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Come risparmiare sull’ elettricità

Ultimo aggiornamento: 23-08-2013
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Risparmiare sull’ elettricità: i modi sono tanti, più o meno sofisticati, più o meno affidabili nel tempo. Si va dai dubbi benefici della liberalizzazione del mercato elettrico ad investimenti tecnologici per il risparmio energetico, fino all’utilizzo delle fonti rinnovabili.

 

Cosa permette realmente di risparmiare sull’energia elettrica?

Non ci sono bacchette magiche: o si sceglie “la migliore offerta sul mercato” o si fa un “investimento di medio periodo”.

 

Risparmiare sull’elettricità cercando la migliore offerta sul mercato

La liberalizzazione del mercato elettrico, dapprima riservata alle sole aziende e da qualche tempo estesa alla clientela privata, permette di poter scegliere il proprio fornitore di elettricità sul “libero mercato elettrico”. Se prima c’era un unico fornitore di energia elettrica che stabiliva il prezzo della bolletta, oggi si potrebbe scegliere la migliore offerta scandagliando le diverse offerte presenti sul mercato. Un po’ come è stato per le compagnie telefoniche negli ultimi 15 anni: da un unico operatore si è passati dapprima a diversi operatori e poi a pochi operatori telefonici. Oggi si contano sulle dita di una mano e continuano a contendersi i clienti con offerte sempre più “ammalianti”.

Quello che è stato per la telefonia è già iniziato per la fornitura di elettricità: oggi è possibile scegliere sul mercato diverse offerte da diversi operatori elettrici. Offerte a volte dai dubbi benefici, a volte promozionali, convenienti solo per un periodo di tempo.

come risparmiare su elettricita

Per approfondimenti sulla liberalizzazione del mercato elettrico leggi qui.

Siamo sicuri che con queste offerte si possa veramente risparmiare sull’elettricità?

E sul lungo periodo?

La risposta è, ovviamente: dipende. Dipende dalla concorrenza e dipende dalle modalità di consumo del cliente finale (fasce orarie, fasce di consumo,  luogo del consumo, ecc…).

 

 

Risparmiare sull’elettricità con piccoli investimenti

Dunque, come risparmiare sull’elettricità in maniera stabile e sicura?

Ci pare di poter affermare con una buona dose di certezza che le risposte sono almeno due:

  • il risparmio e l’efficienza energetica
  • le fonti rinnovabili in autoconsumo, in particolare il solare fotovoltaico

 

Ovviamente la prima fonte di risparmio in bolletta è: consumare meno e consumare meglio. Consumare meno e meglio vuol dire prima di tutto utilizzare elettrodomestici a risparmio energetico che in genere si traducono in un buon risparmio a parità di comfort. Un esempio di risparmio energetico è anche la sostituzione delle classiche lampadine ad incandescenza con lampade fluorescenti che emettono una luminosità molte volte superiore a parità di energia consumata.

Consumare meno e meglio vuol dire anche e soprattutto un’altra cosa: se si installa un impianto fotovoltaico o micro-eolico sul tetto della propria abitazione si otterrà tanto più risparmio quanto più si sfrutterà questa fonte.

Ecco il secondo punto: le fonti rinnovabili in autoconsumo, in particolare il fotovoltaico.

L’installazione di un impianto fotovoltaico è tanto più conveniente quanto più è utilizzata per l’autoconsumo.

Innanzitutto: il fotovoltaico non è un costo, ma un investimento. Installare un impianto fotovoltaico (o mini-eolico) domestico comporta un esborso iniziale che, dati alla mano, si recupera in tot anni, in genere tra i 6 ed i 12 anni. Se recupero il costo dell’impianto in 8 anni, i 15 anni successivi potrò usufruire dell’energia autoprodotta tagliando la bolletta elettrica. Il fotovoltaico, dunque, non è un costo, ma un investimento, leggi qui il perchè.

Le fonti rinnovabili in autoconsumo, dunque, possono essere la reale fonte di risparmio sul medio-lungo periodo: rappresentano un investimento a medio termine e consentono, se ben utilizzate, di risparmiare sull’ elettricità , fin da subito.

Le fonti rinnovabili ed  il fotovoltaico, però, vanno “ben utilizzate”. Non basta installare, collegare alla rete e mettere in funzione il proprio impianto. Bisogna fare in modo di massimizzare l’autoconsumo, ovvero bisogna sfruttare al massimo, l’utilizzo dell’impianto per i propri consumi domestici al fine di ridurre la bolletta elettrica.

L’obiettivo del risparmio è dunque evitare il più possibile il prelievo di elettricità dalla rete. Come?

i modi sono due: spostando i propri consumi negli orari in cui l’impianto produce o utilizzando delle batterie (attenzione però al costo) che accumulano elettricità tutto il giorno per restituirla nel momento del bisogno. Su questi due punti abbiamo già scritto in diversi articoli. Eccone due:

 

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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