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Cina, rinnovabili all’86% del fabbisogno energetico entro il 2050

Ultimo aggiornamento: 08-05-2015

Un centro studi governativo cinese si è occupato di prevedere l’evoluzione del settore delle energie rinnovabili nel Paese. Sebbene attualmente sia il carbone la principale fonte di energia, presto si assisterà a una vera rivoluzione che porterà le rinnovabili a soddisfare fino all’86% del fabbisogno energetico entro il 2050.

Attualmente i comparti industriale, commerciale e residenziale cinese sono alimentati per circa l’80% da fonti fossili e, più precisamente, dal carbone. Le conseguenze sul piano ambientale si stanno iniziando a sentire: nelle maggiori città della Cina l’aria è satura di microparticelle e smog e i problemi respiratori sono generalizzati. La Cina si è già impegnata a ridurre seriamente le emissioni di gas serra, ma solo dopo il 2030.

Il centro studi governativo Energy Research Institute ha simulato il futuro del mercato energetico cinese e dallo studio emerge come le rinnovabili saranno le massime protagoniste. Secondo i ricercatori, il picco delle emissioni di anidride carbonica si avrà nel 2025 e, da allora, le emissioni inizieranno a ridursi gradualmente. Già questo dato è positivo, dal momento che anticipa di ben 5 anni la data fissata dal governo cinese per iniziare la transizione da un modello energetico basato su fonti fossili a un modello energetico basato sulle rinnovabili.

petrolio e solare fotovoltaico , i vantaggi ambientali I vantaggi ambientali del fotovoltaico

Il passaggio, secondo le previsioni, non comporterà costi aggiuntivi rispetto allo scenario presente: il calo dei costi legati allo sfruttamento delle rinnovabili, infatti, renderà del tutto paragonabili i costi dell’energia prodotta tramite fotovoltaico ed eolico e quella prodotta da fonti non rinnovabili. Allargando l’analisi e considerando anche l’impatto che le fonti rinnovabili avranno nel mercato del lavoro, le rinnovabili risultano ancor più convenienti.

Secondo lo studio l’incremento dell’uso di fonti rinnovabili porterà alla creazione di 9 milioni di posti di lavoro che si tradurranno in un aumento del PIL del 9%. Entro il 2050 saranno installati oltre 2.400GWhp di impianti eolici e più di 2.700GWhp di impianti fotovoltaici. Si tratta di cifre enormi, basti pensare che a livello mondiale gli impianti fotovoltaici attualmente installati hanno una potenza complessiva di appena 180GWh. Gran parte delle installazioni avverrà dopo il 2020: le previsioni indicano un ritmo di crescita delle installazioni di 100GWp ogni anno tanto per l’eolico quanto per il fotovoltaico.

Entro qualche decennio la Cina dirà addio al carbone e soddisferà oltre il 90% del fabbisogno di energia da fonti non fossili. Di queste, l’86% saranno fonti rinnovabili, in particolare l’eolico e il fotovoltaico. La quota del mercato energetico totale coperta dalle rinnovabili sarà del 60%.

La rivoluzione che modificherà radicalmente il volto del mercato energetico cinese, rendendolo più verde, più efficiente e più sostenibile, avrà naturalmente anche un impatto a livello mondiale. Lo sfruttamento intensivo e su larga scala delle rinnovabili permetterà in primis di contrastare gli effetti del riscaldamento globale e, in più, costituirà un forte incentivo per la loro adozione anche fuori dai confini cinesi.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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