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Fotovoltaico: obiettivo 1.000 Megawatt

Ultimo aggiornamento: 30-10-2009
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“Abolire l’ici per gli impianti rinnovabili”, questa la proposta che Kyoto Club, insieme alle associazioni di categoria e a quelle ambientaliste, porterà questa settimana alle Agenzie territoriali e alle Commissioni parlamentari di competenza.

A KEY ENERGY – la fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile, il clima e le risorse per un nuovo sviluppo, a Rimini Fiera fino a sabato 31 ottobre – lo ha anticipato Leonardo Berlen, responsabile comunicazione del Kyoto Club.

Berlen ha ricordato che per raggiungere l’obiettivo (realistico) di 15 gigawatt dal solare al 2020 gli impianti non possono più essere considerati “opifici” – e quindi sottoposti a un’imposta comunale salata – bensì “siti di pubblica utilità”, decisione peraltro già presa dall’Agenzia del territorio di Bologna.

Il fotovoltaico italiano corre verso quota 1.000 megawatt di potenza in esercizio e conta già su 50mila impianti realizzati. “L’energia elettrica generata dal sole è oggi una realtà, anche grazie agli incentivi pubblici del Conto energia”, conferma Maurizio Cuppone della direzione operativa del GSE, Gestore servizi elettrici. “La Puglia è la prima regione per potenza installata, la Lombardia svetta invece per numeri di impianti. In totale si conta di arrivare a 900 megawatt in tutto il Paese entro la fine dell’anno“.

Il punto di vista delle aziende è stato rappresentato da Daniele Togni, socio di ANIE/GIFI, gruppo Imprese fotovoltaiche italiane, e da Paolo Zavatta, direttore commerciale di Conergy. “Entro fine anno il Ministero emanerà la bozza di rinnovo del Conto energia – ha spiegato Togni – che conterrà i suggerimenti GIFI, condivisi con il GSE e le associazioni di categoria”. La grid parity non è ancora raggiunta, ha aggiunto Togni, “e l’industria fotovoltaica, in forte crescita, ha bisogno di ancora di sostegni pubblici, seppure in misura minore”. “La crisi finanziaria ha diminuito gli operatori sul mercato – è intervenuto Zavatta di Conergy – lasciando in piedi solo i più solidi e strutturati. Dal canto nostro, siamo felici di avere anticipato in Italia l’idea del kit fotovoltaico che ha avuto molto successo”.

Al futuro della tecnologia guarda invece Paola Delli Veneri, ricercatrice della sezione Fotovoltaica dell’Enea: “Il film sottile permetterà a breve di ridurre i costi per questa energia rinnovabile – ha spiegato – mentre oggi il silicio cristallino è ancora la tecnologia consolidata su cui puntare”. E ha previsto: “Nuovi materiali quasi fantascientifici per il fotovoltaico sono allo studio dell’Enea: prevediamo siano disponibili non prima di una trentina d’anni”.


“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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