come scegliere le batterie più adatte, vediamo un po più nello specifico come funziona l’impianto fotovoltaico con accumulo.

Il sistema di accumulo viene collegato all’impianto fotovoltaico, da un lato, ed (eventualmente) alla rete elettrica esterna, dall’altro. Attraverso una centralina il sistema governa i flussi di energia in base alle necessità dell’utente. Attraverso un regolatore di carica, invece, il sistema regola la carica delle batterie evitando dannosi sovraccarichi. Il tutto, ovviamente, deve essere dimensionato in maniera proporzionale alla potenza dell’impianto, alle batterie ed alla quantità dei consumi elettrici.

Ecco come funziona. L’elettricità pulita prodotta dal fotovoltaico viene “dirottata su vie diverse” in ordine di priorità:

  • direttamente all’utenza di casa (ai carichi domestici) per l’autoconsumo immediato;
  • alle batterie di accumulo, per l’autoconsumo “differito”;
  • alla rete Enel (solo se previsto dal progetto e solo quando le batterie sono completamente cariche), per la valorizzazione attraverso il meccanismo dello scambio sul posto (leggi qui la guida completa allo scambio sul posto).

Un semplice schema chiarisce, più di mille parole, il funzionamento del sistema di accumulo domestico tramite batterie.

 

sistema di accumulo tramite batterie

Schema e componenti del sistema di accumulo fotovoltaico con batterie
Legenda: 1=Pannelli FV — 2=Inverter — 3=Batterie — 4=Centralina e Contatore
DC=corrente continua in uscita dai pannelli — AC=corrente alternata al sevizio delle utenze di casa

 

Si tratta in genere di un sistema “intelligente” in grado di stabilire se e quando autoconsumare, accumulare o (se previsto) immettere in rete l’energia auto-prodotta.

Nell’era dell’accumulo domestico da fonti rinnovabili l’aspetto principale degli impianti diventa, dunque, non più solo la capacità produttiva dei pannelli fotovoltaici, nè  l’efficienza di conversione dell’inverter, ma la capacità di accumulo elettrico delle batterie: “quanta energia pulita saranno in grado di stoccare le mie batterie?”

Come scegliere le batterie più adatte al mio tipo di impianto? Quante me ne servono per soddisfare le mie necessità? Di quanti kwh di stoccaggio mi servono per ridurre la spesa in bolletta in maniera significativa?

Ciò che oggi è fondamentale capire è se e come le batterie sono necessarie a garantire i maggiori risparmi in bolletta e se i loro costi vengono ammortizzati in tempi utili.

Leggi qui per approfondire benefici e vantaggi dello stoccaggio di energia e come la spesa viene ammortizzata nel tempo.

 

Quanto costa un Kit Fotovoltaico con e senza accumulatori?

I prezzi degli impianti fotovoltaici “chiavi in mano” sono arrivati oggi a costare anche meno di 2mila euro per kw. Un impianto da 3 kilowatt chiavi in mano costa meno di 6 mila euro, inclusa installazione.

Se, anzichè acquistare il servizio “chiavi in mano”, si opta per l’acquisto di un kit fotovoltaico completo di moduli, inverter, strutture di fissaggio e cablature, i prezzi scendono a cifre inferiori ai 1.000 euro per kilowatt di potenza impianto.

Su negozi online come Ebay o Amazon si trovano i prezzi in assoluto più economici: kit fotovoltaici da 3 kw con batterie si trovano, ad esempio, a meno di 3.000 euro. Kit da 4 KW con batterie al piombo vengono venduti a 3.500 euro + iva.

Per approfondire leggi anche: Il costo di un kit fotovoltaico al kw.

 

Come scegliere le batterie più adatte per il mio impianto fotovoltaico

Il fabbisogno medio di elettricità di una famiglia è di circa 3.000 kwh/anno che, suddiviso su base giornaliera, è di circa 8,2 kwh al giorno (cioè: 3.000 diviso 365 gg).

Il consumo giornaliero medio per una famiglia è di circa 8,2 kwh/giorno.

Se consideriamo che almeno il 50% dei consumi domestici avviene la sera o la notte, quando l’impianto non produce, si avrà bisogno di accumulare circa 4 kwh/giorno per avere un buon margine di autonomia dalla rete.

Per inciso: se riduco i prelievi di rete del 50%, le bollette si ridurranno del 50%. Se prelevo il 90% in meno, il mio risparmio sarà del 90%, ecc…

In una tipica giornata l’impianto potrà produrre per l’immediato consumo diurno, ma anche per il consumo notturno caricando le batterie di accumulo disponibili per la notte.

In questo caso una capacità di stoccaggio di 4 kwh sarà sufficiente a ridurre le bollette in maniera già significativa (ovviamente in estate le batterie incideranno meno sui consumi domestici, a causa della maggiore insolazione naturale).

 

Quali sono le differenze tra i diversi tipi di batterie?

Per una famiglia media di 2/3 persone solitamente il fabbisogno nelle ore serali/notturne è sui 4/5 kwh al giorno, ma in base al tipo di batterie si potranno adottare soluzioni diverse. Ecco i due principali tipi di batterie con il loro punto di forza e la loro criticità.

  • Batterie al piombo e Batterie al piombo/gel (per capirci: sono simili a quelle della macchina).
    Per queste si considera il 50% di utilizzo.
    Cioè: se ho bisogno di 4,5 kwh userò un accumulo da 9 kwh in quanto devo considerare che il sistema nel ciclo di “carica-scarica” si trattiene circa il 50% di energia (questo per evitare di danneggiare le batterie).
    Le batterie al piombo/gel durano mediamente 5 anni e quelle al Piombo durano 2/3 anni.
  • Batterie al litio (simili a quelle degli apparecchi elettrici).
    Per queste si considera l’80% di utilizzo.
    Cioè: per 4,5 kwh avremo bisogno di un accumulo di circa 5,7 Kwh. Questo tipo di batteria costa di più ma garantisce una maggiore durata rispetto a quelle al piombo, ed una maggiore efficienza. Hanno in genere 10/12 anni di funzionamento contro i 5 anni delle batterie a Piombo/Gel e contro i 2/3 anni di quelle al Piombo.

 

I costi delle batterie sono al ribasso e più andiamo avanti, meno costeranno. La batteria al Piombo è oggi la soluzione più economica, ma ha una minore efficienza e durata rispetto alle batterie al litio.

 

Di quanta energia ho bisogno per coprire i miei consumi con le batterie?

Per avere un’idea di quanto possa essere il mio fabbisogno di elettricità il calcolo è semplice: bisogna moltiplicare i watt assorbiti dagli apparecchi utilizzati, per le ore stimate di funzionamento.

Dunque: facciamo la lista di cosa dobbiamo alimentare e per quanto tempo. Leggiamo sulle targhette dei vari apparecchi quanto consumano e moltiplichiamo ogni consumo per il numero di ore di utilizzo stimate e sommiamo il tutto.

Esempio.

Di quanti kwh ho bisogno per far funzionare….
Utilizzatore Consumo di targa (watt) Ore di utilizzo giornaliere Energia necessaria (Wh)
4 lampadine da 40 watt 160 watt 6 960 Wh
1 Radio 60 watt 3 180 Wh
1 TV 100 watt 2 200 Wh
 …  …  …  ….
 …  …  …  ….
TOTALE ENERGIA NECESSARIA 1.340 Wh/giorno
(cioè: 1,34 Kwh/giorno)

 

Quante batterie ci vogliono per stoccare X kwh/giorno?

Fatte le opportune premesse, anche se ovviamente si parla sempre di stime: come capire quante batterie ci vogliono per accumulare “un quantitativo” di energia al giorno? In linea di massima, per capire come scegliere le batterie più adatte a garantire una certa  autonomia abbiamo bisogno di tre dati:

  • i kwh di stoccaggio desiderati
  • i Volt di ogni batteria (in genere le batterie sono a 12 o 24 Volt)
  • gli Amperora (Ah) di ogni batteria. L’Amperora è un indicatore della quantità effettiva di elettricità che la batteria è in grado di fornire in ogni ora di utilizzo. Gli Amperora (Ah) che ci interessano sono quelli dichiarati dal produttore sulla targhetta del prodotto e rappresentano la massima quantità di carica accumulabile nella batteria stessa.

Moltiplicando i Volt per gli Ampere si ottiene la potenza, in Watt. Moltiplicando i Volt per gli Amperora si ottiene la quantità di elettricità fornita dall’accumulatore, misurata in Wattora.

Il Wattora, o meglio il Kilowattora, è l’unità di misura utilizzata per quantificare l’elettricità che quotidianamente utilizziamo: in ogni contatore elettrico, come in ogni bolletta elettrica, l’unità di misura utilizzata è il kWh. Sulla base dei KWh vengono misurati, ad esempio, i consumi effettivi di un’abitazione, vengono calcolate le bollette e, per chi ha un impianto fotovoltaico, vengono calcolati i contributi dello scambio sul posto, l’autoconsumo o gli incentivi.

Ecco un piccolo simulatore per calcolare quante batterie sono necessarie per stoccare una certa quantità di corrente elettrica. L’assunto di base è che: “Wattora” = “Volt x Amperora”. Se questa è la “regola teorica”, “nella pratica” le batterie, per potersi ricaricare più volte e per durare a lungo nel tempo, non si devono mai scaricare completamente prima di essere ricaricate: diverse batterie (al piombo), ad esempio, possono raggiungere una scarica massima del 50% prima di essere ricaricate. Per questo motivo per scegliere le batterie più adatte bisogna considerare anche la “profondità di scarica” garantita da ogni tecnologia e dai relativi produttori.

 

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“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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89 Commenti

  1. Alessandro F., il 8 Gennaio 2016 ore 19:01

    Ecco aggiornato il simulatore, fatemi sapere se è ok!

    • gipi, il 12 Gennaio 2016 ore 12:02

      Ciao Alessandro F.

      Aggiornamento ottimo anche per l’aspetto grafico che e molto buono e già proprio del tuo Sito . Attendiamo eventuali consigli di miglioramento (ma per favore ESPLICITI) da ALEX o da chiunque altro.
      L’Uomo è in miglioramento tecnico continuo da circa 1 milione di anni e anche l’ottimo di oggi sarà mediocre domani. Bisogna fare e facendo si sbaglia spesso (chi più,chi meno) fare tesoro di tutti gli sbagli propri e altrui è arte somma di vita. Di più : Solo chi sbaglia poco è più disposto ad ammettere i propri errori .

    • gipi, il 13 Gennaio 2016 ore 10:16

      Ciao Alessandro F.

      Lo sapevo già da subito ma…. non avevo osato dirtelo (anche per non creare troppo scompiglio e procedere con ordine a piccoli passi): Ci sarebbe ancora qualcosa da sistemare nello scritto di”QUANTE BATTERIE CI VOGLIONO PER STOCCARE…..”

      A—-Ampere e non Amphere (perchè il sig. Andrè-Marie di cognome faceva proprio Ampere (Vedi Wikipedia alla voce).

      B—-(Gli ampere di ogni batteria.Gli Ampere sono……).
      La definizione non mi pare quella giusta perchè, per convenzione, l’UNITA definita AMPERE rappresenta un FLUSSO ELETTRICO detto più comunemente INTENSITA DI CORRENTE (vedi sempre Wikipedia).
      Per esprimere la quantità di carica contenuta in un accumulatore si deve usare l’Unità Ibrida che è l’Ah (AMPERORA). Nel tentativo di spiegare, anche a me stesso nel passato, il motivo che ha generato questa strana Unità mi ero reso conto che la cosa era di difficile comprensione/spiegazione per cui….sorvoliamo!
      Quindi direi che la scrittura corretta potrebbe essere :
      “gli Amperora di ogni batteria. Gli Amperora (Ah) che ci interssano sono quelli dichiarati dal produttore della batteria sulla targhetta del prodotto e rappresentano la massima quantita’ di carica accumulabile nella batteria stessa.”

      C—“Moltiplicando i Volt per gli Amphere……” e poi ancora
      “Ecco un piccolo simulatore per calcolare…..” io riesco solo ad intuire in modo confuso il senso dei due Capoversi ma non sarei in grado di spiegarli a nessuno e …mi è pure impossibile dire il perchè punto per punto.
      Sperando di interpretare lo spirito e la sostanza di quanto già scritto io proporrei questa riscrittura (magari migliorabile):

      La massima quantità di ENERGIA IMMAGAZZINABILE in una batteria può essere calcolata moltiplicando tra loro i valori Ah(Amperora)e V(Voltaggio), che sono indicati nella targhetta della batteria stessa, ottenendo il valore di ENERGIA IMMAGAZZINABILE espressa in
      Wh(Wattora): Ah x V = Wh . Dividendo i Wh per 1000 si ottengono i kWh(kilovattora) che sono la stessa UNITA’ DI MISURA dell’ energia che si rileva dai Contatori ENEL e che viene conteggiata in bolletta.
      Ecco un piccolo simulatore …..(TUTTO OK) .
      Poi invece di: “L’assunto di base è che: Wattora=………”
      L’avvertenza fondamentale da rispettare è che, per mantenere le batterie efficienti sul lungo termine,non si deve mai scaricarle completamente ma solo in parte (come già risaputo per quelle delle automobili).

      • Alessandro F., il 14 Gennaio 2016 ore 15:51

        ok grazie ancora per i preziosi consigli.

  2. Alex, il 26 Gennaio 2016 ore 01:50

    ok ragazzi
    ora va molro meglio.

    le formule sono giuste
    (dimensionalmente corrette)
    ed i nomi delle unita di misura sono corretti.

    Occhio sempre ad un frequentissimo errore: l energia non si genera
    ma si puo solamente convertire (da una forma ad un altra )

    • gipi, il 27 Gennaio 2016 ore 19:12

      Ciao Alex

      FINALMENTE !!!!! Dopo tutte le Novene e Rosari finalmente ti appalesi. Scherzi a parte,la tua approvazione ci rincuora e fornisce maggiore slancio .

      Per il tuo richiamo (giusto in principio, ma criptico come al solito)
      A CHE COSA TI RIFERISCI ????? . Io sicuramente non posso mai averlo detto poichè la mia massima,da quando ho cominciato a capire qualcosa
      di Fisica, è sempre stata “NULLA SI CREA(GENERA)MA TUTTO SI TRASFORMA DA SOLO,O CON L’INTERVENTO ACCELERATORE UMANO,AL PREZZO DI UNA PERDITA DI ENERGIA CHE ASSUME FORMA ENERGETICA DI RANGO INFERIORE. Il fattore “RENDIMENTO” me lo porto sempre in tasca dovunque io vada .

      Se ti riferisci a qualche “salto a piè pari” nelle descrizioni funzionali degli Impianti FV hai sicuramente ragione. Però, con tutto lo SCONQUASSO che c’è già nel Sito…..non puoi pretendere.

      Se ti riferisci a dizioni frequenti tipo “GENERARE ENERGIA DAL SOLE” e similari allora…… LO FAI APPOSTA !!!!

      Qui io non credo di trovarmi in una Aula Universitaria! Si parla al meglio ma relazionandosi anche a quella che è la BASE degli interventisti.

      Scusami ma mi richiami alla memoria un certo Giudice della Suprema Corte di Cassazione italiana che,di cognome,faceva CARNEVALE ma che non faceva divertire per nulla i suoi colleghi Magistrati(anni ’90)
      Infatti non esisteva sentenza,emanata da suoi Colleghi,che a lui piacesse. E LUI….. CASSAVA, CASSAVA, CASSAVA …..SEMPRE FORTEMENTE CASSAVA.

      Abbi pietà di noi !!!!

      • Marco Bobbio, il 6 Agosto 2020 ore 15:03

        Buon pomeriggio Gipi, mi sembra giusto dopo che ti ho coinvolto in questo mio progetto, di comunicare anche i risultati delle prove. Allora, dopo aver assemblato il tutto, ho notato da subito che l’energia prodotta dal pannello si è stabilizzata sui 14/14,5 v e l’indicatore di livello carica della batteria è al max. A questo punto, anziché la pompa da 12 v, ho collegato due apparecchi con presa di carica usb e micro usb e, con mia max soddisfazione, si caricano senza xhe il livello della batteria scenda minimamente. A questo punto, direi che posso passare a pensare un po’ più in grande e pensare di alimentare realmente la pompa della piacina…forse sono troppo precipitoso…mi sono fatto prendere dall’euforia del mio? piccolo successo. Grazie per i consigli utilissimi che mi hai dato. Ora vado a vedere che tutto vada ancora bene e sono già passate 2 ore.

  3. Ivano, il 20 Febbraio 2016 ore 20:15

    Salve a tutti.
    Scusate l’intrusione essendo ignorante in materia avrei un paio di domande da porre:
    Ho installato un fotovoltaico da 16 kwh quinto conto energia con pompe di calore e solare termico e sarei interessato ad installare un accumulatore.
    Ho letto da qualche parte che se installi accumulatore su impianto fotovoltaico preesistente puoi perdere incentivi GSE anche in modo retroattivo, è vero o falso?
    2 domanda nel caso sia possibile installarlo, ho consumi di circa 21000 kwh circa 6000 euro anno tariffa agevolata D1.
    Di che tipo di batteria avrei bisogno per abbassare drasticamente la bolletta e indicativamente di che cifre si parla per acquisto .
    saluti e grazie in anticipo a chi ha voglia e tempo di rispondere

  4. Alex, il 24 Febbraio 2016 ore 13:31

    Ivano
    se riesci a concentrare i tuoi consumi elettrici durante il giorno,cioe quando il tuo fotovoltaico fornisce energia, la tua bolletta diminuira.

    Per determinare il numero di batterie dovremmo sapere quanto consumi di notte (quando il fotovoltaico non funziona).

    Tanto per dare un numero
    minimo ti direi di mettere batterie per almeno 4kWh.

    Probabilmente quando ne vedrai il costo ti passera la voglia.

    Sono un sacco di soldi per avere poca energia accumulata (sempre che il tuo inverter sia compatibile con l accumulo cosa che a priori non e detto).

    Consiglio:prova a concentre i tuoi consumi elettrici durante le ore di sole !

    • Alessandro F., il 25 Febbraio 2016 ore 10:37

      concordo, prima di tutto aumentare per quanto possibile l’autoconsumo diurno. Poi eventualmente utilizzare un piccolo pacco batterie come ausilio all’autoconsumo (anche se i prezzi batterie sono graduale in diminuzione)

  5. Massimo, il 25 Febbraio 2016 ore 17:06

    Ciao, un info interessante, Dgr4769 28012016 reg LOMBARDIA incentivo x installazione accumulatori fotovoltaico.Avete qualche consiglio da darmi per installare un accumulatore al mio impianto da 4.32 su doppia falda, alimenta 2 appartamenti, consumo annuo al netto dell autoconsumo 3500 kwh. Che tipo di batterie litio… mi consigliate e a che prezzo onesto pensate si possa arrivare? Grazie Massimo

  6. Alex, il 26 Febbraio 2016 ore 00:13

    massimo
    non tutti gli inverter sono predisposti e/o adatti per funzionare con batterie di accumulo.

    ipotizzando che il tuo lo sia direi che dovreste orientarvi su valori di energia accumulabile di almeno almeno 6 kWh al giorno.

  7. armando, il 5 Marzo 2016 ore 18:36

    Buongiorno a tutti e complimenti per tutte le informazioni, ma grazie alla mia scarsa conoscenza, ancora non sono riuscito a capire come calcolare il tipo di accumulatore da usare, in pratica i kwh che puo erogare/accumulare.
    Ogni impianto è a se, ma non è che per caso conoscete un software dove si possono inserire tutti i dati tipo costi, consumi, produzione per calcolare che tipo di accumulo è meglio mettere?
    Grazie per l’attenzione.
    Armando.

  8. michele, il 28 Marzo 2016 ore 17:47

    consumo circa 2500 euro all’anno tra eni gas e enel elettricita’.ho la possibilita’ di impiantare un fotovoltaico con accumulo su una superficie di 60 mq. quanto mi costa l’impianto?

    • Alessandro F., il 29 Marzo 2016 ore 14:27

      su 60 mq, se sono tutti sfruttabili per i pannelli, si possono installare fino a 7-8 kw al costo di meno di 2.000 euro/kw più detrazioni fiscali. Sfruttando scambio sul posto ed un buon autoconsumo diurno è possibile ridurre la spesa energetica di almeno il 50%, magari integrando gli impianti a gas con gli impianti elettrici.
      Ovviamente, però, il tutto richiede un’analisi approfondita.

  9. alessandro, il 5 Aprile 2016 ore 10:18

    Buongiorno su impianto da 3 kw installato nel 2010 si possono mettere le batterie di accumulo? Chiaramente credo bisognera’ cambiare il tipo di inverter x la modifica. premetto che e’ attivo lo scambio sul posto. Se la risposta e’ no vorrei sapere il perche’. grazie

    • Alessandro F., il 5 Aprile 2016 ore 17:24

      se sei col primo conto energia No non puoi (perchè lo vieta la normativa).

  10. GIAMPIERO PEDRAZZINI, il 5 Aprile 2016 ore 13:59

    giampiero, 5 aprile 2016

    avendo un impianto fv.di 5kw consumando sera/notte circa 10kw
    cortesemente quanto devo poter accumulare per soddisfare il fabisogno sera/notte di 10kw? con batterie al liteo di nuova generazione tipo telsa o lg
    con una carica e scarica di almeno 80% .
    quante batterie necessitano?
    quale potrebbe essere all incirca la spesa?

    che mi sapreste dir sul contributo a fondo perso dato dalla regione lombardia sull accumulo?

    saluti e grazie anticipatamente

    • Alessandro F., il 5 Aprile 2016 ore 17:23

      Se intendi 10 kwh, per le batterie con scarica all’80% considera per la capacità nominale circa il 20% in più: dunque circa 12 Kwh di accumulo nominale. L’impianto da 5 Kw potrebbe produrre giornalmente circa 15 kwh.
      Di questi, alcuni andrebbero in autoconsumo istantaneo (dipende dai tuoi consumi diurni), altri verrebbero accumulati nella batteria. Verifica che ciò che NON autoconsumi istantaneamente sia sufficiente a caricare il pacco batterie. Se hai dubbi diminuisci la capacità di accumulo (compra meno batteria).
      ..e tieni presente della stagionalità della produzione dell’impianto: in estate riempirai le batterie e immetterai anche in rete le eccedenze. In inverno non arriverai a riempire le batterie come in estate.

  11. Carlo, il 7 Aprile 2016 ore 20:49

    Salve a tutti, sono già in possesso di un impianto fotovoltaico domestico medio grande, circa 7 kw installato a dicembre 2011 e ricadente, pertanto, nel quarto conto energia. Mi è stato proposto di collegare una batteria agli ioni di litio della portata di 10 kw al fine di accumulare l’energia prodotta e non consumata evitando, quindi, di immeterla in rete e poter prelevarla di notte o durante le girnate più buie.
    L’offerta prevede un esborso iniziale di 9.900,00€ soggetti a detrazione fiscale (rientro di 495,00€ ogni anno per dieci anni) e un ulteriore rientro di altri 2.000,00€ al termine dei 10 anni da parte dell’azienda fornitrice mediante un meccanismo che loro definiscono patto di riacquisto il quale prevede, appunto, un bonus al termine dei 10 anni con il quale si può rigenerare o sostituire le batterie o decidere di tenerselo(sarà vero? me li danno solo se riacqisto? se l’azienda nel frattempo fallisce?).
    Volevo gentilmente sapere da Alessandro se a suo avviso l’offerta è convienente oppure se è meglio non fare niente.
    Grazie 1000

    • Alessandro F., il 8 Aprile 2016 ore 09:43

      Ciao Carlo, mettere le batterie conviene, ma, come giustamente dici, dipende dal prezzo, che deve essere ammortizzato in tempi utili.
      Non conosco questa formula di “riacquisto” dopo 10 anni.
      I 10 Kwh di accumulo sono (probabilmente) nominali, non effettivi. I kwh di accumulo effettivo dipendono dal tipo di batteria e quindi dalla “profondità di scarica” che cambia se sono batterie al Piombo Acido, Litio, ecc..
      Per le detrazioni: verifica di avere abbastanza capienza, altrimenti rischi di perderle.
      Ipotizzando profondità di scarica al 70% la batteria potrebbe accumulare circa 7 kwh/giorno che moltiplicati per 0,25 (costo lordo energia) vorrebbe dire 1,75 €/giorno. 53 €/mese. 636 €/anno. 6360 euro/10anni. –> conviene se avrai capienza fiscale per i prossimi 10 anni per sfruttare le detrazioni.
      Nelle batterie è incluso il costo IVA?
      Negli anni la capacità di accumulo batteria è costante o diminuisce nel tempo?
      Ci sono costi accessori? Tipo manutenzione o altro?

      Se ci dai un riscontro su queste domande, può essere utile a tutti. Grazie

  12. Carlo, il 12 Aprile 2016 ore 22:47

    Innanzi tutto ti ringrazio per avermi tempestivamente risposto.
    Per iniziare ti dico che la batteria sarebbe un’apparecchiatura singola da applicare ai due inverter che già possiedo.
    Questo è il primo inconveniente sia per quanto riguarda l’ingombro sia perché credo che gli inverter più moderni nati già con l’accumulo incorporato possano dare meno problemi (anche se qui si entra nella casistica. Mi sono così in parte agganciato alla tua domanda riguardante la manutenzione che l’azienda venditrice la definisce nulla.
    In realtà è sempre un dispositivo elettronico complesso che può dare problemi, essere difettoso o “bruciarsi” con un fulmine. È vero che ci sono garanzie e assicurazioni, ma sono comunque cose rognose. Questo per dire che affinché l’offerta diventi negli anni “fruttuosa”, bisogna sperare che tutto vada per il verso giusto. Il prezzo è comprensivo di IVA e non ci sono costi accessori. Non sono un esperto, ma credo (esclusivamente per mio personale intuito) che le batterie agli ioni di litio siano come quelle dei nostri cellulari le quali hanno un certo numero di cicli di carica-scarica, non hanno l’inconveniente dell’essere scariche per poter essere ricaricate, ma alla lunga perdono di efficienza.
    Credo di avere risposto a tutto quello che mi hai chiesto.
    In merito al tuo conteggio economico matematico piú che verosimile, mi permetto di aggiungere che mi sembra di comprendere sis potenziale. Nel senso che tiene conto del fatto di consumare ogni giorno l’accumulo nella sua interezza. Penso che non sia così, in quanto ci saranno giornate con le batterie piene e che durante la notte nn vengono del tutto scaricate e giornate che invece avranno una carica insufficiente a garantire l’autoconsumo perfino durante le ore diurne (penso all’inverno con 2 o più giornate molto buie o nebbiose). Ciò determinerebbe una diminuzione dei tuoi conteggi, ma di questo ti chiedo conferma.
    Cordiali saluti

  13. samuele, il 25 Giugno 2016 ore 15:34

    ho installato un impianto fotovoltaico da 4,1 kw – usufruisco degli incentivi GSE del 5° conto energia – posso installare un impianto di accumulo fotovoltaico? considerando che concentro molto i consumi di giorno, di quanto deve essere l’impianto da montare ? grazie

    • Alessandro F., il 30 Giugno 2016 ore 12:44

      Si il 5° conto energia è compatibile con l’integrazione di un accumulatore.
      Se concentri molto i consumi di giorno, meglio. Avrai bisogno di un accumulo minimo per ammortizzare bene le spese.
      Il dimensionamento dipende dai consumi serali/notturni, per intenderci: escludendo sabati, domeniche e festivi, quelli in fascia F2-F3. Un accumulo intorno ai 3 kwh effettivi (non nominali) potrebbe fare al caso tuo.

  14. Alex, il 29 Giugno 2016 ore 20:07

    Tanto per capirsi. . . ottenere il 100% di autoconsumo di energia
    tecnicamente e’ fattibile
    ma economicamente non conviene quasi mai. . .

    . . . specialmente nelle case provate con impianti con potenze di pochi kWp.

    • Alessandro F., il 30 Giugno 2016 ore 12:35

      concordo, soprattutto per via della stagionalità e delle fluttuazioni di produzione (e consumi).

  15. franco, il 14 Settembre 2016 ore 17:42

    Buongiorno sto comprando un appartamento mi garantisco 6Kw con i pannello fotovoltaico chiedo se conviene montare un accumulatore o la spesa non vale premetto che vivo solo e di giorno non sono mai a casa ma la mia intenzione e’ sfruttare in inverno l’utilizzo della pompa di calore per il riscaldamento a pavimento
    grazie

    • Alessandro F., il 15 Settembre 2016 ore 14:37

      se sei da solo ti consiglio di diminuire la potenza impianto, 6 kw sono fin troppi.
      Diminuire la potenza a 2-3 kw, sfruttare la domotica per far andare gli elettrodomestici di giorno ed, eventualmente, sfruttare l’accumulo.

  16. Alex, il 15 Settembre 2016 ore 15:39

    Franco,
    non si capisce bene che vuoi dire.

    Forse che stai comprando un appartamento nuovo il quale e’ dotato, fin dalla nascita, di pannelli fotovoltaici in quantita predeterminata con una potenza di picco di 6 kw?

    Se cosi fosse credo che allora dovresti tenere in conto quanto segue:

    -i pannelli sono gia installati e non si puo variare il loro numero (leggi potenza)
    -i 6kw di picco, sono un valore assai poco indicativo
    -quello che veramente e’ da prendere in considerazione ‘ l ENERGIA che i pannelli riescono a produrre ( o meglio convertire) in un mese.

    Se vivi da solo e stai fuori per lavoro non credo che avrai grossi benefici nell’usare i pannelli FV.

  17. carmine, il 27 Settembre 2016 ore 22:01

    l’argomento è interessante, volevo chiedervi, quando ho bisogno dell’energia che ho stoccato nelle batterie, queste sono in grado di fornire i watt che richiedo? l’inverter che caratteristiche deve avere per poter fornire l’energia richiesta? Perché nè ho uno da 1000 watt (così sta scritto sull’etichetta) e con quattro batterie da 40 Amp. riesco a far funzionare solo quattro lampadine da 20 watt, per circa 4 ore. Se aggiungo un’altra lampadina
    mi si spegne tutto. Come mai?
    Grazie
    Carmine

  18. Alex, il 28 Settembre 2016 ore 18:11

    Carmine
    con 4 batterie da 40 Ah (ampere x ora, non ampere!) dovresti avere piu autonomia.
    In termini di energia, le batterie accumulano
    4x40Ahx12Volt=1920 watt x ora

    Le lampade assorbono (sempre in termini di energia)
    4x40wattx4ore=320 watt x ora

    numero totale di ore di autonomia=1920/320= 6 ore
    (considerando nulle tutte le perdite di conversione di energia, cosa impossibile nella pratica)

    Quindi nel tuo caso e’e qualcosa che non va: o le batterie sono vecchiotte/scariche, o l’inverter e’ pessimo (ha uno scarso rendimento,scalda molto, un inverter cinese comprato su ebay),oppure entrambe le precedenti.

    Altra ipotesi e’ che le lampade in effetti consumino qualcosa di piu di 20 watt ognuna, magari unita alle problematiche di cui sopra.

    In ogni caso la scarsa durata e’ indice di scarsa qualita dell’impianto.
    (batterie mediocri, inverter mediocre, cavi lunghi e di piccola sezione etc)

    Stai toccando con mano cosa significa avere un impianto a basso rendimento (occhio non bassa potenza): durante la conversione di energia (dalla batteria alle lampadine) una buona parte della stessa va sprecata.

    Potresti valutare la possibilita di passare a lampade LED cosi da prolungare la autonomia.
    Se vale economicamente la pena, lo devi valutare tu.

    • gipi, il 27 Ottobre 2016 ore 20:50

      Ciao Alex e Carmine.

      Alex, vedo ora (oggi 27 Ott)quanto da te scritto per Carmine.
      Direi che sei incappato in un errore, magari per la fretta.

      La formula dalla quale ricavi i 320Wh contiene un refuso dove tu scrivi 4×40 anzichè 4×20 come sarebbe corretto. Il risultato 320 Wh risulta comunque numericamente giusto.
      La tua successiva operazione1920/320 = 6h fornisce il valore 6 che non sono ore bensì “periodi di 4 ore cadauno. In pratica le ore di funzionamento risultanti sarebbero 6periodi x 4ore = 24h.

      A te non sfuggirà che facendo 1920Wh/320Wh si ottiene un valore “numerico”che non ha una “dimensione”e si tratta quindi di un “rapporto” tra due valori numerici di identica “dimensione”……

      Rifacendo il calcolo in modo corretto e con gli stessi valori da te usati il tutto risulta :
      (4 Batt.x(40Ax12V))/(4Lamp.x 20W) = 24h

      Carmine non dice chiaramente se il suo “sistemino FV” è indipendente (a Isola), totalmente sconnesso dalla Rete e serve solo le 4 lampadine. Potrebbe anche essere che lui ha “Bricolato” e ha connesso il tutto alla Rete nel qual caso le sue batterie le scaricherebbe anche, in buona parte, in Rete…….. Potrebbe essere che ha montato in “Isola” un Inverter cinese di quelli a ONDA QUADRA (fatti sul principio di quelli che si possono inserire nella presa accendisigari delle automobili) e dalla dubbia funzionalità.
      Inoltre non dice nulla del tipo e voltaggio delle batterie (accumulatori) usate. L’accenno ai 40A sembrerebbe indicare batterie da Automobile delle più piccole in commercio, poco adatte per il FV, e che possono essere scaricate di non più del 50% della Carica Nominale (a nuovo) . Poi non dice parecchie altre cose (sicuramente non sa tutti i dati necessari). Ovviamente la potenza dell’Inverter non sarebbe in discussione (1000Wp per una potenza richiesta di 4 x 20W = 80W ).

      Rifacendo tutti i calcoli, supponendo le batterie NUOVE da 40A di “targa”, scaricandole al 50% (0,50) (l’Inverter dovrebbe essere adeguatamente tarato tanto per la percentuale di scarica come anche per il flusso massimo di Ampere da prelevare dalle batterie che richiedono scariche “dolci, continue e senza troppe punte”), ponendo il rendimento di scarica batteria a 0,85 (85%) e quello dell’Inverter a 0,9 (90%), il formulone di calcolo delle ore risulta :

      ((4Batt.x40Ax12v)x0,50×0,85×0,90)) / (4Lamp.x20W) = 9,18h
      Questo per la Teoria e anche abbastanza vicino alla Realtà ! (così mi sembra).

      Per l’impedimento offerto dalla resistenza dei cavi (quelli della Corrente Continua delle batterie). Se sono anche solo da 1,5 mmq sarebbero “un po’ tirati” ma ancora accettabili se non lunghi oltre 10 Mt. Il calcolo valutativo è : 80W/12V = 6,66A , da cui 6,66A/1,5mmq = 4,44A/mmq .

      Se la aggiunta di una 5a lampadina provoca lo spegnimento generale delle altre 4 potrebbe dipendere dalla “soglia massima di prelievo istantaneo”concessa dal parametro ( fisso o modificabile ? ) impostato sull’Inverter per il prelievo dalle batterie.

      Evidentemente Carmine deve trovare il difetto del suo Sistema perchè a me pare che lui usi già lampadine da 20W fluorescenti e anche passando a quelle Led potrebbe migliorare di un 40% o poco più ma il suo Impianto continuerebbe ad assere molto inefficiente.

      Il “fai da te” è una ottima attività, di grande soddisfazione e anche molto istruttiva, però …..bisogna faticare parecchio e anche essere disposti a vedere volatilizzarsi qualche soldino dal portafoglio per gli esperimenti.

    • gipi, il 28 Ottobre 2016 ore 10:54

      P.S.
      Mi scuso per una dimenticanza occorsa.
      Nella formula di calcolo del “carico” di Ampere sul conduttore da 1,5mmq ho dimenticato di inserire il “rendimento” dell’Inverter che avevo stabilito al valore 0,9.

      La formula corretta risulta :
      80W/12V/0,9 = 7,41A , da cui 7,41A/1,5mmq = 4,94A/mmq

  19. sebastiano, il 9 Ottobre 2016 ore 17:32

    Salve a tutti.
    Scusate l’intrusione essendo ignorante in materia avrei un paio di domande da porre:
    Ho installato un fotovoltaico da 5.28 kwh con lo scambio sul posto (SSP) da 15 giorni cioè il 20/09/2016, sarei interessato ad installare un accumulatore.
    Ho letto da qualche parte che se installi accumulatore su impianto fotovoltaico preesistente puoi perdere incentivi GSE anche in modo retroattivo, è vero o falso?
    Di che tipo di batteria avrei bisogno considerando di avere un consumo serale/notturno di circa 10 kw.
    saluti e grazie in anticipo a chi ha voglia e tempo di rispondere.

    Nota :L’impianto e ancora in fase di disbrigo documenti con il GSE e in fase di collando.

    • Alessandro F., il 10 Ottobre 2016 ore 10:56

      Sul sistema di accumulo: è incompatibile solo con gli impianti incentivati col primo conto energia (quelli del 2007).
      In ogni caso gli incentivi non ci sono più da parecchi anni ormai. Oggi c’è lo scambio sul posto (che non sono “incentivi”) ed i sistemi di accumulo possono essere installati senza alcun problema. Sono cumulabili anche con le detrazioni fiscali.

      • sebastiano, il 19 Ottobre 2016 ore 17:16

        Grazie per la risposta, per quello che riesco a capire, se installo un accumulatore di energia non perderei la detrazione del 50 per cento per i 10 anni. Per cui in qualsiasi momento posso installare l’accumulatore. Grazie

      • gipi, il 3 Novembre 2016 ore 18:53

        Ciao Sebastiano

        ATTENZIONE : l’informazione che ti è stata data è INCOMPLETA.

        In realtà il tuo Impianto di Accumulo deve rispettare tutte le normative tecniche previste e deve anche essere CERTIFICATO nel suo insieme da un TECNICO ABILITATO.

        Credo ci sia anche da fare una Pratica presso ENEL….

        Inoltre il tuo Accumulo deve essere anche notificato al GSE quale modifica del tuo attuale Fotovoltaico Semplice.

        Se fai invece tutto senza seguire le Procedure Imposte , quando il GSE se ne accorge (e se ne accorge sicuramente dal cambiamento che si determina nel tuo SSP), ti sospende qualsiasi tipo di pagamento, e ti sanzionerà anche.

        Spero tu possa leggere questo avvertimento ritardatario in tempo prima di cacciarti nei guai.

        • sebastiano, il 6 Novembre 2016 ore 09:54

          Salve,gigi
          Ti ringrazio per la risposta tutte le pratiche che ai detto sono state eseguite come impianto fotovoltaico semplice, ok quindi devo eseguire una nuova procedura per inserire l’accumulo,ma la mia domanda è posso inserire l’accumulo senza perdere l’ incentivo del 50 per cento per i prossimi 10 anni.
          Grazie perla risposta.

        • gipi, il 9 Novembre 2016 ore 12:26

          Ciao Sebastiano.

          Quello che tu chiami “incentivo” sarebbe meglio chiamarlo “SGRAVIO IRPEF”.
          Questo perchè il termine INCENTIVO è già stato usato per indicare la forma di SOVVENZIONE STATALE per gli Impianti FV messi in Servizio sino al 30 Giugno 2013.
          A partire da detta data le Regole sono state radicalmente modificate e, da quel momento, si parla di SISTEMA SSP.

          Il tuo Sistema di Accumulo lo potrai “scaricare IRPEF” (al 50% in 10 anni) tale e quale come hai già fatto per il tuo FV già esistente.

          Se fai le cose in regola (assistito da un Tecnico Abilitato) non corri nessun rischio (salvo quelli soliti, ed inevitabili, dovuti a casuali malfunzionamenti della trafila burocratica).

          Comunque, visto che il tuo FV è appena nato (20/9/2016), ti consiglierei di “farti la mano”per capire di fatto come ti funziona il Sistema in rapporto alle tue necessità di casa. Per avere alcune certezze dovresti attendere almeno sino a fine Maggio 2018 (maturare il 2017 intero e “avere in vista” i conti Energetici ed Economici del GSE per il detto 2017).

          Fai pratica per “entrare” nel tuo Conto SSP attraverso il Portale del GSE.
          Potrai trovarvi qualcosa SOLO dopo il 20 maggio 2017 quando potrai vedere la liqidazione del 2016 e il 1° acconto per il 2017 (5,28 x 12,32 = 65€) nonchè 2 “trattenute di gestione Conto” ciascuna di 36,6€ (una per il 2016 passato e una per il 2017 in anticipo).

          Nel frattempo potrai valutare meglio la reale convenienza di installare un Accumulo dimensionato secondo le tue necessità.

  20. Alex, il 10 Ottobre 2016 ore 15:23

    Sebastiano
    per trarre il maggior vantaggio economico dal tuo impianto FV,
    cerca di massimizzare il tuo autoconsumo energetico.

    Cioe’ cerca di usare la potenza eletttrica disponibile nel momento stesso in cui e’ disponibile, vale a dire per esempio, se devi stirare o passare l’aspirapolvere,usare lavatrice e lavapiatti cerca di farlo (o farlo fare) durante le ore di sole e non di notte.

  21. marco, il 18 Ottobre 2016 ore 20:19

    Salve,
    sono un italiano che vive all’estero,mi sono costruito un impianto fotovoltaico per autoconsumo utilizzando un grid tie inverter,quindi senza batterie.Mi spiego meglio:l’energia prodotta dai pannelli viene riversata direttamente nella rete di casa,la casa deve essere pertanto già fornita dal gestore di elettricità, e finchè i consumi non siano superiori alla potenza installata il mio contatore non gira.Questo è un metodo che negli Stati uniti per esempio è divenuto molto comune,tant’è che,essendo anche gradito all’amministrazione in termini di risparmio energetico,vengono impiantati contatori a due vie.Ossia,quando non consumi gira in senso inverso e vendi la corrente che produci.Ora la mia domanda è:siccome so che con i nuovi contatori elettronici in Italia non è possibile farsi un tale impianto,mentre oggigiorno tutto sarebbe reperibile e fattibile a costi bassi,non si potrebbe provare ad
    ottenere la possibilità di installare questo tipo di contatori anche in un paese benedetto dal sole? O ci sono già delle soluzioni per questo? Vi prego se potete di darmi una risposta,ho una casa nel sud Italia dove vorrei fare lo stesso impianto.Spero non sia il solito problema politico…….
    Saluti

    • marco, il 23 Ottobre 2016 ore 14:52

      Cercando nel vostro sito,ho letto del sistema “scambio sul posto”.Credo sia più o meno lo stesso sistema,ma a chi è necessario rivolgersi per un tale impianto,e questo dovrà essere certificato o è possibile installare da soli un impianto fotovoltaico di qualsivoglia potenza e richiedere poi lo scambio sul posto al gestore elettrico?
      Grazie

      • Alessandro F., il 24 Ottobre 2016 ore 10:37

        Per accedere allo scambio sul posto l’impianto deve essere connesso per immettere energia nella rete. Per questo motivo deve essere realizzato da un installatore qualificato e deve aderire agli standard normativi. Una volta realizzato l’impianto, allacciato in rete e messo in funzione, è possibile chiedere a gse (per via telematica) la convenzione per lo scambio sul posto.

    • gipi, il 24 Ottobre 2016 ore 19:10

      Ciao Marco

      In fatto di Energia ,del suo costo,delle regole (anche di quelle tecniche) tutto dipende proprio dalla POLITICA di ogni singolo Stato (Politica intesa nel senso più ampio del termine e senza voler suggerire un significato negativo).

      E’ interessante la tua succinta spiegazione di quello che succede negli USA.

      Se vieni in Italia accantona pure tutto nel dimenticatoio (qui il “fai da te come ti pare basta che funzioni” non esiste).

      Devi riprendere tutto da capo. Scorri con pazienza questo Sito leggendoti gli Articoli di Testa che vanno per la maggiore e che siano di pubblicazione non troppo datata. Qualcosa potrai anche imparare dalle discussioni che ne seguono (però è un lavoro faticoso e lungo come i “Puzzle” da 5000 tessere (almeno). Esistono pure altri Siti (discreti) che però non posso nominare qui per dovere di ospitalità.

      • marco, il 26 Ottobre 2016 ore 19:51

        grazie x la risposte,gipi ed Alessandro.Leggerò con interesse i post a riguardo.Il riferimento alla politica era rivolto all’interesse o meno della nazione di incentivare la riduzione dei consumi energetici da parte dei propri cittadini.E’una mera utopia,probabilmente,finchè i costi degli impianti resteranno elevati.

        • Alessandro F., il 27 Ottobre 2016 ore 11:18

          Ciao Marco. Stando a quanto dicono “le istituzioni” qui in Italia, quello che costa è la gestione di rete: tantissime piccole immissioni in rete fatte da tantissimi piccoli impianti sparsi sul territorio. In altri termini (stando a quanto dice l’Autorità) la rete in Italia dovrebbe essere ammodernata ed adattata per accogliere in maniera efficiente tanti piccoli punti di immissione con flussi molto variabili di energia. Questo “ammodernamento” della rete (compresi i sistemi di “storage” di rete), però, ha un costo, che lo Stato per ora sembra intenzionato a NON sostenere in maniera decisa.
          Gli impianti fotovoltaici in sè, oggi, non hanno più prezzi così elevati, anche se potrebbero diminuire ulteriormente.
          Lasciare che si sviluppino gli accumuli domestici/industriali significa, in qualche modo, far gravare ancora una volta sulla collettività l’attuale insufficienza della rete elettrica nazionale.
          Sarebbe interessante capire come in America viene gestita la cosa dal punto di vista burocratico e della “gestione di rete”.

  22. Maurizio De Angelis, il 23 Novembre 2016 ore 17:07

    Salve, io vorrei avere un piccolo impianto fotovoltaico per alimentare un rustico usato poco ma dove si trovano freeze,lavatrice e un frigo. Cosa mi consigliate?

  23. Cristian, il 23 Dicembre 2016 ore 13:17

    Salve a tutti, ho un piccolo impianto fotovoltaico per un casello (30 mq) che frequento saltuariamente con la famiglia per ore liete in mezzo alla natura.
    Settima scorsa la mia batteria al Pb dopo 3 anni di buon servizio mi ha lasciato, l’ho portata dall’elettrauto e mi ha detto che mancava un quanto di acqua distillata e le lamelle erano in vista, me l’ha caricata e con 5 Euro ero pronto a ricollegarla al mio pannellino.
    con disappunto però solo dopo 1 ora di funzionamento (2 lampadine led da 12 W e la Tv + decoder tot 250wat) mi ha lasciato di nuovo.

    Ora leggendo vari forum mi sono deciso a cambiarla e rispetto alla mia che non ha nessuna indicazione di potenza e wattaggio perchè era quella ricompresa nel “Kit minifotovoltaico”
    pagato ben 2500 Euro, vi posso dire solo che è lunga quasi 50 cm e pesa un casino, il calcolatore on-line mi riporta che con una semplice batteria da 30 cm 100Ah e 100A ce la faccio a garantire i 500 W/h di cui solitamente abbisogno.. possibile? Per me c’è qualcosa che non va nel calcolatore.

    Se qualcuno puo farmi lumi in merito, grazie.

    Cristian

    • gipi, il 10 Gennaio 2017 ore 21:05

      Ciao Cristian.

      Il calcolatore on-line è sostanzialmente onesto e ti da risposte corrette. La risposta che ti da, però, è 500Wh e non 500W/h come scrivi tu e che tecnicamente non ha senso.

      Se la tua vecchia Batteria (12 V) era lunga 50 cm. allora presumibilmente era ( è ) da 200 Ah e pesa “un casino da circa 60 kg”. Quindi, NOMINALMENTE E DA NUOVA, poteva contenere una Carica Energetica di 12V x 200Ah = 2400 Wh.
      Di questi, comunque, era consigliabile consumarne non più del 50% e poi smettere e ricaricare la Batteria al “pieno”.
      Quindi disponevi di 1200 Wh UTILI TEORICI che in realtà si riducevano a 1200 x 0,85 = 1020 Wh UTILI EFFETTIVI tenuto conto del RENDIMENTO DI SCARICA della Batteria (85%).

      Pertanto, inizialmente a nuovo, tu potevi contare (assorbendo i tuoi 250 Wh di averne per 1020/250= 4 ore. Per quante ore ti durava la Batteria?? La scaricavi fino al limite detto (50%) o andavi oltre?? Chiedevi sempre 250 Wh o per qualche tempo i Watt richiesti erano di meno ?? Probabilmente non lo sai nemmeno tu !

      Ora, dopo la sua disavventura, la Batteria riportata in vita ma menomata, tu non dici quanto ti da di autonomia attualmente.
      Se non è troppo malridotta potresti tenerla e affiancarla in PARALLELO a una nuova. La Batteria nuova sarà sempre da 12V-200 Ah e di tipo “AGM”(il liqido non è flottante libero ma contenuto in “materassini” di lana di vetro).

      Di queste Batterie (AGM) ne puoi trovare, di Marca e non, a prezzi molto variabili su Internet. Per il tuo tipo (200 Ah) i prezzi variano da 250 a 400 € + spese di spedizione.

      Chi ti vende la nuova batteria ha l’Obbligo di Legge di smaltirti quella vecchia. Però devi fargliela recapitare a tue spese….

      Ultima spiaggia per spendere il minimo e fare un esperimento(ma non saprei dirti il risultato che puoi ottenere) può essere quello di comperare in qualche “Brico Market” vicino a casa tua 2 o 3 Batterie da automobile per fare più o meno i tuoi 200 Ah mettendole in PARALLELO tra loro.
      Queste Batterie, qui da me, si possono avere al costo di 1 €/Ah ovvero 60€/60 Ah, 100€/100 Ah……

    • gipi, il 14 Gennaio 2017 ore 17:58

      Ciao Cristian.

      Potresti anche fare un tentativo di resuscitare la tua vecchia Batteria utilizzando anche un piccolo dispositivo elettronico chiamato “DESOLFATATORE” o “DESOLFATORE”.

      Lo puoi trovare su “AMAZON” digitando DESOLFATATORE 200A (oppure 400A).

      Ce ne sono di diverse marche. Quello che va per la maggiore (sul Sito) sarebbe di marca “CLEN” per Batterie sino a 200 Ah del tipo ad acido/piombo in tutte le versioni costruttive derivate e per tutti gli impieghi (auto,moto,camper,nautica, solare fv) e per tutti i voltaggi 12-24-36-48V.
      Il modello risulta molto recensito e con buone valutazioni (è interessante leggerle perchè solo così si può capire realmente come il dispositivo deve essere impiegato).Prezzo 36 €, sped. Gratuita.

      Esiste anche un altro modello più potente della stessa marca “CLEN” da 400 A che però sembra essere presente da poco tempo e non vi sono ancora recensioni. Prezzo 45 €, sped. Gratuita.

      Io, avendo fatta la ricerca, e avendo qualche piccola normale necessità “batteristica” per un paio di automobili ne ho ordinato uno da 200 A (36 €). Vedrò se, nel mio uso, produce qualche risultato apprezzabile. Per le tue necessità, se fossi al posto tuo, la prova la farei visto il rapporto di costo tra una batteria nuova e quello del dispositivo. Comunque, tutte le esperienze comportano sempre un qualche costo …….

  24. nino, il 25 Febbraio 2017 ore 23:53

    Mi hanno installato di recente una batteria di accumulo per FTV Marca e tipo: LG RESU 6.5. Ho verificato il rendimento giornaliero per 17 gg di sole nei mesi di dicembre e gennaio u.s.
    La batteria ha cumulato in media 4,77 kwh al gg
    Siccome è impostata (dai tecnici installatori) al 90% dovrebbe dare 6,5 x 0,9= 5,85 kwh al giorno
    Manca quindi oltre 1 kwh. al giorno
    Interpellati i tecnici mi hanno risposto che:
    “La capacità della batteria LG Resu 6.5 nominale è di 5.85 kWh al quale però bisogna detrarre l’energia che viene impiegata nell’efficienza del sistema.
    Qui di seguito i calcoli: 6.5 x 90% = 5.85;
    5.85 x 94% (efficienza del carica batterie) = 5.499 kWh
    5.499 x 95% (efficienza batteria) = 5.224 kWh
    5.224 x 97% (efficienza inverter) = 5.067 kWh”

    Mancano sempre circa 0,3 kwh/gg, da che cosa può dipendere?
    ma comunque mi chiedo se è normale che ci sia una perdita di efficienza del 10%per il coefficiente di profondità di scarica e poi ancora una perdita del 12% per varie (in)efficienze di sistema (carica batterie, batteria, inverter).
    Se il tutto fosse normale perché non viene mai indicato nei prospetti ufficiali degli impianti, né tantomeno dai venditori/installatori???
    Grazie per una risposta esauriente.
    nino

    • gipi, il 1 Marzo 2017 ore 20:15

      Ciao Nino.

      Per cortesia, mi potresti chiarire meglio il PUNTO DI INSTALLAZIONE NEL QUALE RISULTA INSERITA LA BATTERIA NEL TUO IMPIANTO PRE-ESISTENTE e descrivere gli Allacci di Potenza tra la Batteria, Caricabatteria, Inverter ed altri eventuali componenti?

      Potresti anche fornire la marca ed il tipo dell’INVERTER e del CARICABATTERIE nonché la Potenza Pannelli complessivamente installati dei quali tu disponi (kWp)?

      Si potrebbe sapere il costo sostenuto per tutta l’Operazione ?

      Sto cercando di inquadrare complessivamente la tua situazione in modo da trarne qualche utile insegnamento a vantaggio di tutti noi Fotovoltaisti.

      Un grazie anticipato per le risposte che mi potrai dare.

      • nicola, il 3 Marzo 2017 ore 23:08

        ciao a tutti, vedo ci sono parecchi esperti quindi approfitto e vi faccio un paio di domande anch’io. dovrei installare un impianto ad isola in quanto si tratta di una baita isolata. avevo pensato ad 2 pannelli 24V 250 W, regolatore di carica pensavo del tipo mppt, batterie (nota dolente) 4 da 6 volt “corazzate” con piastre tubolari potenza 265ah, progettate dicono per 1200 cicli con scarica 70% e inverter onda pura 1500-2000w.
        premetto che utilizzo un frigorifero d’ estate e luci a baso consumo, forse una pompa per annaffiare il prato (sempre in estate). secondo me è un po’ sovradimensionato ma so già che poi dato che l’energia elettrica è disponibile di certo si collegherà qualcosa in più.
        quello che più mi preme chiedervi è dove trovo le informazioni tecniche per scegliere i prodotti giusti capendo le specifiche di pannelli (tensione a circuito vuoto ecc)
        grazie in anticipo.
        nicola

      • nino, il 13 Maggio 2017 ore 18:25

        Grazie Gipi per la risposta interlocutoria,scusa il ritardo, ma eccomi per rispondere alle tue richieste di chiarimenti:
        punto di installazione della batteria a valle dell’inverter che riceve a sua volta da pannelli FTV
        descrizione allacci di potenza: non mi è chiara la domanda. come posso inviarti foto e dati tecnici ricavati dai libretti di impianto a disposizione?
        inverter : SOLAR Power Serie X-Hybrid SK-SU5000E
        accumulatore: LG Chem tipo RESU6.5
        Potenza pannelli FTV installat: potenza attiva nominale 5,55 kw
        costo installazione con nuovo inverter+ batteria accumulo+ pratica amministrativa: € 11.800
        Devo aggiungere che in questi mesi la sostanza del “problema” non è variata.
        Grazie Nino

    • gipi, il 18 Maggio 2017 ore 22:13

      Ciao Nino.

      Ho già visto da qualche giorno le tue precisazioni tecniche e mi sono anche documentato sulle caratteristiche dell’ Inverter ( SOLAX POWER- Serie X-Hybrid SK-SU5000E ) mentre per la Batteria LG Chem-RESU 6,5 (48 V) avevo già i dati.

      Nel rileggere tutti i tuoi Interventi, prima di passare alle risposte che tu attendi, mi ha colto il dubbio di non aver ben compreso la tua Situazione di Impianto.
      Pertanto ti prego di esaminare le successive domande e darmi la tua risposta.

      1— Tu disponevi già di un Inverter per il tuo Impianto e per poter installare il SISTEMA DI ACCUMULO (la Batteria LG…) ti hanno dovuto installare un secondo Inverter adatto per operare in sinergia con la Batteria ?. Se fosse così allora tu ti troveresti attualmente con 2 Inverter (uno vecchio e uno nuovo).

      2— Se è così, allora, potresti dirmi la Marca/Tipo del vecchio Inverter ?

      3— Sempre se tu hai 2 Inverter, allora i cavi che arrivano dai Pannelli FV in che modo sono allacciati ora ai 2 Inverter ? Ritengo che i tuoi Pannelli sul tetto siano collegati elettricamente tra loro in due distinte “Isole” (tecnicamente dette “stringhe”) in modo che nella zona Inverter, dentro casa, arrivano due coppie di cavi e ogni coppia rappresenta una “Isola” (stringa). Ogni coppia cavi è formata da un cavo ROSSO e uno NERO .
      Mi puoi descrivere in che modo risultano allacciati ORA questi cavi ai due Inverter.

      4— Potrei avere interpretato male le tue informazioni e tu hai un solo Inverter (SOLAX) già dall’inizio Impianto. L’Inverter quindi era già adatto per lavorare con la Batteria ma questa è stata aggiunta solo in un secondo tempo ?.

      5—Naturalmente se l’Installatore ti ha dato gli schemi, di come LUI ha realizzato l’Impianto, il fatto di poterli visionare taglierebbe corto a qualsiasi dubbio. Purtroppo noi due non possiamo metterci in contatto senza il tramite del Responsabile del Sito.
      Tu potresti fare, su questa Striscia, una richiesta ad Alessandro Fuda (il Responsabile) per vedere se lui può/vuole pubblicare lo SCHEMA IMPIANTO e come tu puoi fare per inviarglielo.
      Ci sono attualmente un paio di precedenti sul Sito. Per vederli vai a :

      https://www.fotovoltaiconorditalia.it/idee/scambio-sul-posto-fotovoltaico-guida-completa

      Leggi la serie iniziale degli interventi di VICTOR a partire dal primo: Victor, Il 28 Febbraio 2017 Ore 17:35
      Leggi anche la serie iniziale degli Interventi di FLAVIO a partire dal primo: Flavio, Il 27 Marzo 2017 Ore 11:28

      A risentirci…. ciao .

      • nino, il 27 Maggio 2017 ore 18:58

        Ciao Gipi,
        grazie per la risposta ed ora cerco di chiarire:
        – Ho un solo inverter (SOLAX); il nuovo ha sostituito il precedente, che non supportava la batteria di accumulo, quando ho inserito le batterie LG
        – L’inverter riceve energia dalle due “stringhe” di pannelli (sul fondo a sinistra dell’inverter) ed è collegato alla batteria di accumulo (sul fondo a dx) che quindi si “carica” e si “scarica” passando dall’inverter; non è stata attivata la linea e contatore EPS (pur essendo predisposto visto il tipo di inverter) che interverrebbe nel caso di mancanza di energia dalla rete enel.
        – Dall’inverter esce il collegamento con la rete di casa per rilasciare quanto si “autoconsuma” ( sia direttamente dalla produzione FTV sia dalla batteria quando entra in “scarico”); il surplus di energia prodotta dal FTV e non accumulata o auto-consumata, entra invece in rete ENEL.
        – Ovviamente la rete di casa assorbe da Enel la parte che non riesce ad autoprodurre, o che non ha più in batteria di accumulo, nel momento del bisogno.

        Spero che il tutto ti sia sufficiente per capire il mio iniziale problema di scarsa “produttività” delle batterie.
        Grazie e a risentirci presto. Nino

      • gipi, il 29 Maggio 2017 ore 20:29

        Ciao Nino

        Grazie per la chiara ed esauriente spiegazione di come si presenta la tua attuale situazione di Impianto.

        Nel tuo 1° Intervento avevi presentata la situazione dicendo: —”Nino, Il 25 Febbraio 2017 Ore 23:53
        Mi hanno installato di recente una batteria di accumulo per FTV Marca e tipo: LG RESU 6.5. Ho verificato il rendimento giornaliero per 17 gg di sole nei mesi di dicembre e gennaio u.s.” —-
        Permettimi di farti un amichevole appunto : Sarebbe bastato dire già dal tuo primo intervento : MI HANNO INSTALLATO UN NUOVO INVERTER COMPLETO DI BATTERE IN SOSTITUZIONE DI QUELLO PRECEDENTE CHE NON ERA ADATTO E CHE E’ STATO ELIMINATO.

        Spero che chi ti ha fatto il lavoro, se il precedente Inverter non era troppo vecchio, ti abbia riconosciuto qualcosa per il “ritiro”. Altrimenti ti sarebbe convenuto, avendo spazio, mantenerlo al suo posto (scollegato). In caso di malaugurata avaria dell’Inverter nuovo avresti sempre potuto sopperire temporaneamente con il vecchio (che è sempre molto meglio di niente). Questa comunque è solo una mia idea, poi magari ci possono essere dei vincoli burocratici o altro……chissà !!.

        LA TUA ATTUALE SITUAZIONE :

        1—- Se il tuo FV è da 5,55 kWp allora il nuovo Inverter (SOLAX tipo SK-SU5000e) risulta essere molto “tirato” in quanto, dai prospetti tecnici del Costruttore risulta : “Potenza max. ingresso DC = 5000W” e “Potenza nominale AC = 4600 W” (20A x 230V x 1Cosfì = 4600W).

        2—- In base ai Dati di cui sopra risulterebbe anche che il rendimento proprio dell’Inverter sia di
        100 / 5000 x 4600 = 92 ovvero 92%. Tuttavia il costruttore dice : “EuroEfficiency 97%”. I due dati appaiono discordi senza una adeguata spiegazione. Facciamo, per nostro uso, che il rendimento sia del 95% .

        3—- Per quanto riguarda la “Sezione di Gestione Batterie” i dati sono qui sotto elencati.
        3a— Batterie utilizzabili : Piombo oppure Litio da 48V
        3b— Capacità massima delle batterie collegabili : 10 kWh
        3c— Corrente di carica max : 50A
        3d— Potenza nominale di Carica & Scarica : 2500W
        3e— Corrente max, di Carica & Scarica :50A
        3f — Efficienza di Carica & Scarica : 94%
        3g— Profondità di Scarica per Batterie al Litio : Programmabile (80% impostazione di fabbrica)

        4— Funzione di Generatore di Emergenza (EPS), da te non attivato, che prevede una erogazione di Potenza Nominale di 2000W

        5—-Per quanto riguarda in modo specifico la tua Batteria (LG Chem, tipo RESUS 6,5) i dati sono qui sotto elencati.
        Purtroppo nel prospetto tipico che gira sulla rete, MANCA IL DATO FONDAMENTALE DEI RENDIMENTI DI CARICA E SCARICA DELLA BATTERIA. Infatti le trasformazioni chimiche interne alle batterie, in fase di carica o scarica, generano calore che si traduce in Energia Persa. Fortunatamente sono riuscito a scoprire questo Dato e anche il prezzo attuale di vendita della batteria “nuda e cruda” sul Sito:
        http://www.alma-solarshop.it/batteria-al-litio/939-batteria-lg-chem-lithium-ion-resu65-kwh.html

        Rendimento “Round Trip”(Viaggio/giro in tondo) = 95% under specific conditions (in/sotto specifiche condizioni : non meglio precisate)
        Prezzo : 3890 € IVA inclusa + spese trasporto.

        Per il rendimento “Round Trip (under specific conditions)” si potrebbe pensare che, somministrando 1000 W utili sui poli Batteria (in Carica), se ne possono ottenere 950 utili (in Scarica), e sempre sui poli Batteria. Anche in questo caso io arrotonderei il rendimento del Ciclo Completo CARICA & SCARICA al valore 90% complessivo (e penso di essere alquanto ottimista).

        Inoltre bisogna anche tenere conto che le prestazioni migliori della Batteria (rendimento, durata di vita 6000 cicli, decadimento della capacità di accumulo ecc…) dipendono dalla “mano leggera” nella carica/ scarica della Batteria e nell’uso della profondità di scarica.
        In questo ultimo caso, leggendo i depliant illustrativi, viene detto (in modo indiretto non scritto) di una possibilità di scarica del 90% che però poi, nei consigli dei Rivenditori, viene indicata per iscritto come 80%.

        La massima Potenza di Carica / Scarica garantita da “LG” è di 4,2 kW che comunque, con un “rimando”, consiglia di non eccedere i 2,2 kW per ottenere il Massimo di Vita della batteria.

        Con tutto questo groviglio di esaltanti “Prestazioni di Punta” e richiami alla moderazione d’uso risulta alquanto difficile capire i confini del Campo nel quale ci si può realmente muovere.

        Io direi che la conclusione pratica potrebbe essere : Profondita di scarica 80% e Potenza sia in carica che in scarica limitata al massimo dei 2,2 kW consigliati da LG.

        QUANTO TI DA REALMENTE LA TUA BATTERIA :

        Si deve partire dal presupposto che verso sera, quando si inizia a prelevare dalla Batteria, questa sia completamente carica. Bisogna anche tenere presente che la stessa comincia a venire scaricata gradualmente già anche quando vi è ancora abbastanza luce per alcune ore della prima sera.
        In primavera / estate le ore di prelievo blando e crescente possono essere parecchie e dipendono anche dall’orientamento dei pannelli.
        Con pannelli rivolti a 30° verso Est, con pendenza tetto anche di soli 20° e con Impianti FV da 5/6 kWp la Batteria può essere chiamata in scarica anche a partire dalle ore 18 perché, con il rientro a casa a quell’ora, i consumi salgono repentinamente. Questa situazione, e tutte le altre con le loro varie sfumature, in genere crea una errata percezione del buon funzionamento della batteria.

        Comunque rimaniamo solo all’aspetto tecnico e matematico della Situazione Batteria.

        Per 1 kWh di Energia prodotta in Corrente Continua dai Pannelli FV, messo nella batteria e poi prelevato e finalmente reso disponibile in Corrente Alternata si otterrà :
        1 kWh x 0,94 caricabatteria x 0,90 ciclo elettrochimico della batteria x 0,94 scaricabatteria x 0,95 inverter = 0,755478 kWh. Abbastanza precisamente 3/4 di utile e 1/4 di perdite.

        Se invece ci si riferisce alla Carica Energetica presente nella Batteria, caricata al 100% e scaricabile al 80%, si potrà disporre, in Corrente Alternata, di :
        6,5 carica nominale x 0,8 frazione scaricabile x 0,949 rend. Batteria in sola scarica x 0,94 scaricabatteria x 0,95 inverter = 4,41 kWh utilizzabili (il 68% dei 6,5 kWh nominali).

        Rifacendo il calcolo ma tenendo presente che nel tuo caso ti hanno messa la “profondità di scarica” al 90% (a tavoletta) il risultato sarebbe di 4,96 kWh utilizzabili (il 76% dei 6,5 kWh nominali).

        CONCLUSIONE :

        La risposta che ti hanno fornito i tuoi Tecnici, a suo tempo, era precisa.
        Loro dicevano 5,067 kWh mentre io dico 4,96 che è la stessa cosa.

        Sul fatto del perché queste cose non vengano dette prima non saprei dire nulla di più di quanto tu hai già pensato senza dirlo…..

        Sul fatto dei rendimenti che tu giudichi di entità non accettabile non posso essere d’accordo con te.
        I dispositivi Elettrici, ed Elettronici in particolare, sono per loro natura, già molto “redditizi” e molto di più di tutti gli altri Sistemi che non ci impensieriscono più di tanto per i loro sprechi. Naturalmente si può sempre fare meglio ma, arrivati a certi limiti, i miglioramenti possono essere solo minimi.

        Per quanto riguarda il fatto che tu dici —-”Ho verificato il rendimento giornaliero per 17 gg di sole nei mesi di dicembre e gennaio u.s.
        La batteria ha cumulato in media 4,77 kwh al gg “—-
        Si tratta, appunto, di una “media”. Io direi una ottima e forse irripetibile media per 17 giorni a cavallo dei mesi di Dic-Gen.
        Tuttavia ti segnalo che, qui da me a Tortona (AL) anche io avrei detto lo stesso ma, andando a rivedermi le mie registrazioni giornaliere c’è stato sicuramente un giorno ”buco”.

        Nel PERIODO UNICO POSSIBILE dal 22 Dic. al 9 Gen. (19 giorni in totale), prendi i 17 giorni consecutivi come vuoi e con il ”buco” che preferisci. La tua produzione giornaliera, giorno per giorno, tenuto conto della dimensione del tuo Impianto FV potrebbe essere stata (kWh) :
        25-25-17-18-19-26-27-3-22-25 // 25-21-23-25-29-29-24-7-26 . Quindi avresti “dentro” un giorno da 3 oppure da 7 kWh che ti ha rovinata la media perfetta.

        Supponendo che tu abbia preso il giorno “buco” da 3 kWh (perché risulta molto centrale nel periodo), in quello la tua “ricarica Batteria” è stata sicuramente ZERO.
        Dunque, facendo un calcolo di verifica con il valore di Accumulo Reale Fruibile in Corrente Alternata fornito dai tuoi Tecnici, la tua “Media Teorica Possibile” risulta : (5,067×16)/17 = 4,7689 41 kWh/giorno. Il valore da me calcolato risulta MAGICAMENTE IDENTICO a quello da te riscontrato e segnalato di 4,77 kWh/giorno.

        Così sembra che stiano le cose dal punto di vista tecnico.
        Sulla reale convenienza di tutta l’Operazione deciderai tu in base alle tue aspettative iniziali e a come ti avevano prospettato la resa economica.

        Da parte mia un GRANDE GRAZIE per l’occasione conoscitiva che hai messa a disposizione.

        • nino, il 30 Maggio 2017 ore 18:31

          Grazie mille per la esauriente risposta.
          Nino

  25. gipi, il 28 Febbraio 2017 ore 12:26

    Ciao Nino.

    Grazie mille per le utilissime informazioni “di prima mano dal campo”.

    Effettivamente, in linea di principio, le cose stanno come dici tu.
    Ci sarebbe, sulla base di quanto riferisci, da fare alcune altre ulteriori considerazioni tecniche di dettaglio.

    Conto di dirti qualcosa in più nel giro di uno o due giorni.
    Nel frattempo magari potrebbe intervenire anche qualcun’ altro e tu potresti leggere qualcosa andando all’Indirizzo:
    https://www.fotovoltaiconorditalia.it/recensioni/kit-fotovoltaico-piu-accumulo-batteria-tesla-power-wall#comment-64511
    Non è che troverai moltissimo, però vedrai qualcosa di più.

    A risentirci….

  26. samuele pesaresi, il 3 Marzo 2017 ore 15:02

    BUONGIORNO, sono interessato all’acquisto di UNA batteria di 2,5 kwh per ampliare l’impianto di accumulo gia’ montato nel 2016, (attuale di 5 kwh con energia utilizzabile di 4 kwh) le batterie aggiuntive le acquisterei nell’anno in corso.
    DOMANDA: posso usufruire della detrazione del 50% anche per la niova batteria oppure ho solo l’iva agevolata al 10% perche’ considerato materiale per il completamento di impianti fotovoltaici esistenti, grazie della risposta in anticipo

    • Alessandro F., il 6 Marzo 2017 ore 11:35

      A quanto ne sappia io, si è detraibile perchè è al servizio di un impianto fotovoltaico e del risparmio energetico. Chiederei comunque conferma a qualcuno che ha già provato (o direttamente all’agenzia entrate).

      • samuele pesaresi, il 11 Marzo 2017 ore 09:57

        grazie

  27. stefano, il 20 Marzo 2017 ore 08:20

    Una domanda: qual è la durata della carica di una batteria al litio se la batteria non viene usata? Se ad esempio la batteria viene caricata al massimo di giorno e poi non viene usata (o quasi) durante la notte, quanta carica devo aspettarmi nella batteria al mattino? Grazie in anticipo.

  28. Matteo, il 18 Maggio 2017 ore 15:54

    Buongiorno,
    ho acquistato un appartamento in costruzione e nel preliminare è indicata la predisposizione per l’accumulo del fotovoltaico (in box).
    Immagino che la predisposizione preveda l’installazione delle canaline dove far passare i cavi dal pannello all’accumulatore e poi dall’accumulatore all’abitazione. Vorrei sapere se ho ragione e se sono necessarie altri componenti per questa predisposizione (ho sentito parlare di inverter ma non so bene cosa sia e se sia possibile installarlo anche senza la batteria). Infine mi chiedo come posso verificare che effettivamente faranno il lavoro a regola d’arte.
    Al momento non sono interessato ad installare l’accumulatore perché ho visto che i prezzi sono ancora un po’ troppo alti, ma in un futuro ritengo che avere questa opzione possa rivelarsi interessante, soprattutto pensando all’acquisto di una futura auto elettrica.
    Grazie
    Matteo

  29. Basilio, il 19 Luglio 2017 ore 15:44

    Salve,
    ho un dubbio forse ingenuo:
    se io avessi una batteria da 6kWh, cosa accadrebbe se ne effettivamente consumassi quotidianamente di più (mettiamo 32kWh)?

    • Alessandro F., il 20 Luglio 2017 ore 10:00

      Ciao, nessun dubbio è ingenuo.

      La batteria arriva al livello di scarica stabilito (che cambia in base alle batterie, quelle al litio sono più efficienti).
      Quando la batteria raggiunge questo livello di scarica (per esempio 90%),
      l’impianto passa a prelevare dalla rete pubblica, come le normali utenze elettriche.
      Questa energia (e solo questa) viene addebitata in bolletta e, con lo scambio sul posto, viene parzialmente “rimborsata” da Gse, nel caso ci siano eccedenze a fine anno.

      • Basilio, il 20 Luglio 2017 ore 11:22

        Molto chiaro.
        Grazie mille

      • gipi, il 20 Luglio 2017 ore 18:13

        Ciao Alessandro F.

        Per non creare ulteriore scompiglio nel Mondo FV (già parecchio confuso) direi che quanto da te scritto, per una svista, dovrebbe essere opportunamente rettificato.

        Tu scrivi :
        <<<>>>

        Io direi:
        ++++ l’impianto passa a prelevare dalla rete pubblica, come le normali utenze elettriche.
        Questa energia (e solo questa) viene addebitata in bolletta e, con lo scambio sul posto, viene parzialmente “rimborsata” da Gse, nei limiti della CAPIENZA DI SCAMBIO che dipende da QUANTA ENERGIA HA IMMESSO IN RETE IL TUO IMPIANTO FV NEL CORSO DELL’ANNO. +++++

        Le ECCEDENZE sono la EVENTUALE QUANTITA’ DI ENERGIA RESIDUA LASCIATA ALLA RETE qualora il Totale Immesso in Rete risulti maggiore della QUANTITA’ SCAMBIATA (cioè della QUANTITA’ CONSUMATA COME RISULTA DALLE BOLLETTE DI ENEL).

        Parlando di ECCEDENZE (CEI – OE), e visto che per il passato 2016 (ormai “liquidato”) nessuno ha sino ad ora detto nulla, sarà il caso di segnalare che dal GSE, a me, sono stati riconosciuti 0,03446 €/kWh mentre per il 2015 erano stati 0,06303 €/kWh e per il 2014 erano stati 0,05492.
        UN BEL RIDIMENSIONAMENTO…………

        • Alessandro F., il 20 Luglio 2017 ore 18:32

          Gipi grazie per la precisazione. Visti gli importi che hai indicato è importante differenziare le Eccedenze (pagate poco) dal Contributo in Conto Scambio (che “paga” un po’ di più, rimborsando non solo i kwh ma anche alcuni servizi).

        • Renzo, il 11 Marzo 2022 ore 11:07

          Scusate l’intromissione,sto per farmi installare un impianto FV,e mi si chiede di scegliere tra batteria di 4.5 o 9 kW.Ho una casa di 300 mq con 5 abitanti e un consumo di elettricità di poco superiore alla media.Mi conviene partire dalla batteria piccola ed eventualmente integrarla?

  30. Andrea, il 12 Ottobre 2017 ore 19:25

    posso installare l’impianto fotovoltaico con accumulatori tesla powerwall e disdire quindi il contratto con enel divenendo quindi totalmente indipendente?

  31. FRANCESCO IANTORNO, il 24 Gennaio 2018 ore 11:06

    Buongiorno
    chiedo il vs prezioso contributo tecnico
    Dovremo istallare un impianto fotovoltaico di 6 kwh su un tetto esposto a sud in provincia di Cuneo per una casa indipendente. L’impianto alimenterà una pompa di calore per riscaldamento e raffrescamento di un pavimento radiante di circa 160 mq + una VMC, un piano di induzione e acqua calda sanitaria per 3 persone.
    Premesso che per motivi di butget non potremo installare batterie di accumulo per 6 kwh, desideravamo capire se a vostro avviso risulta conveniente ridimensionare il FV (es. 4.5 kwh) e installare 3/4 kwh di batterie di accumulo aumentando l’autoconsumo e riducendo lo scambio sul posto visto lo scarso realizzo di quest’ultimo.
    Grazie

  32. Sergio Milani, il 19 Gennaio 2021 ore 22:46

    “Per inciso: se riduco i prelievi di rete del 50%, le bollette si ridurranno del 50%. Se prelevo il 90% in meno, il mio risparmio sarà del 90%, ecc…” non è corretto in quanto i costi fissi (oneri per distribuzione ecc) in bolletta non cambiano
    si ridurrà la quota energia, che spesso è inferiore al resto

    • gipi, il 21 Gennaio 2021 ore 17:27

      Ciao Sergio Milani

      — “Per inciso: se riduco i prelievi di rete del 50%, le bollette si ridurranno del 50%. Se prelevo il 90% in meno, il mio risparmio sarà del 90%, ecc…” —
      ———————————————————————-

      GIUSTISSIMA PRECISAZIONE rispetto a quanto si trova scritto nell’articolo di testa di questa “striscia” e che, come spesso accade anche da moltissime altre parti, tende a semplificare eccessivamente la situazione reale che è parecchio più complessa.

      Inoltre, trattando l’articolo anche dell’impiego di Batterie, anche fare accenno (tra il detto e non detto) al fatto di poter accumulare tanto da ridurre il Prelievo al 90 % è pura utopia dato che bisognerebbe dotarsi di Batterie enormi affrontando un conseguente costo d’Impianto molto alto.

      Poi, nei 4 mesi della brutta stagione, quando si consuma circa la metà della quota di Energia Elettrica annuale, la produzione media del FV è molto bassa e, per moltissimi giorni, le Batterie non possono essere ricaricate dato che tutta la produzione del FV viene utilizzata immediatamente (in Autoconsumo) per sostenere i Consumi di Base della casa.

  33. gipi, il 12 Marzo 2022 ore 18:34

    Ciao Renzo

    TU HAI SCRITTO :
    ———————————————-
    Renzo, Il 11 Marzo 2022 Ore 11:07

    Scusate l’intromissione, sto per farmi installare un impianto FV,e mi si chiede di scegliere tra batteria di 4.5 o 9 kW.Ho una casa di 300 mq con 5 abitanti e un consumo di elettricità di poco superiore alla media. Mi conviene partire dalla batteria piccola ed eventualmente integrarla?
    ———————————————-

    Dovresti porre il tuo quesito in modo autonomo senza accodarti ad altri. Altrimenti si fanno dei “pastoni” che è meglio evitare.

    Inoltre quando proponi la tua problematica dovresti anche dare qualche dato di più.

    Per esempio :

    — Da quanti kWp sarà il tuo Impianto?
    — Quale è il tuo reale Consumo Annuo attuale? (dato che la definizione “di poco superiore alla media” non dice proprio nulla di concreto).
    — Quanto costa l’Impianto con Batteria da 4,5 oppure da 9 kWh?.
    — Accedi alla agevolazione del 110% oppure alla solita precedente del 50% scaricabile IRPEF in 10 anni?
    — Marca, modelli e dati tecnici dei principali componenti : Pannelli, Inverter, Batterie, altro eventuale …

  34. Davide, il 29 Aprile 2022 ore 12:05

    Salve, purtroppo il periodo è molto confuso e tra i professionisti non sto ricevendo un briciolo di consulenza e mi mandano solo preventivi senza spiegarmi modelli, caratteristiche etc.
    Allora sto facendo da solo, potete darmi una mano?
    Ho configurato un impianto da 8kw (20 pannelli tsc da 400w) e vorrei una batteria Sonnen da 22kw (basta una sola?).
    Sto impazzendo per scegliere l’inverter giusto. La sonnen richiede un inverter retrofit ma io vorrei un inverter ibrido che possa gestirmi l’accumulo, la corrente per casa ed eventuale energia prelevata/immessa nella rete enel.
    L’impianto di casa sarà un trifase (tutto elettico, pompa di calore etc).
    Sapete consigliarmi un inverter buono e altre cose eventuali da comprare?
    Grazie

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