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Pannelli fotovoltaici trasparenti: perfetti in ogni situazione

Ultimo aggiornamento: 18-01-2016
Voto:4/5 (7713 voti)

I pannelli fotovoltaici trasparenti permettono di allargare l’orizzonte del fotovoltaico verso nuovi e più svariati ambiti di applicazione sia in ambito domestico-residenziale che in ambito produttivo e commerciale. I moduli trasparenti possono essere realizzati con materiali plastici o vetrosi ed hanno la particolarità di far filtrare la luce naturale del sole attraverso la loro superficie, con diversi gradi di trasparenza.

Questo tipo di pannello solare è sempre più utilizzato nell’edilizia sostenibile e non solo: anche in diversi ambiti produttivi, dalle serre solari ai capannoni.

 

Come sono fatti i pannelli fotovoltaici trasparenti?

Ci sono due tipi di moduli: quelli che, anzichè avere la superficie inferiore in materiale opaco (plastica, tedlar o altro), hanno la superficie inferiore in vetro, come quella superiore. Si tratta dei cosiddetti pannelli vetro-vetro che, in stile “sandwich”, contengono le classiche celle fotovoltaiche racchiuse tra due strati di Eva+Vetro che permettono il passaggio della luce solare.

Il secondo tipo di modulo, invece, è un vero e proprio vetro solare: un vetro, cioè, che non contiene celle visibili, ma che “produce energia” fotovoltaica attraverso il suo stesso materiale. Anche questi vetri sfruttano “l’effetto fotovoltaico” delle classiche celle fotovoltaiche, ma non hanno le classiche celle (così come siamo abituati a vederle). Questi tipi di moduli hanno diversi gradi di trasparenza in relazione alla loro capacità produttiva (a titolo di esempio si veda il vetro fotovoltaico della Onyxsolar ).

 

Gli ambiti di applicazione dei moduli fotovoltaici trasparenti

pannelli fotovoltaici trasparenti

Pannelli fotovoltaici trasparenti utilizzati in luogo pubblico come schermatura solare

A prescindere dal tipo di modulo, i pannelli fotovoltaici trasparenti hanno diverse qualità e vantaggi che li rendono adatti ad essere installati in moltissimi ambiti di applicazione, a differenza dei classici pannelli “opachi”: possono essere utilizzati come frangisole fotovoltaici, come tettoie trasparenti, come componenti di pensiline, di vetrate, di facciate di edifici o come coperture di serre fotovoltaiche o come lucernari su tetti e solai.

I moduli trasparenti hanno diverse qualità estetiche e funzionali: coprire una tettoia con moduli trasparenti vetro-vetro permette l’illuminazione naturale all’interno dell’edificio creando nel contempo un ambiente confortevole e luminoso. Permette di risparmiare energia e, contemporaneamente, permette di produrre energia pulita.

I pannelli fotovoltaici trasparenti sono perfettamente integrabili in molti contesti costruttivi residenziali, industriali o commerciali: si pensi, ad esempio, alle coperture dei grandi magazzini e dei centri commerciali: i moduli permettono di produrre energia e, nel contempo, permettono di risparmiarne in abbondanza grazie all’illuminazione naturale all’interno dell’edificio.

Un ambito produttivo che, per sua definizione, ha bisogno di luce naturale è quello delle coltivazioni in serra. Utilizzare pannelli fotovoltaici trasparenti o semi-trasparenti sui tetti delle serre permette di produrre energia pulita senza compromettere la produttività della serra stessa. Le celle solari, infatti, pur permettendo il passaggio di luce naturale nella serra, creano il giusto livello di ombreggiamento, fondamentale nella stagione estiva.

Il contesto applicativo di sicuro più interessante è quello residenziale. I pannelli fotovoltaici trasparenti possono essere integrati con qualsiasi componente edilizia in fase di costruzione di nuovi edifici o di ristrutturazioni. Possono essere facilmente integrati su finestre, balconi, lucernari, balaustre, pensiline, tettoie frangisole o solarium.

 

Anche in ambito urbano i pannelli trasparenti vengono utilizzati su coperture di parcheggi, aree di sosta, fermate degli autobus, stazioni e, addirittura, su pavimenti transitabili. Esistono infatti piastrelle semitrasparenti retroilluminate in vetro che contengono piccole celle fotovoltaiche per produrre energia.

In commercio si trovano anche pannelli fotovoltaici trasparenti colorati, pannelli “filtranti”, che “colorano” la luce con differenti gradi di opacizzazione. Si trovano addirittura moduli trasparenti che riproducono disegni e creatività, in grado di aumentare ulteriormente le loro qualità estetiche.

 

 

Pannelli fotovoltaici trasparenti: vantaggi e svantaggi

Il costo è, come spesso accade, tra i “punti critici” delle soluzioni maggiormente innovative. Il prezzo dei moduli trasparenti e semitrasparenti è di sicuro uno dei limiti, anche se non più “insormontabile” come un tempo.

Altro svantaggio è la resa energetica minore rispetto ai tradizionali moduli fotovoltaici. I pannelli trasparenti hanno minori efficienze di rendimento: variano molto in base al tipo di modulo ma, in genere, producono almeno il 10-20 percento in meno rispetto ai tradizionali moduli.

 

Tra i vantaggi, invece, come già ampiamente mostrato, c’è la possibilità di avere, con un solo prodotto, diverse funzionalità: ombreggiamento, illuminazione naturale e produzione di energia pulita. L’altro grande punto di forza è l’estrema versatilità di utilizzo e la bellezza estetica che li rende particolarmente ricercati.

 

pannelli fotovoltaici trasparenti 1

 

Le detrazioni fiscali

Anche questo tipo di pannelli fotovoltaici, se installati al servizio delle abitazioni e realizzati per far fronte principalmente ai propri consumi energetici, possono usufruire delle detrazioni fiscali al 50 per cento.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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21 Commenti

  1. Andrea Mainetti, il 18 Gennaio 2016 ore 11:04

    Ciao,
    il costo di questi pannelli rispetto ai tradizionali come varia?
    grazie!

  2. luigi, il 10 Aprile 2017 ore 13:52

    Ho in programma il ripristino di un tetto in coppi interno ad una zona di antica formazione, altri sul tetto hanno posizionato moduli fotovoltaici io non vorrei questa soluzione.

    Il sottotetto non riscaldato vorrei sostenesse un impianto fotovoltaico parzialmente trasparente in grado di rendere piacevole questo spazio di una cinquantina di metri quadri.

    Problemi … non pioverà dentro?
    Resiste alla grandine?

    E vediamo la produzione energetica.
    Vorrei utilizzare questa energia (e solo questa) per alimentare dei deumidificatori sistemati nei vari locali che subiscono questa fastidiosa umidità.
    Quando non utilizzo questa seconda casa vorrei staccare la corrente dalla rete ed in qualche modo far funzionare i deumidificatori con la sola energia rinnovabile “quando disponibile”.
    Ora sono due che scaricano esternamente l’acqua, potrebbero diventare almeno sette e non dovrebbero partire tutti assieme ma solo uno o due alla volta come? la domotica aiuta o devo arrangiarmi con linee dedicate?

  3. Zanelli Sebastiano, il 29 Marzo 2018 ore 09:31

    Vorrei coprire due terrazzi sul tetto con pensilina metallica e copertura con pannelli fotovoltaici trasparenti per una superficie di circa 6 mq ciascuno.
    Mi interesserebbe conoscere il costo complessivo dell’impianto e la potenza prodotta.
    Grazie
    Sebastiano Zanelli

    • Alessandro F., il 29 Marzo 2018 ore 11:30

      Indicativamente, con 12 mq (6×2) riesci a mettere poco meno di 2 kw con un costo impianto di meno di 4 mila euro detraibili al 50%, più costo della pensilina. La produzione sarà intorno ai 2.000-3.000 kWh/anno.

      • luigi, il 2 Aprile 2018 ore 00:15

        tetto a falde approssimativamente 10 mt per 5 per due falde fanno 100 mq. quindi 40.000 euro e produzione 20/30.000 kwh annui.

        Ho l’impressione che il costo del fotovoltaico ( in opera? ) sia accettabile e confrontabile con il costo del tetto tradizionale, ma il problema è la produzione eccessiva ….che ne faccio del surplus? (quasi tutto).

        • Alessandro F., il 3 Aprile 2018 ore 11:54

          Venderlo non conviene poi così tanto (a meno che non paghi poco l’imp. fotovoltaico). Meglio ridimensionare il progetto e fare un impianto più adatto ai propri consumi.

      • luigi, il 3 Aprile 2018 ore 18:36

        Alessandro F., Il 29 Marzo 2018 Ore 11:30
        Indicativamente, con 12 mq (6×2) riesci a mettere poco meno di 2 kw con un costo impianto di meno di 4 mila euro detraibili al 50%, più costo della pensilina. La produzione sarà intorno ai 2.000-3.000 kWh/anno.

        I coppi nuovi costano 0,35, vecchi 0,81/1,00, ne servono 28/30 a mq.e pesano 60/66 kg a mq.
        Quindi ogni mq costa in coppi tra gli 11 ed i 30 euro di materiale.
        In fotovoltaico trasparente circa trecento euro al mq con un peso certamente inferiore ai 60 kg.
        L’installazione ha un suo costo e presumo sia molto più economico sia in termini di costo che di tempo installare in cima ad una casa un pannello rispetto a dei coppi.
        “Forse” si può evitare anche l’impalcatura.

  4. luigi, il 30 Marzo 2018 ore 10:21

    Ho già posto la domanda che rifomulo:
    in una casetta in campagna ove mi reco saltuariamente vorrei riparare il tetto sostituendolo integralmente con pannelli fotovoltaici trasparenti,
    quale che sia l’energia prodotta dovrebbe servire per far funzionare dei deumidificatori …
    l’umidità dei muri è il grosso problema di queste vecchie costruzioni.

    Domanda…. come far funzionare i deumidificatori con una energia insufficiente a farli funzionare in contemporanea?

    Pensavo ad un accumulo atto a garantire 30 minuti di funzionamento raggiunti i quali parte il consumo che si interrompe fino alla ricarica per poi ripartire in modo autonomo….. ma ho qualche dubbio sulla fattibilità tecnica:
    a) cosa succede se stacco la corrente mentre il deumidificatore è in funzione e la riattacco? (già provato e funziona …. ma questa operazione alla lunga crea problemi?)
    b) esiste uno strumento (e come si chiama) in grado di misurare il livello di energia accumulata e gestire la ripartenza o il blocco dei consumi?

    L’umidità non è la stessa ovunque, ma i deumidificatori hanno un loro autonomo sistema decisionale e raggiunta un livello ottimale si spengono autonomamente lasciando la poca energia disponibile a quelli più sollecitati.

    Da un punto di vista economico e normativo:
    a) trattandosi di abitazione (non di residenza e poco dovrebbe incidere la frequenza abitativa) il diritto alke detrazioni sussiste?
    se si … non essendo io giovanissimo posso fare in modo che le detrazioni possano arrivare ai miei figli?
    (esempio donazione dell’importo pari alla spesa così la pagano loro e godono delle detrazioni)
    b) i coppi pesano e pesa la travatura in legno che li sostiene i pannelli pesano di meno … probabilmente il costo lavoro per la messa in opera dei pannelli è inferiore rispetto al costo dei coppi in opera (o no?)
    c) la resistenza alla neve … che pesa pende a favore dei coppi o del pannello fotovoltaico?
    d) nei centri di antica formazione il regolamento edilizio prevede coppi, e molti tetti sovrapoongono al tetto in coppi quello fotovoltaico ma … ricordo che una legge nazionale prevede che se il tetto (o la singola falda) è realizzata totalmente in fotovoltaico il coppo sotto non è necessario (è vero? … le leggi dicono tutto ed il contrario … difficile capirle).

  5. Marina Fioretti, il 6 Gennaio 2019 ore 10:39

    Ciao, ho in mente di fare una ristrutturazione e vorrei coprire in parte un terrazzo. Ho già un impianto fotovoltaico da 3,5 KW incentivato con 0,42 euro a KW prodotto, suddiviso in due stringhe. Volevo utilizzare qualche pannello fotovoltaico trasparente per non togliere molta luce, integrando l’impianto esistente che è composto da 9 pannelli + altri 6,pensi che la cosa sia fattibile?

  6. Luigi, il 7 Gennaio 2019 ore 07:37

    https://www.dariotamburrano.it/2018/03/virtual-net-metering-direttiva-mercato-elettrico/

    Vorrei capire … cosa significa questa novità?

    Mi pare risolva il problema “produco dove conviene e consumo dove mi occorre”
    Pagando gli oneri di trasporto …… probabilmente.

    Mi par di capire che anche una vettura elettrica potrebbe viaggiare con energia prodotta dove capita e recuperata dove serve.

    Stante i costi di trasporto potrebbe risultare non conveniente …. ma sempre possibile.

  7. gipi, il 8 Gennaio 2019 ore 17:32

    Ciao Luigi

    Ho dato una scorsa a quanto è scritto.

    Sicuramente avrai capito, ma forse vuoi fare conoscere la notizia ad altri……..
    Per il momento si ipotizza di poter produrre in un luogo (luoghi) qualsiasi e consumare in un altro luogo (luoghi) altrettanto qualsiasi.

    Questo, in una prima fase, solo per “consorzi” (che vengono chiamati vagamente Comunità Locali).

    In pratica è come fosse un Conto in Banca (energetico) dove l’intestatario può fare versamenti di kWh ad una Cassa Continua qualsiasi e fare prelievi presso un Bancomat qualsiasi.

    Ovviamente non esistono “Costi di trasporto Energetico” se non nella fantasia più sfrenata.
    Infatti ogni PICCOLA Produzione Locale di Energia viene anche consumata localmente.

    Poi vorrei sapere come farebbe un mio kWh prodotto in Lombardia a finire al consumo in Sicilia o viceversa.

    Semplicemente, permanendo la necessità di avere e mantenere in servizio una Rete di Distribuzione (della quale non si può fare a meno) succede che i Costi di Gestione della stessa vanno distribuiti tra i fruitori con una qualche Regola Contabile Proporzionale sulla quale bisogna trovare gli accordi del caso

    Francamente mi sembra che di queste levate di ingegno se ne potrebbe fare tranquillamente a meno……………..
    Comunque, non avendo nulla di meglio da fare (alla Comunità Europea ma anche a casa nostra) ci si può dedicare anche a questi fondamentalissimi problemi della nostra vita moderna !

    • Luigi, il 9 Gennaio 2019 ore 21:05

      Guarda che consorzi di piccoli produttori in Germania partecipano attivamente alla vendita di pacchetti considerevoli di energia guadagnando buone cifre, se ritrovo l’articolo te lo posto.

      Personalmente ho una casa in campagna assolatissima che produrrebbe parecchio, dove non mi serve, anche al mare potrei generare in abbondanza … utilizzando il generato solo alcuni mesi ogni anno.
      Insomma … installazioni di fatto oggi inutili.

      Anche qui a Milano si può produrre nel palazzo o nei palazzi che fanno parte del comparto più di quanto si consuma … mettendo a disposizione dei soci (i condomini, una pur piccola comunità di duecento famiglie) energia priva dei costi di dispacciamento, ed in prospettiva colonnine per auto elettriche nei punti di sosta interni al comparto punti di carica ed accumulo dell’energia prodotta e non consumata lenti … alle auto non serve una carica rapidissima, basta una carica lenta tanto l’auto è per molti quasi sempre ferma.

      Se l’obiettivo è quello di rendere il più possibile la nazione autosufficiente da un punto di vista energetico
      sarebbe opportuno cercare di ampliare quella banca di energia disponibile … ipotizzata nell’articolo di marzo 2018 …… vediamo fra qualche mese.

      Non è che si ipotizza oggi uno sviluppo per realizzarlo domattina presto … si aprono nuovi scenari e cominciare a pensare … senza più il vincolo, la palla al piede come dice l’articolista, del consumo là dove si produce può invogliare ad ipotizzare investimenti nel campo specifico.

      Dice un detto popolare “chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti” chi potrebbe investire non consuma a sufficienza e non potendo vendere in modo vantaggioso rinunzia, chi consuma in abbondanza e trarrebbe vantaggio nell’autoconsumo non ha i soldi e quindi paga anche il dispacciamento.

      Si volevo far conoscere la notizia. … che forse è già stata approvata in dicembre … su questo speravo di acquisire notizie.

      • gipi, il 10 Gennaio 2019 ore 18:34

        Ciao Luigi

        Entrambi abbiamo esposto il nostro punto di vista………

        Chi leggerà potrà farsi una idea personale.

        Comunque, parlando tu di Milano, che farai senza la Rete quando c’è nebbia ? Poi mica ci sei solo tu con il tuo appartamento in qualche Palazzo, ci sono soprattutto le Industrie.

        La Rete è imprescindibile, va mantenuta, vanno mantenute pure le Centrali che devono per forza avere la Potenzialità attuale (altrimenti con il brutto tempo stiamo tutti a casa in ferie).
        Tutto questo costa comunque, e qualcuno lo dovrà pure pagare !

        Ti ricordo anche che il costo dell’Energia, di per se stessa, è veramente minimo e che almeno i 3/4 di quanto ci viene a costare in Bolletta sono tasse e gabelle di varia natura. Anche queste qualcuno dovrà pur pagarle………..

        • Luigi, il 26 Gennaio 2020 ore 09:02

          “Ti ricordo anche che il costo dell’Energia, di per se stessa, è veramente minimo e che almeno i 3/4 di quanto ci viene a costare in Bolletta sono tasse e gabelle di varia natura. Anche queste qualcuno dovrà pur pagarle………..”

          Su questo non credo siano in tanti a concordare.
          Tutti abbiamo contribuito volentieri a realizzare autostrade, metropolitane, reti di distribuzione energia, acqua, calore, ……
          a realizzare …. con varie forme di tassazione servizi “non utili” per amministrazioni o peggio concessionari.

          Le tasse e gabelle non vanno pagate … va pagato il servizio tendente al pareggio non all’utile.

          Diversa situazione se l’infrastruttura è realizzata da un privato (autostrada Mi-To) dove i soldi sono privati ottenuti con la vendita delle azioni, qui l’utile è giusto . Ma finita la concessione di 50 anni stop … il terreno e l’infrastruttura torna allo stato (ma è stata rinnovata …..).

          No siamo governati male e la colpa è di quei politici che hanno tolto le preferenze, messa la lista unica … gli stessi che dicono … per governare servono i “co…..ni” … e compilano loro la lista di chi ci governa.

          Non tirarmi in discussioni politiche ….

  8. rinaldo bottiglione, il 21 Luglio 2019 ore 15:51

    buongiorno ,
    ho da rifare l’impianto di riscaldamento e vorrei sapere a chi mi devo rivolgere per un impianto fotovoltaico TRASPARENTE ; in quanto il mio appartamento è esposto al sole (est-sudest-sud-sudovest)
    dall’alba al tramonto e gode di ampie vetrate e finestre, inoltre è sul mare ed a Taranto, dove il sole c’è 300 giorni all’anno. Grazie Rinaldo

    • gipi, il 22 Luglio 2019 ore 12:19

      Ciao Rinaldo Bottiglione

      Forse ti potrà rispondere con cognizione di causa qualcuno delle tue parti……

      Comunque potresti fare, per conto tuo, una ricerca con Google (o altro) digitando : “pannelli fotovoltaici trasparenti per pergolati”.

      Ti verranno fuori molte cose e poi deciderai tu a chi rivolgerti, anche tenendo conto della tua specifica zona (Taranto).

  9. Luigi, il 22 Luglio 2019 ore 09:55

    Se metti “fotovoltaico trasparente” nella ricerca trovi soluzioni meravigliose. Se poi cerchi come ottenerle è altra cosa. Probabilmente i costi non rendono remunerativa l’operazione.
    Ho cercato di metterli sul tetto anni fà … e dopo mesi ho lasciato perdere.
    Ho cercato le “tende fotovoltaiche” …. ma chi ne detiene i brevetti è fallito nel dicembre scorso.
    Ho trovato una ditta turca …. che fornisce un prodotto a 250 euro x mq … ma non ha riferimenti in Italia.

    Probabilmente siamo noi il terzo mondo.

    Auguri

    • gipi, il 23 Luglio 2019 ore 17:48

      Ciao Luigi

      Ovviamente concordo !!!!

      Ma ad un entusiasta che suppone di aver avuta una buona idea : che gli vuoi dire ………

      La cosa migliore e che veda direttamente la situazione, poi, quando vedrà magari i prezzi e altri dettagli, probabilmente gli passerà la voglia.

      Però deve per forza verificare “in proprio” e secondo la sua tasca .

  10. Alessandro Giaconia, il 25 Gennaio 2020 ore 15:01

    Buongiorno,
    Mi chimo alessandro e volevo chiedere le dimensioni di questi pannelli fotovoltaici trasparenti! So che esistono diverse soluzioni a seconda dei numeri di cellule presenti, ma non trovo le schede tecniche con il dimensionamento del prodotto.
    Se qualcuno puo aiutarmi mi farebbe un grosso favore!

  11. DANIELA MAFFI, il 7 Gennaio 2024 ore 21:05

    Buongiorno
    Vorrei sapere se è possibile installare i pannelli sui balconi al posto degli attuali vetri retinati? Grazie.

    • Gipi, il 10 Gennaio 2024 ore 20:25

      Ciao Daniela Maffi

      Pur non disponendo di notizie certe sull’argomento, sono propenso a pensare che la cosa non sia ammessa poichè i Pannelli FV dovrebbero avere una CERTIFICAZIONE DI SICUREZZA per tale impiego particolare e molto specifico.

      Già da parecchio tempo, nelle NUOVE COSTRUZIONI ABITATIVE, non è più ammesso l’impiego dei VETRI RETINATI in quanto ritenuti non sufficientemente sicuri in funzione Antinfortunistica (Resistenza agli urti).

      Tuttavia, per i vecchi edifici dove i Vetri Retinati sono presenti in origine, sembra che la situazione originale sia ancora tollerata/consentita e, nel caso di rotture, possano essere sostituiti con altri, sempre Retinati, uguali/simili.

      Per avere notizie in tale senso puoi vedere con una ricerca Google: “vetri retinati di sicurezza per balconi sono a norma”.

      Ti segnalo 2 indirizzi specifici sia per i Vetri Retinati che per quelli Di Sicurezza:

      gelfivetrariabergamo.it
      lavorincasa.it/consolidare-i-vetri

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