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Fotovoltaico: risposta al rincaro dei costi energetici ?

Ultimo aggiornamento: 06-01-2012
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Il piccolo fotovoltaico distribuito può rappresentare per le famiglie una possibile risposta alla crisi ed al rincaro di costi energetici in bolletta?

Il costante aumento dei prezzi dell’energia elettrica, sia all’ingrosso che al cliente finale, e la loro imprevedibilità, rappresenta oggi in Italia un fattore di costo non irrilevante per le famiglie. Col nuovo anno sono già in atto nel nostro paese i rincari delle bollette elettriche e del gas, il fattore principale risale in gran parte, ma non solo, all’aumento del prezzo del petrolio (alimentato anche dal progressivo esaurimento) che ha già raggiunto un +40% rispetto all’anno precedente: già oggi una famiglia paga mediamente 22 euro in più per la corrente elettrica e 32 euro in più per il gas (dati Aeeg). Questi rincari sono legati anche all’aumento delle tassazioni concomitante alla crisi congiunturale in corso.

Uno dei fattori di costo che influenza, anche se non in maniera significativa, l’aumento della bolletta elettrica è anche l’incentivazione alle rinnovabili, da molti accusata di far lievitare i costi energetici per gli utenti finali di energia. In altro articolo avevamo visto quanto gli incentivi siano in effetti pagati dalla collettività, ma anche quanto questi siano in effetti poco incidenti sull’aumento generalizzato dei costi energetici e delle bollette elettriche.

Quale può essere oggi una possibile risposta al rincaro dei costi energetici?

L’installazione di un impianto fotovoltaico può far raggiungere alle famiglie l’indipendenza energetica.
L’autoproduzione con l’autoconsumo rappresenta oggi il fattore di maggior risparmio per le utenze elettriche, domestiche e non solo. Grazie ai pannelli fotovoltaici si può oggi raggiungere l’autonomia energetica, sfruttando la rete elettrica ed il meccanismo dello scambio sul posto per cedere energia nel momento di maggior produzione e minor consumo e prelevare energia dalla rete nei momenti di minore produzione e maggior consumo (per esempio la sera).
L’installazione di un impianto fotovoltaico dà quindi la possibilità alle famiglie di sfruttare la rete come fosse un “serbatoio virtuale” di corrente elettrica. Inoltre dà la possibilità di:
1- ricevere gli incentivi derivanti dal riconoscimento delle tariffe incentivanti per tutta l’energia prodotta dall’impianto
2- vedersi valorizzare economicamente l’energia prodotta in eccesso rispetto ai propri consumi e immessa in rete.

L’indipendenza energetica la si può raggiungere producendo autonomamente la quantità di energia elettrica necessaria all’autosostentamento; quantitativo in grado di supportare i consumi futuri e di ridurre la necessità di acquistare energia dal gestore elettrico (ad esempio Enel).

Un impianto solare fotovoltaico, in definitiva, può rappresentare un immediato fattore di risparmio per le singole famiglie grazie al conto energia e grazie al fatto che a breve l’installazione di un impianto e l’autoproduzione di energia rinnovabile avrà costi competitivi con l’acquisto dell’energia prodotta dalle fonti tradizionali, che si basano ancora per lo più sul “fossile” (ricordiamo che il prezzo del petrolio è già aumentato del 40% nell’ultimo anno).

Per quanto riguarda inoltre i cosiddetti “costi per la collettività” attribuiti all’incentivazione delle rinnovabili alla lunga rappresentano anch’essi un considerevole “risparmio per la collettività” : i soldi che vengono spesi ora per l’energia pulita che viene incentivata e per la rete che serve a veicolarla rientreranno tutti nei prossimi anni. Producendo energia dal sole, dal vento o dall’acqua, che (ricordiamolo) sono risorse primarie gratuite e rinnovabili, si risparmiano considerevoli costi per l’acquisto, produzione, trasporto, stoccaggio, ecc.. di gas e petrolio, risorse in via di esaurimento i cui prezzi continuano e continueranno a salire nei prossimi anni. In questa prospettiva: “Risparmio” diventa e diventerà sempre più la parola d’ordine, vista anche la crisi economica in corso. Risparmio anche e soprattutto in termini di consumi e costi energetici.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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