Che le Marche sono belle, si sa, ma sapete che sono ogni anno sempre più green? E non parliamo di terreni e campi coltivati, ma dell’evoluzione della produzione di energia non derivata da fonti fossili, che ha portato questo pezzo d’Italia a scalare la classifica realizzata da Fondazione Impresa, per evidenziare come si sta sviluppando l’economia sostenibile del nostro paese.
Al primo posto c’è il Trentino e al secondo, appunto, le Marche: già 3° nel 2013, forse la regione che ha dato i natali a Leopardi si prepara persino a scalzare la capolista in quanto a fonti energetiche pulite.
In realtà, un primato importante i marchigiani già ce l’hanno, ovvero la presenza della maggiore energia fotovoltaica installata in conto per mille abitanti, ovvero 654,8 KW.
Quelle delle rinnovabili sono scelte importanti e sempre più popolari, che possono essere legate a tutta una serie di evoluzioni del mondo fotovoltaico, di cui abbiamo già avuto modo do parlare.
Cosa c’è quindi dietro alla crescita importante e al successo del fotovoltaico nelle Marche? Possiamo dire che ci sia una buona notizia, che a sua volta registra un dato di fatto: il calo progressivo, e tutt’ora in atto, del costo dell’installazione e della produzione di energia solare. Basti pensare che dal 2009 al 2014 il prezzo dei moduli è sceso del 75% e il costo del kWh è diventato la metà. Se quindi abitate nelle Marche, con 7500 euro circa potete avere il vostro impianto da 3 kW. Appena qualche anno fa ne avreste spesi quasi 20 mila.
E grazie a tutto questo, e ad una sempre maggiore sensibilità sull’argomento, le Marche viaggiano a spron battuto verso il titolo di Regione più green d’Italia. Certo, c’è da aggiungere che anche la natura ha fatto la sua parte, regalando a questo pezzo d’Italia una posizione geografica davvero felice per quanto riguarda l’irradiazione solare globale annua: qui si può infatti arrivare ad ottenere un irraggiamento solare di circa 1700/1800kWh/m2.
È finito ormai il tempo di chi costruiva grandi impianti fotovoltaici sfruttando solo i lauti incentivi statali e speculando sui terreni agricoli ed i pascoli. Infatti da quando gli ultimi incentivi sono terminati (con la fine del quinto “Conto Energia”) il fotovoltaico è fonte di risparmio per famiglie e imprese (non più di mera speculazione commerciale). Al massimo si può fare affidamento, oggi, sulle detrazioni fiscali del 50% sull’IRPEF (con importo massimo di spesa fino a 96.000 euro), per le spese effettuate fino al 31 dicembre 2015.
Si tratta di un sostegno economico indiretto per chi decide di sistemare il proprio impianto fotovoltaico sul tetto di casa, e voglia liberarsi dalla totale dipendenza dalle fonti energetiche inquinanti. Le Marche in questo sono proprio a buon punto.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
Articolo correlato: Indice sulla Green Economy: Trentino regina, Sicilia maglia nera