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Legambiente e i Comuni rinnovabili 2015

Ultimo aggiornamento: 21-05-2015

Parliamo spesso, in termini di Nazioni e Stati, degli impegni necessari per evitare di pesare ulteriormente sulla situazione ambientale del pianeta, di efficienza energetica ed ecosostenibilità. Ma cosa fanno nello specifico i nostri Comuni? Le pratiche più efficaci sono spesso quelle che nascono dal basso, dalle abitudini quotidiane e dalle buone prassi locali.

Ce lo racconta nel dettaglio Legambiente, nel corso della decima edizione di Comuni Rinnovabili, presentato a Roma nei giorni scorsi, e il ritratto che esce dalle informazioni ricavate sembra decisamente confortante. Infatti tutti i Comuni italiani hanno impianti di produzione energetica di fonti rinnovabili, che sono cresciute nel corso degli anni: nel 2014 esse soddisfano il 38,2 dei fabbisogni interni. Purtroppo però la crescita è stata più lenta che in passato: c’è ad esempio poca chiarezza sui progetti eolici, ma anche quelli a biomasse e i termici, e c’è molta confusione sul tema delle tasse e degli incentivi.

Vediamo, più nel dettaglio, i comuni virtuosi. Nei primi posti della classifica, è evidente che si trovano i luoghi dove il modello distribuito con autoproduzione occupa sempre più spazio, ma anche quelli dove è maggiore la produzione rispetto consumo. È stata presa in esame, tra i criteri, non solo il fotovoltaico, anche la fonte termica, eolica e le altre minori (teniamo presente che anche l’idroelettrico è una fonte rinnovabile).

comuni rinnovabili

Nel rapporto di Legambiente sono stati estrapolati i primi 35 Comuni più virtuosi della lista. In Italia, in realtà, tra gli oltre 8.000 comuni, quelli più virtuosi, sono davvero tanti: ben 2809 quelli che immettono in rete più energia pulita di quanta ne consumano, ma nell’elenco sono stati inseriti quelli che rappresentano il “non plus ultra” in fatto di innovazione energetica e tutela ambientale. Il vero segreto dei comuni segnalati, sta nel fatto che essi hanno saputo realizzare un perfetto mix tra le diverse fonti energetiche per venire incontro nel migliore dei modi al fabbisogno di chi vi abita e di chi vi lavora.

Qualche informazione sui nomi di questi comuni virtuosi: onore alla Provincia di Bolzano, che da sola ne ospita più della metà. Troviamo nell’elenco comuni di tutti i tipi e di tutte le dimensioni: andiamo per esempio dai 533 abitanti di Fiera di Primiero, agli oltre 15 mila di Brunico.

Ma il Comune che ha meritato il premio Comuni Rinnovabili 2015 è stato Campo Tures, che si trova nel cuore della Valle Aurina, ovviamente in Provincia di Bolzano. In questo caso la gestione dell’energia è interamente comunale e grazie all’utilizzo di differenti tecnologie energetiche si produce in maniera ottima per tutte le necessità locali: tra le fonti maggiori, come è ovvio, c’è il fotovoltaico e l’idroelettrico.Sono ben 129 gli impianti fotovoltaici attivi sul territorio comunale, per una produzione totale di oltre 500mila kWh di energia elettrica annua. Decisamente tanti buoni esempi da seguire.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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