I Datacenter, i centri tecnologici dove risiedono fisicamente i Server e le informazioni che leggiamo quotidianamente su Internet, sono vere e proprie strutture “super-energivore”. Questi luoghi contengono infatti migliaia di Server che, da soli, consumano molta corrente elettrica per funzionare. Al consumo “operativo” di queste macchine si aggiungono ingenti consumi elettrici per la climatizzazione degli ambienti in cui sono installati. I Server, infatti, hanno bisogno di un ambiente di funzionamento “controllato” a livello termico per evitare il surriscaldamento delle macchine e dei processori che le alimentano.
Ecco perchè i Datacenter sono, di fatto, luoghi perennemente condizionati e per questo enormemente energivori. Come produciamo l’elettricità utilizzata per renderli “a temperatura costante”?
Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, ha deciso (anche lui) di pensare salute del Pianeta. L’inventore del Social che ha rivoluzionato il nostro modo di essere, e i cui utenti sono in continua crescita nel mondo, sta potenziando le infrastrutture tecniche con un occhio alle energie rinnovabili.
La sua azienda ha appena dichiarato che costruirà a Fort Worth nello Stato del Texas, un data center che userà ben 200 megawatt di potenza elettrica pulita. Da dove prenderà questa energia? Se la farà produrre su misura da un grande campo eolico, per un costo totale di 500 milioni di dollari.
Grazie a questo data center “green”, sarà possibile aumentare i collegamenti che sosterranno sempre più contatti su Facebook: lo dice lo stesso Mark Zuckerberg dal suo profilo personale.
Sembra proprio soffiare un vento green tra i colossi del web: già Amazon, Google, Microsoft e Apple hanno investito consistenti quantità di denaro nella creazione di data center alimentati con energia prodotta da fonti rinnovabili.
All’inizio dell’anno ad esempio, Apple aveva già annunciato una spesa di 1,7 miliardi di euro per costruire e mettere in funzione due data center in Europa, entrambi alimentati da energie prodotte con le rinnovabili: uno in Irlanda e l’altro in Danimarca, entrambi ovviamente dedicati ai servizi per i clienti europei.
In questo modo si espandono i progetti, con nuove potenzialità ed investimenti, ed aumentano i posti di lavoro legati, in qualche modo, alle tecnologie green.
Secondo Zuckerberg si tratta solo dell’inizio, a cui farà seguito un aumento esponenziale di nuove tecnologie verdi usate per realizzare nuovi servizi legati al web ed alle tecnologie su scala planetaria.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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