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Come calcolare il rimborso dello scambio sul posto

Ultimo aggiornamento: 11-12-2013
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Attualmente, per chi decide di fare l’impianto fotovoltaico, ci sono due possibilità: scambio sul posto o ritiro dedicato. In questo articolo vediamo come si può calcolare, indicativamente, il rimborso dello scambio sul posto fotovoltaico.

Innanzitutto, 2 brevi premesse.

Prima premessa.

Installando il proprio impianto sul tetto di casa il primo vantaggio economico ottenibile è quello derivante dall’autoconsumo. Cioè: la convenienza di avere un proprio impianto di produzione domestica sta prima di tutto nell’auto-produrre, auto-consumare, parte della propria energia, per tagliare  i prelievi dalla rete. L’energia auto-prodotta ed autoconsumata ha un costo di produzione di circa un terzo rispetto al prezzo di acquisto dell’elettricità in bolletta: l’energia autoprodotta col fotovoltaico (installato usufruendo delle detrazioni fiscali) è di circa 0,07 €/kwh; l’energia acquistata dalla rete viene pagata, mediamente, 0,21 €/kwh in bolletta. Questo perchè in bolletta vengono addebitati diversi costi aggiuntivi legati ai servizi di rete, alle imposte, agli oneri di sistema, ecc…
Per approfondire tutti questi aspetti leggi: ‘Fotovoltaico e autoconsumo, conviene?’

Seconda premessa.

Cosa sono lo ‘scambio sul posto’ ed il ‘ritiro dedicato’? Quale conviene dei due?
Tutta l’energia che non viene autoconsumata viene ceduta in rete. Come viene valorizzata questa energia ‘in più’ immessa in rete? Scambio sul posto e ritiro dedicato sono due possibili convenzioni stipulabili con il gestore energetico nazionale (Gse) per valorizzare le eccedenze immesse in rete.

Lo scambio sul posto è una forma di compensazione economica tra energia immessa ed energia prelevata dalla rete: in questo caso tutta l’elettricità scambiata con la rete viene valorizzata economicamente e viene emesso un rimborso parziale, il ‘contributo in conto scambio’, per le bollette pagate sui prelievi di rete.

Il ‘ritiro dedicato’ è invece una  ‘semplice’ vendita di energia al Gse (gestore energetico) che si impegna ad acquistarla pagando dei prezzi minimi garantiti. Il prezzi garantiti servono a tutelare il titolare dell’impianto nel caso in cui i prezzi di mercato scendessero al di sotto di una certa soglia.

Scambio sul posto e ritiro dedicato: qual è l’opzione più conveniente? Per un impianto domestico posto al servizio di casa conviene lo scambio sul posto. Leggi qui per approfondire le differenze tra scambio sul posto e  ritiro dedicato.

 

calcolare rimborso scambio sul posto

Come calcolare il rimborso dello scambio sul posto?

 

Conoscendo la formula che usa il Gse per quantificare il contributo per lo scambio sul posto è possibile fare una stima del rimborso ottenibile dal Gse per tutta l’energia immessa in rete.

Partiamo dalla formula utilizzata e poi una breve legenda:

Contributo = min [ Oe ; Cei ] + CUsf  x  Es

Dove:

  • Oe = Onere energia, cioè il prezzo dell’energia elettrica prelevata dalla rete e pagato dall’utente. Il prezzo dell’energia è espresso in euro ed è il prodotto tra i Kwh prelevati ed il Prezzo Unico Nazionale (PUN) (questo è un elemento di novità delle semplificazioni attuate da inizio 2013). Il prezzo unico nazionale è variabile in base ai prezzi di mercato ed è una media nazionale dei prezzi rilevati ogni mese in ogni regione.
    Quindi: Oe = Kwh x PUN.

  • Cei = Controvalore dell’energia immessa, cioè il prezzo, o meglio il valore economico, dell’energia immessa in rete. Questo è il prodotto tra Kwh immessi ed il prezzo zonale dell’energia sul “mercato del giorno prima”. Ogni giorno infatti, in tempo reale, come una vera e propria borsa, i prezzi di acquisto e vendita dell’energia fluttuano in base alle dinamiche del mercato.
    Quindi: Cei = Kwh x prezzo energia sul mercato del giorno prima.

  • CUsf = Corrispettivo Unitario di Scambio Forfettario, cioè un valore espresso in centesimi di euro calcolato forfettariamente dal gse in base a vari parametri. Nel dettaglio questo valore contiene le tariffe di: trasmissione, distribuzione, dispacciamento ed alcuni oneri normalmente addebitati in bolletta (componenti A, UC, UC3 e UC6) vigenti nel mese in corso (non viene rimborsata la componente MCT).
    Quindi: CUsf = c€/kwh

  • Es = Energia Scambiata, cioè i Kwh che ho prima immesso e poi ri-prelevato per i miei consumi. Tecnicamente è pari al minimo tra kwh immessi e kwh prelevati in totale durante l’anno.
    Quindi: Es = Kwh scambiati con la rete (cioè il valore minimo tra kwh immessi e kwh prelevati)

 

Questa la spiegazione della formula:

Il “contributo in conto scambio” è uguale al valore Minimo (min) tra “Onere Energia” (Oe) ed il “Controvalore dell’Energia Immessa in rete” (Cei) + il “Corrispettivo di scambio forfetario relativo ai Servizi” (CUsf) della “Energia scambiata con la rete” (Es).

 

Di seguito, la sua applicazione in numeri.

Ipotizzando:

  • PUN (prezzo Unico Nazionale dell’energia): 0,10 €/kwh
  • Prezzo energia sul ‘mercato del giorno prima’: 0,10 €/kwh
  • CUsf (corrispettivo riconosciuto per ogni kwh scambiato con la rete): 0,04 €/kwh
  • energia immessa: 2.000 kwh
  • energia prelevata: 1.300 kwh
  • energia scambiata: 1.300 (cioè il minimo tra en. immessa e en. prelevata)

 

Rimborso dello scambio sul posto (Cs) = min [ Oe ; Cei ] + CUsf  x  Es

Cs = min [ 1.300 kwh x 0,10 € ; 2.000 kwh x 0,10 € ] + 0,04 € x 1.300 kwh

Cs = min [ 130 € ; 200 € ] + 52 €

Cs = 130 + 52 = 182 €

 

Il rimborso dello scambio sul posto è di 182 €

Oltre a questo

In questo il valore dell’energia immessa in rete (200 €) è maggiore del valore dell’energia prelevata dalla rete (130 €).
Oltre al rimborso dello scambio sul posto il titolare dell’impianto fotovoltaico avrà quindi anche la possibilità di farsi liquidare le eccedenze dell’energia in più immessa in rete. In questo caso l’eccedenza non è altro che la differenza tra l’Onere Energia (Oe) ed il Controvalore di tutta l’energia Immessa in rete (Cei), cioè: 200 € – 130 € = 70 €.

Ricapitolando..

Per un piccolo utente domestico che in un anno immette in rete 2.000 kwh e ne preleva 1.300, si hanno:

 

Per approfondire ulteriormente il meccanismo dello scambio sul posto leggi qui la guida completa.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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3 Commenti

  1. Dario, il 26 Novembre 2023 ore 16:27

    Il 6 novembre è stato installato il secondo contatore e quindi reso funzionante l’impianto fotovoltaico ed è stato sostituito anche il contatore preesistente (non so per quale motivo). Attualmente (26 novembre) entrambi i contatori segnalano zero sia in entrata che in uscita. Al momento dell’intervento il tecnico (ENEL?) aveva detto che sarebbe intervenuto un suo collega, entro una settimana, per una verifica del contatore sostituito. Ad oggi non ho visto nessun intervento. A chi devo rivolgermi e quali problemi potrebbero essere intervenuti e/o succedere?

    • Gipi, il 27 Novembre 2023 ore 12:55

      Ciao Dario

      La situazione che tu segnali è talmente strana, e mai sentita prima, che sembrerebbe sia impossibile e pertanto non so proprio che cosa pensare.
      Questo anche perchè tu non fornisci nessuna informazione sul tipo di Impianto FV del quale disponi.
      ——————————————————————–

      Posso solo suggerirti, tanto per cominciare, di rivolgerti a chi ti ha installato il tuo FV per farti fare una verifica sull’effettivo corretto funzionamento dell’impianto stesso e anche per una verifica “Utente” sui 2 Contatori che ti ha installati ENEL (o chi altro per essa).

      Per verifica Utente intendo la stessa verifica che hai fatta tu ma che potresti FORSE aver eseguito in modo non corretto o non completo.
      Chi installa gli Impianti dovrebbe essere certamente pratico di tutti i Controlli/Letture che si possono fare sui Contatori e potrebbe fare una verifica insieme a te e spiegarti eventualmente cosa si deve fare e il preciso significato di quanto appare sul display del Contatore

      Dici che ti hanno sostituito il CONTATORE DI SCAMBIO (vecchio) con uno nuovo e, se quello vecchio era del tipo di 1a generazione con il FRONTALE PANCIUTO, la cosa sarebbe del tutto normale dato che stanno ultimando, per tutti gli Utenti (con o senza FV), la sostituzione dei vecchi Contatori di 1a generazione con quelli di 2a generazione che si riconoscono subito perché presentano una forma esterna più squadrata e con il FRONTALE QUASI PIATTO.

      Stranissimo, mai sentito prima e quindi del tutto inconsueto, il fatto che ti sia stata preannunciata una seconda “visita di controllo” sul buon funzionamento del CONTATORE DI SCAMBIO (quello che ti hanno sostituito) per cui non saprei che dirti sull’argomento.
      ——————————————–

      Come già detto il mio consiglio è di farti assistere in un controllo sui Contatori da chi ti ha montato e avviato l’Impianto FV.
      Successivamente, se non emerge nulla di particolare addebitabile a come è stato realizzato l’Impianto FV, allora dovrai sicuramente fare una Segnalazione (Reclamo) a E-Distribuzione che installa i Contatori dei quali è anche proprietaria e gestisce le letture degli stessi.

      Ti consiglio di fare la Segnalazione Telematica per via scritta e di non perdere tempo con i loro Call Center.

      Gli indirizzi per le Segnalazioni/Reclami li trovi sul Sito di “e-distribuzione” : https://www.e-distribuzione.it/servizi.html

      Specificatamente per i reclami :
      https://www.e-distribuzione.it/supporto/come-fare-un-reclamo.html

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