Costituire un SEU, un “Sistema Efficiente di Utenza”, conviene. Ecco perchè. Ma prima di capire cosa è un SEU e perchè conviene sia al produttore che al consumatore finale di energia, vediamo qualche dato sul costo dell’energia elettrica in Italia.
Secondo dati Bloomberg New Energy Finance l’energia elettrica in Italia ha un costo medio di circa 0,25 – 0,30 dollari per kwh.
Il prezzo dell’energia che noi paghiamo in bolletta, però, non è il prezzo effettivo dell’energia elettrica prodotta e venduta in Italia. Con la bolletta elettrica attuale, infatti, noi paghiamo in sostanza quattro principali voci di costo. Non solo l’effettiva energia prelevata dalla rete, ma anche: i servizi di rete, gli oneri di sistema e le imposte.
I primi comprendono le tariffe di trasporto, di distribuzione e di misura dell’elettricità. I secondi sono costi, fissi o proporzionali ai consumi, previsti per legge e destinati a finanziare alcune misure di incentivazione, risanamento, aggiornamento del sistema energetico generale. Ed i terzi, le imposte, includono addizionali, accise, iva, ecc..
L’insieme di questi costi fa quasi raddoppiare il costo dell’elettricità pagata in bolletta rispetto al suo prezzo effettivo di mercato.
Qual è il vantaggio del fotovoltaico e delle altre fonti di auto-produzione di energia?
Il vantaggio dell’energia auto-prodotta tramite fotovoltaico ed altre fonti rinnovabili è l’autoconsumo. L’autoconsumo, infatti, non è soggetto agli oneri ed alle imposte sopra indicate. Questo è il vantaggio economico e competitivo dell’autoconsumo fotovoltaico.
Nella bolletta elettrica tradizionale il 45% del costo è formato dai costi di trasmissione, distribuzione, dispacciamento, tasse, oneri, ecc….
Solo il 55% della bolletta è rappresentato effettivamente dal costo dell’elettricità.
Con la “bolletta fotovoltaica”, invece, il 100% della spesa è attribuibile alla quantità effettiva di energia prodotta e consumata.

Ecco perchè un SEU conviene
Qual è il costo medio dell’energia elettrica per le imprese in Italia?
Secondo REF, istituto di ricerca e consulenza milanese che ha effettuato un’indagine su 2000 imprese lombarde, le imprese che consumano meno di 50 Mwh di energia l’anno pagano mediamente in bolletta circa 0,28 €/kwh.
Solo le imprese con consumi maggiori di 10mila megawattora l’anno pagano l’elettricità circa 0,11 €/kwh.
In linea generale all’aumentare dei consumi annuali il prezzo unitario dell’energia diminuisce assumendo valori che vanno tra 0,28 e 0,11 € per kwh.
Il fotovoltaico è quindi conveniente nel momento in cui ha un costo di produzione dell’energia inferiore al prezzo in bolletta dell’elettricità.
Secondo l’indagine il 60% delle imprese sarebbe disposta a passare all’autoproduzione col fotovoltaico (com è ovvio) se il costo dell’energia fosse minore a quello attualmente pagato in bolletta.
Questo può essere ottenuto costituendo un SEU, “Sistema Efficiente di Utenza”, regolamentato, in primis, dalla normativa attraverso delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il Gas. Nello specifico, il decreto che per la prima volta regolamenta i SEU è il D.Lgsl. 115/2008.
Un SEO, secondo la normativa, non deve avere potenza superiore ai 20 Megawatt e deve avere un collegamento privato diretto all’unità di consumo di un solo utente finale. L’utente finale, inoltre, deve essere proprietario (o pieno affittuario) dell’area dove viene realizzato l’impianto di produzione elettrica.
Con un SEU i corrispettivi relativi ai servizi di rete e gli oneri sono dovuti solo sull’energia che viene prelevata dalla rete. Non su quella autoprodotta. Vale a dire: l’elettricità direttamente autoconsumata non è soggetta alle addizionali ed ai “sovraccosti” tariffari che gravano sull’elettricità che passa sulla rete pubblica.
Un SEU può essere formato da uno stesso soggetto che produce e consuma l’energia autoprodotta. Oppure può essere costituito da due soggetti diversi: uno che produce e l’altro che consuma sul posto l’energia prodotta.
Nel primo caso il titolare investe un capitale che si ammortizza nel tempo. Nel secondo caso il produttore si occupa di “fare l’investimento” e poi vende l’energia prodotta all’utente finale.
Perchè un SEU conviene al produttore?
Un SEU conviene al produttore perchè riesce a vendere l’energia prodotta col fotovoltaico direttamente all’utente finale e ad un prezzo maggiore rispetto a quello del mercato all’ingrosso.
La valorizzazione economica dell’energia venduta direttamente al cliente è infatti maggiore di quanto sarebbe il prezzo di ritiro da parte di un grossista con “vendita diretta” o con “ritiro dedicato”.
In questo caso l’autoconsumo istantaneo conviene sia al produttore che al cliente finale e, stipulando un contratto pluriennale fra produttore e consumatore, il titolare dell’impianto ha la possibilità di vendere negli anni tutti i servizi legati in qualche modo all’impianto elettrico (in gergo tecnico: “cross selling” e “servizi integrati“).
Perchè un SEU conviene al consumatore finale?
Un SEU conviene al consumatore finale perchè ha la possibilità di acquistare elettricità a prezzi inferiori ai prezzi della rete: il costo lordo dell’energia in bolletta è in fatti tra 0,25 e 0,28 euro per kwh. Costituendo un SEU il titolare di un’azienda riesce ad abbassare la bolletta energetica fin da subito e senza alcun investimento in termini di risorse e tempo.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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