Sei un professionista? Scopri il servizio di fornitura preventivi!

Investimenti pubblici Green, anche l’Italia raddoppia al “Mission Innovation”

Ultimo aggiornamento: 06-06-2016

La questione energetica è ormai un tema di scala planetaria. La sfida del clima non può più riguardare qualche singolo paese o qualche ristretto settore dell’economia. Come l’economia, anche la salvaguardia del clima è ormai una questione globalizzata, che , per essere risolta, deve “chiamare in causa” accordi e impegni concreti presi in ambito internazionale, a partire dalle nazioni che fino ad oggi hanno contribuito maggiormente all’aumento delle emissioni climalteranti.

Alla vigilia della COP21, la conferenza internazionale sul Clima tenutasi a Parigi a Dicembre 2015, diversi paesi, tra cui l’Italia, hanno firmato un impegno chiaro per accelerare l’innovazione energetica pulita: si tratta del “Mission Innovation, Accelerating the Clean Energy Revolution”, un impegno sottoscritto da 20 paesi, tra cui l’Italia, per contrastare i cambiamenti climatici e sviluppare nuove tecnologie energetiche a basse emissioni di carbonio. L’intento è per lo più quello di aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo.

mission innovation

Nei giorni scorsi si è tenuta a San Francisco la prima riunione di questa conferenza il cui impegno, si legge nella dichiarazione d’intenti, è quello di accelerare la velocità dell’innovazione nel settore delle energie pulite. Questo ponendosi un duplice obbiettivo: l’aumento dell’efficienza e la riduzione dei costi per rendere le nuove tecnologie energetiche sempre più accessibili ed affidabili: una sorta di “incubatore” per accellerare ricerca e sviluppo nelle energie verdi (o, come definite nel documento stesso, energie “Low Carbon”).

Cosa significa tutto questo concretamente? Quali sono gli obbiettivi? Il primo grande impegno preso a San Francisco è quello di riuscire a raddoppiare gli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo di energie pulite, entro i prossimi 5 anni in ognuno dei 21 paesi firmatari, tra cui l’Italia. L’aumento del finanziamento pubblico, dunque, potrebbe avere un ruolo rilevante negli sviluppi futuri del settore green.

Non solo i finanziamenti pubblici, però, saranno tra i responsabili dell’innovazione. Nel concreto sono stati anche individuati diversi soggetti privati che sono potenzialmente interessati a finanziare con capitali propri progetti energetici innovativi investendo fin da subito ingenti somme. Si va da Mark Zuckerberg (uno dei 5 ideatori e fondatori di Facebook) a Jak Ma (fondatore e presidente di Alibaba Group).

Per l’Italia il raddoppio dei finanziamenti pubblici in ricerca e sviluppo Green significherebbe aumentare le quote da 250 milioni di euro l’anno a 500 milioni entro il 2021. Nello specifico, i settori di investimento più appetibili saranno i sistemi di accumulo, le energie rinnovabili, i bio-combustibili, l’efficienza energetica, l’adeguamento della rete elettrica nazionale e le tecnologie smart in grado di sfruttare le nuove tecnologie per ottimizzare l’efficienza energetica in qualsiasi ambito.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

Clicca per richiedere una consulenza o un preventivo


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti.
Se non vuoi lasciare un commento, clicca qui per ricevere gli aggiornamenti dalla discussione.