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Rinnovabili: 5.700 mw di nuovi impianti. Quali benefici portano?

Ultimo aggiornamento: 08-03-2013
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In Italia, nonostante i periodi di incertezza e “colpi di coda” normativi attraversati nel 2012, le fonti energetiche rinnovabili, fotovoltaico e non solo, hanno superato brillantemente la prova dei fatti confermandosi, secondo le stime diffuse dal GSE, tra i settori maggiormente in crescita anche nel 2012. Questo nel pieno della crisi economica congiunturale in corso, e nel pieno della crisi politica italiana che ha portato a nuove elezioni.

Nel 2012, ricordiamolo, per quanto riguarda il solo fotovoltaico, si è attraversato nei primi mesi un periodo di incertezza normativa in cui non si sapevano ancora le sorti del conto energia (che era ancora il quarto). Periodo di instabilità normativa che è sfociato nell’interruzione “prematura” del quarto conto energia e nella riformulazione dell’ennesimo decreto incentivante del fotovoltaico: il quinto conto energia inaugurato a fine agosto 2012 con la totale riformulazione degli incentivi al fotovoltaico. Questi sono infatti passati da essere “tariffe incentivanti” per tutta l’energia prodotta  ad essere “tariffe omnicomprensive”, per tutta l’energia immessa in rete, e “tariffe autoconsumo” per tutta l’energia autoconsumata in sito.

Tutti questi rapidi sconvolgimenti normativi hanno avuto in diversi momenti l’effetto di mettere relativamente in crisi l’intero comparto del solare che ha di volta in volta prontamente reagito riformulando la sua offerta e ribassando i prezzi di vendita e di installazione.

rinnovabili quali benefici

Nonostante ciò, dunque, il fotovoltaico si è confermato nel 2012 tra i comparti maggiormente in crescita nello “sfiorente” contesto economico nazionale.

Questo il punto. Quali le prospettive, invece, per i prossimi anni per tutto il settore delle rinnovabili?

Secondo Agostino Re Rebaudengo, presidente di APER, Associazione Produttori Energia Rinnovabile, bisogna innanzitutto considerare e valorizzare  i risultati positivi fin’ora raggiunti per merito delle fonti energetiche rinnovabili e le politica in questo deve avere un ruolo coerente per dare continuità ai benefici finora raggiunti, anche sul conto economico nazionale, e stabilità al settore.

Secondo le parole dello stesso presidente di Aper:

Sarebbe auspicabile che i positivi risultati fino ad ora raggiunti non venissero vanificati da politiche inadatte a promuovere un sempre maggiore utilizzo di fonti rinnovabili.
La nostra speranza è che il Governo che verrà, in conformità ai vincolanti obiettivi europei e alla Strategia Energetica Nazionale (SEN) recentemente approvata, adotti una politica coerente, come suggerita dalle 26 azioni per lo sviluppo delle rinnovabili elettriche in Italia, proposte dalla nostra Associazione e sottoscritte dai principali partiti politici prima delle elezioni

 

E’ un grande errore, sempre secondo Re Rebaudengo presidente Aper, non considerare e non beneficiare degli effetti positivi raggiunti fino ad oggi grazie allo sviluppo delle fonti rinnovabili. Oltre al report “Energie senza bugie”, in cui Aper dimostra come per ogni euro speso per le fonti rinnovabili ne rientrano 3, esistono altri studi e analisi che dimostrano come i soldi spesi per l’incentivazione delle fonti rinnovabili creano benefici maggiori dei costi.

Non da ultima è l’analisi di Assosolare che evidenzia come il solo fotovoltaico installato oggi in Italia ha come effetto immediato e per il prossimo 30ennio la riduzione delle importazioni del gas utilizzato dalle centrali per produrre energia: ecco come le minori importazioni di gas ripagano abbondantemente gli incentivi. Il fotovoltaico nazionale, dunque, ed i soldi spesi per incentivarlo, non è un costo, ma un investimento in quanto riduce la spesa energetica destinata all’importazione di gas per le centrali elettriche a gas (centrali a cicli combinati).

Tra i benefici, dunque;

  • risparmio nella “fattura energetica italiana” potendo evitare l’importazione di gas, carbone e petrolio;
  • nuovi posti di lavoro qualificati e più entrate per i conti pubblici
  • benefici ambientali e sulla salute della collettività grazie alle minori emissioni di gas ad effetto serra



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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