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Risparmiare in bolletta nel 2014, ecco 6 misure da conoscere

Ultimo aggiornamento: 17-01-2014
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Risparmiare in bolletta nel 2014, risparmiare energia e denaro, è possibile. Non è cosa immediata, non basta scegliere “il migliore operatore presente sulla piazza”. Per risparmiare oggi bisogna sapere, bisogna informarsi, bisogna conoscere le opportunità, troppo spesso troppo “volatili”, che la politica (ahimè!) ci offre. Non è solo questione di “tariffe energetiche”.

Risparmiare in bolletta non vuol dire solo diminuire i consumi, ma può voler dire sfruttare le opportunità che il mercato ed il contesto ci offre.

Di cosa sto parlando? Sto parlando di norme, di iniziative pubbliche di sostegno, di decreti, di detrazioni fiscali, ecc.. Tutte misure che, se ben conosciute, possono essere ben utilizzate per risparmiare in bolletta nel 2014.

Le leggi e le norme in Italia generano sempre troppa confusione, ma, a ben vedere, alcune interessanti opportunità di risparmio le possono generare. Sono opportunità che si possono sfruttare, finchè ci sono. Si possono cogliere al volo, come privati o come aziende, ma come è ovvio per utilizzarle bisogna conoscerle.

Per risparmiare in bolletta nel 2014, la domanda da cui partire è semplice e immediata: quali sono oggi, nel 2014, le opportunità da conoscere e da sfruttare? Quali sono le più interessanti “leve di investimento” da utilizzare per sollevare i risparmi in bolletta?

Ecco la risposta, che dovrebbe valere per almeno tutto l’anno in corso.

 

Le 6 misure da conoscere per risparmiare in bolletta nel 2014

  • detrazioni fiscali al 50% per fotovoltaico e ristrutturazioni edilizie
  • detrazioni fiscali al 65% per l’efficienza energetica
  • nuove tariffe elettriche per pompe di calore (a breve, sperimentale)
  • conto termico (per i pannelli solari termici)
  • certificati bianchi
  • SEU sistemi efficienti di utenza (ultima importante novità 2014)

 

risparmiare in bolletta nel 2014

Come risparmiare in bolletta nel 2014, ecco le 6 cose da sapere

Vediamole brevemente una per una.

Detrazioni fiscali al 50%

Le detrazioni fiscali al 50% sono prorogate per tutto il 2014 e consentono di detrarre dall’Irpef sulle persone fisiche la metà delle spese sostenute per mettere il fotovoltaico sul tetto di casa o per altri lavori di ristrutturazione o recupero edilizio. La “restituzione” (che è uno sgravio fiscale) avviene in 10 anni con 10 quote di pari importo.
Un impianto fotovoltaico in detrazione fiscale consente di risparmiare in bolletta nel 2014 con un investimento minimo.

Leggi qui per ulteriori informazioni

Detrazioni fiscali al 65%

Gli sgravi fiscali al 65% sono invece fruibili da chi effettua interventi volti al risparmio e all’efficienza energetica. Nello specifico la detrazione 65% viene riconosciuta sulle spese per realizzazione di cappotti termici attorno agli edifici, realizzazione di impianti solari termici (per la produzione di acqua calda), coibentazioni, sostituzione serramenti, isolamento pavimenti o tetti, installazione di caldaie a condensazione, pompe di calore, impianti di riscaldamento a risparmio energetico, impianti geotermici, ecc…

Per questo tipo di interventi, inoltre, ci vuole l’attestato di certificazione energetica.

Nuove tariffe elettriche per pompe di calore

Si tratta di una misura per ora sperimentale messa in campo dall’Aeeg (Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas) e rivolta agli utenti elettrici domestici che usano per il riscaldamento solo le Pompe di Calore.

Si tratta di una nuova tariffa elettrica “costante”, a prescindere dai kwh di consumo, che premia i “consumi ad alta efficienza”, quali sono quelli delle pompe di calore, (la cd. “Tariffa D1”). Con questa nuova tariffa, che è applicabile non solo ai clienti in regime di maggior tutela, ma ai clienti di tutti gli operatori elettrici, converrà utilizzare l’elettricità anche per usi termici (tradizionalmente legati al consumo di gas, che diverrà meno conveniente grazie alle nuove tariffe).

Ecco il comunicato stampa dell’Autorità

Conto termico

Si tratta degli incentivi erogati dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici, lo stesso che gestiva il Conto Energia fotovoltaico) riservati agli impianti solari termici e ad altri interventi di efficientamento energetico degli edifici. Nello specifico gli interventi incentivabili si riferiscono sia all’involucro di edifici esistenti (isolamento termico di pareti e tetti, sostituzione di serramenti, ecc.. sia al rinnovamento degli impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti innovativi (ad es. caldaie a condensazione). Gli incentivi, inoltre, riguardano la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili.

Sul sito del Gse, i dettagli del Conto Termico.

Certificati bianchi

I certificati bianchi sono “titoli di efficienza energetica” che certificano il risparmio energetico conseguito.
E’ un’altra misura di incentivazione attraverso la quale la produzione di energia da fonte rinnovabile viene “certificata”, trasformata in “titoli di efficienza energetica” e monetizzata. Ogni certificato bianco assume un valore economico, un prezzo, e come tale è vendibile sul mercato dei titoli energetici. Al mercato dei titoli le imprese distributrici di elettricità e gas, che per legge devono avere delle “quote” di risparmio energetico, possono acquistare i certificati come singole “quote” per rientrare nei parametri di risparmio definiti dalla Comunità Europea.

Per ulteriori informazioni leggi qui.

SEU – Sistemi Efficienti di Utenza

Questa misura, anch’essa da poco regolate dall’Autorità energia, riguarda gli impianti fotovoltaici. Nello specifico riguarda la possibilità, per un produttore fotovoltaico, di vendere direttamente l’energia prodotta ad un cliente che si trova nello stesso luogo. Eliminando gli intermediari e l’utilizzo della rete, si consente al consumatore di risparmiare in bolletta perchè acquista direttamente dal produttore e perchè sfrutta al  meglio l’autoconsumo.

Per ulteriori ragguagli sui SEU leggi qui.

 

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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