Sei un professionista? Scopri il servizio di fornitura preventivi!

Il costo di un impianto fotovoltaico da 6 kw

Ultimo aggiornamento: 10-10-2023
Voto:4/5 (7857 voti)

Chiariamo subito una cosa: il fotovoltaico non è un costo, ma un investimento. Quello che conta, come per ogni investimento, non è il prezzo, ma il tempo e la misura del ritorno economico. Questa regola vale per tutto: per le installazioni domestiche come per le installazioni industriali o per quelle prettamente “speculative”.
Qui parliamo dei piccoli impianti.

In genere un impianto fotovoltaico da 3 kw è sufficiente per una famiglia “standard” di 3-4 persone. Nel caso in cui, però, si voglia aumentare la capacità produttiva della propria abitazione, aumentando anche le quote di risparmio in bolletta, una famiglia, se ha spazio disponibile sul tetto di casa o in giardino, può optare per un impianto da 6 kw. Un impianto fotovoltaico da 6 kw realizzato sul classico tetto a falde occupa circa 50 metri quadrati: con un rettangolo libero di 10 metri per 5 si possono mettere pannelli per una produzione ben superiore (doppia) al fabbisogno di una famiglia “standard”.

Costo Impianto da 6 KiloWatt di potenza di picco

In Italia, il costo di un impianto fotovoltaico da 6 kW si aggira intorno ai 15.000-21.000 euro senza detrazione fiscale, e 7.500-10.500 euro con detrazione fiscale.

Il costo dell’impianto dipende da vari fattori, tra cui:

  • Potenza installata: ovviamente maggiore è la potenza installata, maggiore è il costo dell’impianto, maggiore sarà la potenza generata. Qui il consiglio è quello di calcolare la giusta proporzione con la media dei propri consumi annuali. Un impianto troppo sovra-stimato avrà un costo maggiore di quanto possa recuperare negli anni. Un impianto troppo sottostimato sarà poco efficace nel risparmio che potrebbe generare.
  • Qualità dei pannelli solari: i pannelli solari sono il componente principale dell’impianto. La qualità dei pannelli solari incide sul costo dell’impianto. Come spesso accade: maggior costo, maggiore qualità, maggiore durata ed efficienza nel tempo.
  • Costi di installazione: i costi di installazione includono la manodopera, i materiali e le attrezzature necessarie per installare l’impianto. E’ su questo che ci può essere la maggior variabilità di prezzo. Il consiglio, qui, è quello di confrontare sempre più preventivi almeno 3, escludendo quelli che si discostano troppo dalla media.
  • Costo dell’eventuale accumulo in batterie: gli accumulatori sono oggi ciò che più influisce sul costo complessivo dell’investimento: sia per il prezzo sià per la loro capacità di generare risparmio tagliando i prelievi dalla rete elettrica.

In genere, dunque, il costo di un impianto fotovoltaico da 6 kW è composto da:

  • Pannelli solari: 6.000-9.000 euro
  • Inverter: 2.000-3.000 euro
  • Cavi e accessori: 1.000-2.000 euro
  • Costi di installazione: 6.000-9.000 euro

La detrazione fiscale del 50% sull’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico è prevista per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023. La detrazione può essere usufruita in 10 rate annuali nella dichiarazione dei redditi.
Esempio: con un costo di 10 mila euro, puoi detrarre dalle tasse 5 mila euro in dieci anni. Cioè: 500 euro l’anno per 10 anni.

In effetti, l’acquisto di un impianto fotovoltaico da 6 kW è un investimento che può essere ammortizzato in pochi anni, grazie al risparmio sui costi energetici e al contributo del meccanismo dello scambio sul posto: tanto più il costo dell’energia aumenta in bolletta, tanto più l’autoproduzione energetica ti metterà “al riparo” dei rincari, senza essere in balìa delle continue fluttuazioni dei costi delle bollette.

Quanto produce un impianto da 6 kw?

Un impianto da 6 kilowatt di potenza (di picco) produce mediamente, in Italia, circa 8.000 kwh/anno di energia pulita. Al sud questi 8.000 possono arrivare a circa 9.000 kwh/anno, anche se, ovviamente, il rendimento effettivo dell’impianto dipenderà dalle condizioni climatiche del luogo di installazione, dall’orientamento e dall’inclinazione dei moduli fotovoltaici. Inclinazione ed orientamento ottimale dei pannelli alle nostre latitudini sono rispettivamente: 30-35 gradi sud. Ogni impianto, inoltre, ha un calo fisiologico di rendimento di circa 1% l’anno e nei piani di rientro sarà importante tenerne in considerazione, anche se sul lungo periodo non influenza più di tanto sul ritorno economico dell’investimento.

Chi opta per un impianto fotovoltaico di maggiori dimensioni rispetto al classico 3 kw, dunque, può orientarsi verso un 6 kw che, per essere sfruttato a pieno in tutto il suo potenziale, dovrà essere utilizzato il più possibile in autoconsumo. Nel caso di un impianto da 6 kw utilizzato al servizio di una famiglia con consumi “standard”, potrà convenire sostituire alcuni apparecchi a gas con apparecchi elettrici. In questo modo si ottimizza l’utilizzo dell’impianto con una maggiore quota di autoconsumo. Ma qual è il costo di un impianto fotovoltaico da 6 kw? Il prezzo maggiore giustifica l’investimento?

Ovviamente un impianto da 6 kw ha un prezzo maggiore, che potrà essere meglio ammortizzato alimentando i consumi di casa con l’elettricità proveniente dal proprio impianto. Quanti euro? Ovviamente la risposta non è univoca, nè definitiva perchè dipende dal prezzo dei moduli fotovoltaici, degli inverter e dal costo dei lavori per la realizzazione dell’impianto.
Non solo: dipende anche dalle detrazioni fiscali che, a conti fatti, riducono i costi del 50%.

Il costo maggiore di un impianto più grande viene compensato dalla maggior produzione?

E’, come per ogni investimento, una questione di “costi-benefici”. Il primo quesito nella mente di chi voglia installare un impianto fotovoltaico da 6 kw, anzichè il ‘tradizionale’ 3 kw domestico,  è il costo: qual è il costo di un impianto fotovoltaico da 6 kw? Il costo maggiore potrà essere compensato dalla maggiore produzione?

I prezzi delle installazioni “chiavi in mano” non variano più in maniera significativa: se prima la forte concorrenza asiatica abbassava enormemente i prezzi di mercato dei moduli e degli inverter, oggi, a seguito delle politiche europee anti-dumping (cioè tese a contrastare la forte concorrenza proveniente dalla Cina), i prezzi delle forniture dei moduli non sono più così differenziati: oggi assistiamo ad una graduale stabilizzazione dei prezzi, sia per i prodotti di provenienza asiatica o cinese, sia per i moduli e inverter di provenienza europea.

Come dicevamo, però, ciò che più conta nell’investimento fotovoltaico non è tanto il costo sostenuto, ma il tempo di rientro dall’investimento. Per rendere minimo il tempo di ritorno economico di una installazione domestica o aziendale il principio è sempre e solo uno: autoconsumo. Se si progetta nell’ottica dell’autoconsumo, ovviamente, la dimensione dell’impianto dovrà essere calibrata sui consumi effettivi della famiglia (o dell’azienda). Tra i consumi elettrici di una famiglia, possono rientrare, oltre a quelli destinati ai tradizionali elettrodomestici, anche i costi del riscaldamento, della cucina o degli apparecchi per i quali viene tradizionalmente utilizzato il gas metano

In poche parole: sostituendo i tradizionali apparecchi a gas con nuovi apparecchi elettrici a risparmio energetico, il costo maggiore di un impianto più grande viene compensato dalla maggiore produzione.

Quali sono le migliori marche per mettere il tuo impianto fotovoltaico?

Tornando al nostro impianto da 6 kw: i prezzi variano oggi meno di un tempo e variano solo in relazione alla marca della case produttrici.
Un impianto composto da materiali prodotti da marchi di fama mondiale è in grado di garantire la massima efficienza e qualità. E’ il caso, ad esempio, di prodotti Solon, Beghelli, Sunpower, Conergy, per i pannelli fotovoltaici in silicio cristallino, o di prodotti Power-One (oggi ABB), Conergy, SMA per gli inverter fotovoltaici, anche se ormai sono presenti sul mercato moltissime case produttrici, anche asiatiche, che garantiscono ottimi standard di qualità.

E’ difficile oggi stabilire quali siano le “migliori marche“. Tutti i marchi più diffusi sono affidabili più o meno si equivalgono, ma tra i criteri di scelta più importanti possiamo citare: l’anzianità della casa produttrice, la localizzazione a livello mondiale con sedi in Italia per eventuali sostituzioni o interventi, la garanzia sulla produzione e la garanzia di prodotto.

Ecco qual è il costo di un impianto fotovoltaico da 6 kw

costo impianto fotovoltaico 6 kw

Oggi siamo a circa 2 mila euro per kilowatt installato “chiavi in mano”.

Prevedendo una struttura in alluminio per il fissaggio dei pannelli su un tetto a falde inclinate e tutti gli accessori e componenti necessari per rendere l’impianto funzionante, il costo chiavi in mano per una installazione “standard” parte da circa 14.000 euro, IVA inclusa al 10%.

Questo è, ovviamente, un prezzo indicativo riscontrabile da diversi listini. Esistono, d’altro canto, alternative più economiche ma che non garantiscono gli stessi livelli di qualità e garanzia. Ad esempio utilizzando moduli ed inverter non Europei, la cifra può scendere a meno di 11.000 euro IVA inclusa 10%.

Insomma un impianto fotovoltaico da 6 kw costa, ormai, quanto una utilitaria, ma con una differenza: l’installazione del fotovoltaico non è un costo, ma un investimento, che rientra in un periodo di tempo che va mediamente dai 6 ai 12 anni, in relazione ai consumi di casa ed alla quota di autoconsumo.

Gli importi sopra menzionati comprendono in genere anche la predisposizione della domanda al locale gestore per la connessione dell’impianto alla rete elettrica di Enel, ma in genere non includono le eventuali spese per le autorizzazioni amministrative per la messa in posa dell’impianto, ove previste.

Peri piccoli impianti, in genere, la questione delle autorizzazioni non è un problema, a meno che non ci si trovi in territori sottoposti a vincolo paesaggistico. Basterà, per la gran arte dei casi, una semplice comunicazione preventiva all’ufficio tecnico comunale, come una qualsiasi lavoro di manutenzione ordinaria.

Oggi la fine degli incentivi ha snellito di molto le pratiche burocratiche. Oggi le pratiche amministrative riguardano:

  • le autorizzazioni per la realizzazione dei lavori (in genere sono semplici comunicazioni di inizio attività da presentare in Comune)
  • le pratiche Enel per l’allacciamento in rete dell’impianto in immissione/prelievo
  • le pratiche per il contratto dello scambio sul posto col Gse (che ormai è tutto informatizzato e si svolge attraverso il portale gse).
  • sul dopo installazione: eventuali pratiche per l’ottenimento delle detrazioni fiscali (solo per gli impianti domestici posti al servizio di casa). In questo caso, quello che bisognerà fare è solo: pagare con bonifico (con specifica causale), tenere le fatture e presentare il tutto in sede di dichiarazione dei redditi.

Quale tipo di installazione fare per il tuo impianto da 6 kw

Il tipo di installazione dipende dalla disponibilità di spazio, dall’orientamento e dal tipo di tetto che si ha a disposizione.
Generalmente l’installazione “standard” per i piccoli impianti domestici è quella con moduli applicati sul tetto e paralleli ad esso. Questo tipo di installazione richiede in genere una o due giornate di lavoro, con un piccolo elevatore.

Per le installazioni a terra oppure su tetto piano (lastrico solare) i lavori richiedono un poco più di tempo per fissare a terra le strutture di supporto per orientare ed inclinare i moduli nella maniera corretta.

Nel caso in cui, invece, si sostituiscano con componenti fotovoltaici interi moduli edilizi (tegole, tettoie, pannelli completamente integrati nel tetto, ecc…) tempi e costi aumentano, specie se si rendono necessari ponteggi o gru. I costi generalmente non comprendono la verifica di stabilità strutturale dopo che l’impianto fotovoltaico viene installato.

Cosa valutare tra costi e benefici

Tra i costi è bene valutare servizi che vengono offerti in modo opzionale come la stipula di un’ assicurazione atta a proteggere l’impianto da atti vandalici, furti e fenomeni atmosferici come fulmini, tromba d’aria e grandine.

Un impianto fotovoltaico da 6 kw produce all’anno elettricità pulita pari a circa 8.000 kwh offrendo potenzialmente un risparmio sulla bolletta elettrica di circa 1.600 euro l’anno (calcolando a 0,20 il costo dell’energia in bolletta). Ai benefici dell’autoconsumo vanno aggiunti i benefici dello scambio sul posto che possono essere di 2/400 euro l’anno.

Infine ci sono i benefici delle detrazioni fiscali: un impianto da 6 kw che costa 13 mila euro, viene pagato di fatto la metà: 6.500 euro. Le detrazioni fiscali restituiscono infatti in 10 anni il 50% della spesa sostenuta, scalandola dalle tasse Irpef per 10 anni. Esempio: per un impianto costato 14 mila euro, l’Agenzia delle Entrate ti “scala” dall’Irpef 7 mila euro in 10 anni, cioè: 700 euro l’anno per 10 anni. Questo, ovviamente, per chi ha capienza sufficiente.

Costi Benefici
Costi e benefici di un impianto fotovoltaico
  • costi di progettazione
  • costi dei materiali
  • costi di messa in opera/lavori
  • costi connessione Enel
  • costi pratiche Gse (per lo Scambio sul Posto)
  • eventuali costi pratiche autorizzative Comunali (o Regionali)
  • eventuali costi aggiuntivi di “ingegnerizzazione” (esempio: calcoli strutturali)
  • autoconsumo dall’impianto fotovoltaico (cioè: riduzione bollette elettriche)
  • contributo dello scambio sul posto per le immissioni in rete
  • liquidazione delle eccedenze per il surplus immesso in rete
  • detrazioni fiscali in 10 anni
  • fissazione del prezzo della “propria” energia per almeno 20 anni (cioè: riparo dall’aumento inflazionistico dell’energia in bolletta)

Tabella comparativa sul rapporto costo/beneficio di un impianto fotovoltaico

Tabella: rapporto costi-benefici di un impianto fotovoltaico
Dimensione impianto Quanto costa (prezzi medi indicativi e “chiavi in mano”) Costo effettivo con detrazione Irpef Quanta energia produce – Kwh/anno Quanto può farti risparmiare in AUTOCONSUMO/anno(*)
3 kw 7.000 € + iva 10% 3.850 € nord italia: 3.300 kwh/acentro italia: 3.900 kwh/asud italia: 4.400 kwh/a nord italia: 825 euro/annocentro italia: 975 euro/annosud italia: 1.100 euro/anno
6 kw 13.000 € + iva 10% 7.150 € nord italia: 6.600 kwh/acentro italia: 7.800 kwh/asud italia: 8.800 kwh/a nord italia: 1.650 euro/annocentro italia: 1.950 euro/annosud italia: 2.200 euro/anno
9 kw 18.000 € + iva 10% 9.900 € nord italia: 9.900 kwh/acentro italia: 11.700 kwh/asud italia: 13.200 kwh/a nord italia: 2.474 euro/annocentro italia:  2.925 euro/annosud italia: 3.300 euro/anno

(*): la stima viene calcolata ipotizzando di autoconsumare tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico.

Video

Simulazione impianto fotovoltaico da 6 kw in Autoconsumo + Scambio sul Posto



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

Clicca per richiedere una consulenza o un preventivo


33 Commenti

  1. Giovanni, il 12 Settembre 2016 ore 23:36

    Se lo stato vuole incentivare il fotovoltaico deve proporre a lente di distribuzione (da noi Enel) x chi istalla il fotovoltaico di accumulare l’energia in eccesso in rete e poterla consumare nell’arco dell’anno . È avere lincetivo sia del 50%sia l’IVA al 10%, così si toglierebbero il maggior numero di caldaie e istallerebbero le pompe di calore così si contate l’effetto inquinamento atmosferico , che seme parla tanto con pochi risultati

  2. maurizio, il 16 Settembre 2016 ore 17:25

    salve mi chiamo Maurizio
    vivo in un paesino di montagna e da metà novembre
    sino a metà febbraio il sole rimane coperto dalla montagna
    quindi siamo in un cono d’ombra.
    conviene installare pannelli solari??

    • Alessandro F., il 16 Settembre 2016 ore 18:13

      i classici pannelli non credo convengano, a meno di pagare circa 1.000 euro/kW chiavi in mano.
      Puoi valutare i pannelli in silicio amorfo/film sottile.

  3. Simone, il 25 Ottobre 2016 ore 09:31

    Salve a tutti io ho ereditato da poco un terreno a Roma zona prima di grotta ferrata di circa 1 ettaro vorrei fare un mega impianto fotovoltaico chi potrei contattare per maggiori informazioni?grazie

    • Marco, il 13 Novembre 2023 ore 15:27

      Ciao Simone, attualmente il prezzo di vendita del Kwh è basso ed instabile, difficilmente riuscirebbe a sostenere il business plan del tuo progetto. Credo che un impianto a terra per essere sostenibile debba essere di gran lunga superiore ad un ettaro e fatto da specialisti del settore. Bisogna fare economia di scala. Grazie.

  4. Matteo, il 9 Gennaio 2017 ore 14:37

    Salve,
    sto per acquistare un immobile che verrà costruito a partire dai prossimi mesi. Il costruttore dà la possibilità agli acquirenti di acquistare il fotovoltaico che verrà installato sulla palazzina (se nessuno lo compra andrà ad alimentare le parti comuni). Mi ha detto che il prezzo al Kw sarà di 4.500€ dicendomi che è un prezzo imposto dallo stato e non gode delle detrazioni del 50% perché è già molto basso. Volevo sapere se è vero quello che mi ha detto visto che mi sembra eccessivo rispetto a quanto riportato dall’articolo e, soprattutto, se dovesse mantenere questo prezzo, mi conviene comprarlo oppure no? Faccio presente che l’appartamento “funziona” tutto elettricamente e non è allacciato alla rete gas.
    Grazie

    • Alessandro F., il 10 Gennaio 2017 ore 10:00

      Ciao Matteo, 4.500 euro/KW (senza sistema di accumulo) è un prezzo alto. Quasi il doppio di quello che si trova oggi sul mercato del fotovoltaico. Il prezzo “imposto dallo Stato” è una cavolata che si sarà inventato sul momento.
      Le detrazioni fiscali 50% sono fruibili solo per le ristrutturazioni, o comunque per gli impianti che vengono installati su immobili già costruiti. Quindi su edifici di nuova costruzione il fotovoltaico non è detraibile se viene realizzato quando si realizza l’edificio. Io aspetterei o comunque chiederei in giro altri preventivi, anche solo per rendermi conto dei prezzi. Lo farei ora solo se abbassasse molto il prezzo.

      • Matteo, il 10 Gennaio 2017 ore 14:35

        Grazie Alessandro.
        Il “problema” è che posso prenderlo solo ora, perché il costruttore installerebbe l’impianto per le parti comuni e solo al momento dell’acquisto dell’appartamento è possibile comprare dei kw, quello invenduto, se rimane, va ad alimentare le parti comuni (ascensore, illuminazione,…). Proverò a contrattare sul prezzo e verificare che sia realmente così alto, perché a queste condizioni non so quanto sia conveniente fare l’investimento.

        • Alessandro F., il 11 Gennaio 2017 ore 12:37

          Ok fai sapere..

  5. Marco, il 12 Agosto 2017 ore 13:33

    Salve
    sono sulla costa tirrenica nord toscana , tetto a falde ben orientato , per un impianto 6 KW con moduli sunpower ( all black) ( all black per motivi estetici paesaggistici) ed un inverter Solaredge con tutti i vari monitoraggi da remoto mi propongono 16.500 euro tutto compreso
    cosa ne pensate ?
    grazie

  6. gipi, il 26 Aprile 2018 ore 14:16

    Ciao Roberto Fresc

    Mi riferisco alla tua richiesta molto più su nella “striscia” e incodata all’intervento : Alessio, Il 31 Maggio 2015 Ore 22:00
    La prossima volta non ti “incodare” ad interventi così passati. Fai una semplice nuova richiesta alla attuale fine della “striscia”

    Per i prezzi dovresti sincerarti personalmente contattando i molti (anche su questo Sito) che fanno pubblicità “Tesla”.

    Comunque, da informazioni assunte verso ottobre 2017, una Tesla Powerwall 2 (da 13,5 kWh) costava (installata e funzionante) dai 9000 ai 10000 € a seconda della complessità del lavoro di installazione (così dettomi da “Stonepine”).

    Per la più vecchia Tesla Powerwall 1 (da 6,4 kWh) non ho notizie di prima mano ma riterrei che si possa stare sui 6000 € (installata e funzionante).

    Comunque ci sono anche le LG Chem della serie RESU in varie taglie a partire da3,3 kWh sino a 9,8 kWh.
    I prezzi di acquisto delle batterie “nude” li trovi facilmente in Rete facendo una ricerca su ” LG Chem” e troverai di tutto e di più.

    Naturalmente bisogna aggiungere tutti i costi di installazione e delle pratiche da svolgere per avere il tutto funzionante.
    Questa parte di costo te la può precisare solo un installatore dalle tue parti……..

  7. luigi, il 19 Luglio 2018 ore 12:30

    Spett sig Alessandro leggendo il suo sito vedo che anche lei parlando del risparmio indica che a fronte di diecimila euro di costo considerando una detrazione di 50 per cento in dieci anni dite che viene risparmiato dall’importo.
    Secondo me i calcoli sono fatti male sia perché sono detrazioni dall’irpef e perciò sono in base alle aliquote in cui si incorre. Praticamente se ho sulla parte totale una aliquota del 27 per cento il risparmio é del 27 per cento dei 5000 euro per dieci anni ( bella anche questa della spalmazione sui dieci anni e non di meno).
    Quindi il risparmio é di 1350 euro diviso dieci anni e non 5000. Praticamente si risparmia 135 euro anno dall’irpef detraendo 500 euro per anno e sempre in considerazione che io abbia una irpef tassata al 27 per cento tutti gli anni perchè se la mia irpef é su una aliquota minore il risparmio si riduce.
    Praticamente posso anche essermi sbagliato ma secondo lei sono detratte dalle tasse che dovrei dare i 5000 euro o dalla tassazione dei 5000 detratti dall’imponibile.
    Del resto lo stesso gioco lo fanno con i costi sanitari che l’irpef é tassata al 27 per cento ma la detrazione é del 19 per cento quindi un poco si paga lo stesso e dato che un minimo lo devi dare hanno messo la quota minima di circa 129 euro che non si detrae che sarebbero le ex 250 mila lire che si toglievano per le medicine. Praticamente anche se prendevi poche medicine fino a 130 euro sei sempre sano.
    A dimostrare che con una mano sembra che diano ma con l’altra prendono due anche perché fanno salire il valore della casa e quindi l’imu o le altre tasse che premono sulla casa sempre molto razionali e incentivanti al miglioramento ma forse molto di più allo sfruttamento.
    Non si capisce poi se volessero veramente ridurre l’importazione e il consumo di petrolio e importazioni varie invece di essere una detrazione totale( dato che faccio investimento e dò lavoro sia alle ditte che agli operai e riduco il debito della bilancia commerciale , che poi quì ci sono altre considerazioni) vi é sempre il pensiero non di aiutare a vivere meglio gli italiani ma come usarli al meglio.
    Del resto con tutte le tecnologie inventate che hanno sempre osteggiato e nascosto non vi é certo bisogno dei pannelli solari o dell’eolico quando esistono gia macchinari che danno potenze di 50 o anche cento kw con un ingombro di 50 centimetri per 50 centimetri ma che non faranno mai vedere tranne che fra qualche secolo.
    Forse.

    • Alessandro F., il 20 Luglio 2018 ore 10:08

      Un ingombro di 50×50 cm per generare 50-100 kw di potenza ?? Sarebbe??

      • luigi, il 21 Luglio 2018 ore 20:58

        Una sarebbe la macchina di Majorana- Pelizza che trova sul sito del Distefano in rete ma un altro é una batteria che avevo visto su youtube agli ioni di idrogeno che praticamente era eterna o comunque dopo diverso tempo per via dei materiali, perché dopo che trasformava l’acqua la usava di nuovo e ve ne era una piccola che portava 5 kw abbastanza piccola e una più o meno delle grandezza che le ho scritto che si poteva usare per impianti più grandi o anche per alimentare le auto elettriche continuamente senza accumulo in batterie. Ossia la corrente veniva erogata continuamente attivandola dato che erogava 85 KW.
        Questa era un laboratorio statale che poi ho cercato di saperne di più ma sparì sia il video che il laboratorio.
        Del resto lo dimostra anche i diversi schemi e macchine provate con magneti permanenti che danno energia continua per via delle disposizioni sulla circonferenza del rotore.
        Un’altra é la macchina testatika che una comunità svizzera usa e tiene nascosto (ossia non divulga considerato le minacce avute) e che da anni alimentano i loro apparecchi.
        Del resto anche la fusione fredda senza radiazione l’hanno combattuta e ormai non si sente parlare più.
        Da alcune notizie comunque i militari le stanno usando alcune di queste macchine ma si guardano bene dal divulgarle non sia mai che si diventi indipendenti da certi organismi e dalle tasse.
        Ve ne é una addirittura che sfrutta l’energia del punto zero ossia la cosidetta energia oscura che ha fatto la sua piccola comparsa che poi siano o bufale o verità sicuramente fanno a gara a spegnere ogni genere di innovazione guadagnandoci con il mercato generato dei pannelli e connessi.
        Basta vedere anche l’eolico a parte i costi sia dei generatori che degli accessori e considerato che é meno saltuario del fotovoltaico non permette di essere indipendenti dalle società esterne.
        Saluti

    • gipi, il 20 Luglio 2018 ore 17:16

      Ciao Luigi

      Dalla tua impostazione di pensiero e di scrittura direi che sei lo stesso Luigi che ha detto la sua nella discussione all’indirizzo :
      https://www.fotovoltaiconorditalia.it/idee/impianto-fotovoltaico-fai-da-te-2#comment-74888
      con l’intervento :

      Luigi, Il 17 Luglio 2018 Ore 12:32
      —–“E’ da tempo che leggo di impianti fotovoltaici e di eolico che mi hanno sempre affascinato ma ho capito che come diceva quell’ingegnere che ha scritto prima……….. ” ——

      Sulle motivazioni generali del tuo scontento tu avrai certamente le tue ragioni (che sono un po’ anche le mie), tuttavia, volendo lamentarsi delle Energie Alterative bisogna comunque basarsi su punti chiaramente definiti e reali.

      I punti sono tantissimi ma tu fai l’esempio della detrazione del 50 % da diluire in 10 anni scalandola dall’IRPEF, non avendo chiaro il meccanismo e quindi arrivi a conclusioni errate (almeno su questo punto).

      Le cose stanno diversamente da come tu credi e stanno esattamente come viene sempre spiegato. Fidati di quanto ti dico perché io gestisco 2 diversi Impianti FV (per uso abitativo) e vedo tutti gli anni lo scalo IRPEF esattamente come lo promettono.

      Dunque, per l’esempio dei 5000€ di detrazione da IRPEF ai quali tu ti riferisci le cose stanno come ora ti dirò.

      PER 10 ANNI POTRAI “SCALARE” DAL’IMPORTO DEL TOTALE DOVUTO DI TASSA IRPEF I GIA’ MENZIONATI 500 €/anno (tali e quali).

      Se il tuo Imponibile LORDO è al limite superiore del primo scaglione che va da 0 a 15000 € allora sarai gravato dall’aliquota IRPEF del 23 % che, sui 15000 €, corrisponde a 3450 € di tassa.

      Per lo scaglione successivo, che va da 15000 a 28000 € la tassazione è del 28% il che vuole dire che, per il limite massimo di 28000 €, la tassazione complessiva sarà di (15000 x 0,23) + ((28000 -15000) x 0,27)) = 3450 + 3510 = 6960 € di tassa.

      Ora, anche supponendo di stare a non più di 15000 €/anno tassabili, si ha una tassazione di 3450 €/anno dalla quale si scaleranno senza problemi i 500 €/anno ai quali si ha diritto (per 10 anni consecutivi).
      In pratica pagherai di tassa IRPEF solo 3450 – 500 = 2950 €.

      Se hai qualche dubbio sui miei calcoli IRPEF puoi farteli fare da una tabellina di calcolo automatico presente sul Sito: https://www.avvocatoandreani.it/servizi/calcolo-irpef.php#Res

      L’ unico inconveniente del “sistema di sgravio dall’IRPEF” è che, chi sta sotto al limite di inizio tassazione (intorno ai 7000 € lordi / anno), non pagando tasse non ha nulla su cui eseguire lo ”scalo”.
      Chi perde il lavoro, e non ha ENTRATE TASSABILI IRPEF, verrà a trovarsi nella situazione per cui, non pagando tassa IRPEF per uno o più anni, non può più “scalare” sino a quando riprenderà a lavorare e ad avere un reddito tassabile sulla cui tassazione operare lo “scalo”.

  8. gipi, il 20 Luglio 2018 ore 16:47

    Ciao Luigi

    Anch’io, come Alessandro F., sono estremamente interessato a conoscere il “macchinario” da 50 /100 kW al quale accenni.
    Come funziona ? Quanto costa ? Quanto dura ?

  9. luigi, il 24 Luglio 2018 ore 14:21

    Ciao. Come scritto dovresti cercare su internet il sito di rino di stefano giornalista che ci sono tutte le informazioni sulla macchina di Majorana e Pelizza e ha dato anche i disegni e il sistema di farla funzionare per chi ha dei torni e dei soldi e capacità tecniche.
    Quella pila agli ioni non la trovo più su youtube perché é di alcuni anni fa e pur avendolo scaricato il video mi si era guastato l’hardisk e percio l’ho perso se non riesco a trovare una scheda nuova comunque era solo una presentazione e non dati tecnici ( figurati se li divulgano) e se fosse vero che era valido viene perso come tanti progetti.
    Il testatika ho visto solo dei disegni e dei video in giro anche su youtube e sui motori con magneti permanenti ci sono delle costruzioni provati ma non passa all’industriale per i motivi ovvi che ho scritto.

    Ci sono anche schemi e disegni divulgati sui motori a magneti permanenti anche se non danno le potenze elevate ma per una casa vanno e bastano, ma se sei officina si puo’ anche costruire ma devi avere soldi da investire e tempo.
    Avevo visto anche un video che non trovo più che spiegava anche come usare il principio di tesla che si creava energia surplus su dei cavi sull’immissione con la corrente che passava nei cavi generava energie enormi se non erano messi a terra.
    Soluzioni ce ne sono state molte e tutte bloccate in qualche modo e come tante cose se non si fa in modo industriale rimane cosa di pochi e i costi sono anche elevati se non si fanno in serie più o meno come le macchine e i frigoriferi.

    Del resto anche per volare dall’aliante ad arrivare a quello a reazione ci son passati molti anni e battaglie legali e tecniche per avere quello che magari si poteve avere in breve tempo e a costi minori.
    Saluti.

    • gipi, il 29 Luglio 2018 ore 18:16

      Ciao Luigi

      Io veramente avevo poste tre semplici domande alle quali non mi pare tu abbia dato risposta.

      Avevo chiesto :

      Gipi, Il 20 Luglio 2018 Ore 16:47

      Ciao Luigi
      Anch’io, come Alessandro F., sono estremamente interessato a conoscere il “macchinario” da 50 /100 kW al quale accenni
      Come funziona ? Quanto costa ? Quanto dura ?

      Tu elenchi varie fantomatiche macchine basate su principi al limite della fantascienza.

      Almeno per quella “Majorana – Pelizza” potevi fare lo sforzo di dare qualche Indirizzo Internet al quale fare capo.

      Supplisco alla mancanza con tre Indirizzi di riferimento.

      Macchina di Majorana – Pelizza :
      https://www.youtube.com/watch?v=oJLVXV_uP50
      https://www.dionidream.com/ettore-majorana/
      https://www.youtube.com/watch?v=nnVlikWZb30

      C’è dentro un po’ di tutto ma l’indirizzo migliore è il terzo (titolo:TRASMUTAZIONE) dove si vede il Sig, Rolando Pelizza alle prese con cubi d’oro (da 15 cm di lato e dal peso di circa 65 kg cadauno, come veramente fatti d’oro puro, con peso specifico di 19,32 kg/dm3).

      Per divertirsi a vederlo ci vogliono quasi due ore……. mentre per lui tutta l’operazione reale dura almenoun paio di giorni.

      I detti cubi d’oro sono ottenuti da corrispondenti cubi di gommapiuma con un “Flash” della sua portentosa macchina che nessuno può vedere. Tutta l’operazione ha un andamento degno del “format” DILETTANTI ALLO SBARAGLIO e viene spiegata dal Sig. Rolando Pelizza tra elucubrazioni, borbottii, imprecazioni, in uno spassoso dialetto veneto/lombardo che potrebbe essere della zona di Brescia.

      Naturalmente, dato che è un uomo in difficoltà economiche, rifugiato in Spagna e inseguito da tutti i Servizi Segreti del mondo, pesa 3 cubi d’oro (avendone già prodotti altri 128 tutti in bella mostra), uno ad uno, con una stadera da 150 kg e ne misura i lati con un metro flessibile preoccupandosi alquanto per la precisione della pesata..

      Il meglio arriva quando, dopo aver fatta solo la mossa iniziale di tagliare ogni cubo in 4 fette con una molatrice portatile dotata di disco talmente consumato (di piccolo diametro e non del tipo specifico per taglio ma per molatura) da poter tagliare al massimo qualcosa di più di uno stuzzicadenti se ne accorge e desiste, ma solo per il momento.

      Comunque l’operazione di taglio, poi, si compie in modo misterioso con i pezzi che risultano tagliati con “testimoni di taglio” del tutto inverosimili per qualsiasi tipo di metallo…….

      —– —– —– —– —–

      Chi vorrà istruirsi/divertirsi di più potrà passare molte ore davanti al suo computer.

      Lasciamo pure da parte tutte le altre miracolose macchine che hai elencate e anche l’interrogativo sulla funzione che svolge il giornalista (Rino Di Stefano) in tutta la faccenda “Majorana – Pelizza”.

      L’unica cosa veramente certa, almeno per il momento, è che, sia l’Eolico che il Fotovoltaico, funzionano sicuramente e sono ragionevolmente sicuri anche la loro durata e costi!

  10. […] Il regolatore di carica MPPT è un dispositivo particolarmente indicato in caso si è già provveduto ad installare dei pannelli solari oppure si vuole andare ad alimentare un sistema di grandi dimensioni (ad esempio 6KW). […]

  11. Marco Politi, il 5 Giugno 2019 ore 16:16

    Ciao, questo articolo risponde a tutte le mie domande. Mi sto interessando a questo argomento, un po’ per hobby e un po’ perché vorrei munire la mia abitazione di un sistema per crearmi un’autosufficienza in termini di consumo di elettricità. Quello che ancora mi scoraggia è capire quanto possono durare davvero impianti come questi. Nel medio lungo termine è vantaggioso, da un punto di vista economico, installare dei sistemi del genere?

  12. gipi, il 7 Giugno 2019 ore 18:07

    Ciao Marco Politi

    Di Autosufficienza non c,è nemmeno da parlarne. Si tratta di un compromesso dove, Energeticamente, si ricava dal FV tutto quello che si può/riesce e si integra il mancante attingendo dalla Rete.

    Comunque, visto che tu ti riferisci a quanto si dice nell’Articolo di Testa di questa “striscia”, dove si parla di un ipotetico Impianto da 6 kWp, bisogna dire che il FV, per poter essere ECONOMICAMENTE vantaggioso/sostenibile, va dimensionato precisamente sulla “taglia energetica” dell’Utente.

    In pratica è come un ABITO la cui riuscita (vestibilità) dipende dalle tue misure corporee. Se lo acquisti non corrispondente alle tue “misure” ti darà risultati economici diversi (inferiori) dal massimo possibile.

    Per dare una risposta alle domande che ti poni bisognerebbe sapere almeno quanto consumi di Energia Elettrica (kWh e costo Bollette in 1 anno (sommatoria di 6 Bollette Bimestrali consecutive).

    Poi bisogna comunque che tu dica con una certa precisione che cosa ti aspetteresti dal tuo ipotetico Impianto FV confezionato proprio su misura per te.

    Vediamo le tue risposte…………….

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti.
Se non vuoi lasciare un commento, clicca qui per ricevere gli aggiornamenti dalla discussione.