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Enegia, quali sono le fonti più utilizzate in Italia?

Ultimo aggiornamento: 05-12-2014

Quali sono le fonti più utilizzate nel nostro paese per la produzione di energia elettrica? Come sono distribuite in base alle aree geografiche? Analizziamo la situazione del mercato elettrico italiano, confrontando i dati disponibili per il mese di ottobre rispetto a quelli registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.

Il sistema Italia ha registrato nello scorso mese di ottobre una vendita di energia elettrica pari a 25.658 MWh, con un calo del 2,1% rispetto all’anno precedente. Se le fonti tradizionali di produzione sono ancora preponderanti con 16.262 MWh, è pur vero che esse segnano il passo rispetto alle fonti rinnovabili, in aumento complessivamente dell’8,4% rispetto ad un calo del 6,7% di quelle tradizionali.

Tra le fonti non rinnovabili è il gas quella più utilizzata per la produzione di energia elettrica (pari al 37,6% della produzione) ma è al contempo quella che ha subito il calo maggiore, con una perdita dell’11,6% mentre sostanzialmente pari risulta l’utilizzo del carbone dal quale dipendono ancora quasi 3.000 MWh.

Per quanto riguarda le fonti rinnovabili, esse raggiungono il 35,6% del totale, in crescita del 3,5% rispetto al 2013. La quota maggiore spetta all’energia idraulica con circa 4.000 MWh. Tuttavia l’incremento percentuale maggiore rispetto al 2013 è stato ottenuto dall’energia eolica seguita dal solare che con 3.000 MWh ha visto incrementare del 16,9% il proprio apporto alla produzione di energia elettrica nazionale.

grafico - produzione elettrica in Italia per fonte - Ottobre 2014 - Fonte GME

Grafico – produzione elettrica in Italia per fonte – Ottobre 2014 – Fonte GME

La distribuzione regionale è però più variegata rispetto allo scenario nazionale descritto. Nel nord del paese, dove le fonti rinnovabili  rappresentano la metà della produzione totale nazionale con 4.836 Mwh, è il solare a detenere la quota maggiore di incremento con un +26,8%.

L’area del centro-nord è l’unica ad aver invertito la tendenza a favore delle rinnovabili, con circa la metà dell’energia prodotta da questo tipo di fonti (1.271 MWh) derivante dal geotermico (638 MWh).  In espansione anche l’uso dell’eolico, con un +14,4% ma una quota ancora minoritaria di energia, pari a 19 MWh. Importante l’utilizzo di energia da impianti solari che si attesta a 309 MWh con un incremento del 7,8% sul 2013.

Spostandosi nel centro-sud si rileva come ancora sia il carbone la fonte più utilizzata per la produzione di energia elettrica (1.301 MWh), ma l’incremento percentuale maggiore rispetto ad ottobre 2013 è quello registrato dall’energia derivante dall’eolico in crescita del 64,1% con 297 MWh. Anche al sud la situazione è analoga per quanto concerne l’eolico, cresciuto del 35,4%, su un aumento delle rinnovabili che fa registrare il tasso più alto del paese con la crescita del 22,3% (per 1443 MWh complessivi).

Nelle isole invece l’aumento dell’uso di energia elettrica derivante da fonti rinnovabili è pressochè simile, con una crescita del 4,1% per la Sicilia e del 4,4% per la Sardegna. Tuttavia in Sardegna sono ancora le fonti fossili a prendere la fetta maggiore di mercato, con 933 MWh in crescita del 14,6% rispetto all’ottobre 2013.

Prosegue, insomma, anche in Italia la lenta ma inesorabile crescita delle fonti rinnovabili che gradualmente aumentano la quota del fabbisogno elettrico nazionale.

 

tabella produzione energia elettrica Italia Ottobre 2014

Tabella della produzione di energia elettrica in Italia per tipo di fonte e per Regione. Dati Ottobre 2014. Fonte: GME



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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