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Cortina d’Ampezzo, l’ energia green delle Dolomiti

Ultimo aggiornamento: 21-10-2014

A chi si è sempre immaginato Cortina d’Ampezzo bianca di neve, noi rispondiamo che invece è verde, anzi verdissima. Ha infatti raggiunto anche quest’anno un traguardo memorabile: tutti i consumi dell’amministrazione pubblica derivano da fonti rinnovabili. Si tratta di un 100% davvero rotondo, certificato dalla Global Power S.p.A, l’azienda di Verona che fornisce energia rinnovabile alle pubbliche amministrazioni.

Certo un bel risultato per la regina delle Dolomiti, che grazie al consumo di energia pulita ha ridotto l’immissione in atmosfera di ben 6.324 tonnellate di CO2. C’è da sottolineare che in questo caso l’utilizzo delle rinnovabili non sono solo un tassello per un maggiore rispetto dell’ambiente, ma anche una dimostrazione di lungimiranza da parte di chi, grazie alla bellezza del territorio, fa girare un’intera economia. Se infatti il clima dovesse continuare la deriva attuale, luoghi come Cortina d’Ampezzo si verrebbero a trovare in una situazione non solo complessa, ma addirittura drammatica.

Cortina è impegnata anche in altri fronti, come quello della raccolta differenziata, con cui quest’anno ha raggiunto quota 64% rispetto al totale dei rifiuti da abbancare in discarica. Dietro a questo impegno c’è da sottolineare la presenza di un’amministrazione attenta: quando chi governa fa il proprio dovere, il paese funziona. Infatti negli ultimi sette anni, l’uso delle rinnovabili è passato dal 30% al 100%.

energia green cortina

C’è però da dire che per fortuna Cortina non è un’eccezione nel panorama italiano, dove sempre più amministrazioni (a livello locale) comprendono l’importanza dell’uso delle rinnovabili e portano avanti l’impegno di sensibilizzare i cittadini.

È Legambiente che ci fornisce i numeri del 2014, e c’è da dire che si tratta di cifre di tutto rispetto: sono infatti 2629 i Comuni autonomi rispetto ai consumi energetici, 79 quelli autonomi rispetto ai consumi termici, mentre sono 29 quelli autonomi su tutti i fronti.

Sempre Legambiente ci dice poi che in 8.054 Comuni ci sono impianti di solare termico o fotovoltaico, in 628 Comuni ci sono pale eoliche, in 1123 Comuni ci sono mini impianti idroelettrici, in 372 ce ne sono di geotermici e infine in 1529 Comuni sono presenti impianti che sfruttano le biomasse.

È quindi evidente come sempre più persone (e parliamo sia di pubblico che di privato) hanno deciso di puntare sulle rinnovabili, soprattutto se vivono in luoghi dove le stesse Amministrazioni sono riuscite a dare vita a spunti interessanti. Un ultimo esempio, una delle buone pratiche premiate da Legambiente per questo 2014: 8 Comuni delle Valli di Primiero e Vanoi, in Provincia di Trento, si sono uniti in maniera informale e attraverso differenti tecnologie (fotovoltaico, impianti solari, biomasse, impianti idroelettrici) forniscono energia elettrica e termica a tutti gli abitanti della zona. Idee semplici, ma che messe tutte vicine, magari possono anche salvare il mondo.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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