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Indice sulla Green Economy: Trentino regina, Sicilia maglia nera

Ultimo aggiornamento: 04-03-2015

E arrivato l’Indice sulla Green Economy delle regioni italiane, redatto da Fondazione Impresa: per il 5° anno consecutivo infatti si prova a fare il punto sulla situazione del nostro Paese in termini di economia verde. Lo scopo è valutare le azioni migliori per realizzare una transizione intelligente verso un’economia più sostenibile.

Il lavoro è stato fatto incrociando 21 indicatori di performance in settori riconducibili all’economia green e nello specifico: imprese, edilizia, agricoltura, turismo trasporti/mobilità, energia e rifiuti.

A noi, non suona del tutto nuovo, perché abbiamo già avuto modo di parlare del fatto che le Marche siano state la seconda regione più green d’Italia: ora però possiamo avere un piano più ampio e dettagliato della situazione nazionale, dando un’occhiata anche al resto delle regioni.

Ad uno sguardo generale, possiamo notare subito i primi 5 posti: regina della Green Economy è il Trentino Alto Adige, che conferma vocazione e podio, visto che era prima anche lo scorso anno.

green economy

Al secondo posto le Marche, che hanno fatto un passo in avanti rispetto al 2013, al terzo la Valle d’Aosta che invece ha fatto un vero e proprio salto dal 10° posto, poi l’Abruzzo, che guadagna 4 posizioni, la Toscana che ne perde 1 e la Basilicata che bypassa ben 6 posizioni. Maglia nera per Lazio e Sicilia: quest’ultima non ha fatto nessun passo avanti dal 20° posto dell’anno scorso. E pensare alle potenzialità che queste due regioni hanno in quanto a solare e  fotovoltaico.

Ma com’è nello specifico la situazione legata al settore dell’Energia? Possiamo dire senza dubbio ottima per le prime tre classificate, che si danno il cambio al vertice della classifica per quasi tutti i diversi indicatori. Se di parla ad esempio di percentuale di energia elettrica da fonti rinnovabili, abbiamo la Valle d’Aosta al 100%, il Trentino al 92% e le Marche all’87,2%. La media italiana è appena al 38%. Per quanto riguarda la Carbon Intensity, ovvero la quantità di emissioni che poi vanno a causare il cambiamento climatico, abbiamo la Valle d’Aosta di nuovo regione più virtuosa, il Trentino al secondo posto mentre il terzo viene occupato dalla Basilicata. Per quanto riguarda il risparmio energetico certificato, abbiamo al primo posto la Toscana, al secondo la Puglia e al terzo il Piemonte. C’è invece il Sud, con il Molise al primo posto, per quanto riguarda il podio per i consumi elettrici coperti da fonti rinnovabili e Calabria e Basilicata rispettivamente seconda e terza. Per le detrazioni al 55% documentate ogni mille abitanti è di nuovo primo il Trentino Alto Adige, mentre per la potenza solare istallata, come sappiamo, sono le Marche la regione migliore.

Insomma, in Italia il paesaggio economico è green ma variegato: lo spazio per le eccellenze c’è, ma serve la volontà di investire e crederci davvero.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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