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Energy storage: cosa è e quali sono i benefici in Italia?

Ultimo aggiornamento: 25-10-2013
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L’energy storage, letteralmente: “stoccaggio di energia”, è un sistema che permette di raccogliere l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili per renderla disponibile anche quando gli impianti non sono in funzione. Fin qui niente di nuovo.

Cosa succede se si pensa all’energy storage in termini di “sistema paese”? Cioè: la generazione di energia pulita tramite tanti piccoli impianti fotovoltaici, porta benefici o problemi alla rete elettrica nazionale? E se ogni impianto avesse un proprio sistema di accumulo dell’energia prodotta?

Già in altri articoli avevamo visto come la diffusione della cd. “generazione distribuita”, cioè la diffusione de-centralizzata di tanti piccoli impianti da fonti rinnovabili, se non ben gestita possa arrivare a compromettere l’intera rete elettrica di distribuzione nazionale. La rete elettrica italiana è stata infatti costruita per distribuire in maniera capillare l’elettricità prodotta da poche grandi centrali.

Oggi le fonti rinnovabili stanno creando un nuovo modello di produzione-distribuzione dell’energia: un modello de-centralizzato che inverte i “flussi direzionali” dell’energia sulla rete: ora ogni edificio può diventare un produttore di energia e, come tale, può immettere, anzichè prelevare, la propria energia nella rete. Cosa comporta tutto ciò? Con la diffusione del fotovoltaico e dell’eolico aumenta esponenzialmente il rischio di trovarsi di fronte a carichi eccessivi di rete, picchi di tensione o “stacchi di sicurezza”. Questo perchè le fonti rinnovabili sono per definizione intermittenti ed altalenanti e possono causare facilmente problemi di rete se non ben gestite.

Come ovviare a tutto ciò? Solo utilizzando dei sistemi di energy storage, cioè sistemi per l’accumulo temporaneo dell’energia, si riesce ad ottenere la stabilità di rete necessaria a garantire la sicurezza dell’intero sistema energetico nazionale: i sistemi di accumulo immagazzinano energia per rilasciarla in maniera stabile, costante e sicura.

energy storage benefici italia

Dotando ogni impianto fotovoltaico di un sistema di stoccaggio temporaneo dell’energia, si avranno dunque benefici, non solo sul singolo utente, che potrà utilizzare la propria energia, ma anche sull’intero sistema elettrico nazionale. Le batterie hanno infatti il vantaggio per il sistema elettrico nazionale di ridurre e “normalizzare” i flussi dell’energia immessa in rete.

Un recente studio di Anie-energia mostra i benefici economici derivanti dalla diffusione dell’energy storage domestico, benefici economici, ribadiamolo, non solo per i titolari dei singoli impianti, ma anche per l’intero sistema nazionale.

Secondo questo studio, nell’ipotesi un cui si riuscissero ad installare in Italia circa 5 milioni di piccoli impianti fotovoltaici domestici con sistemi di energy storage (batterie), si riuscirebbero a risparmiare ben 538 milioni di euro l’anno sui costi di gestione dell’energia.
Nello specifico, i vantaggi economici ottenibili riguarderebbero:

  • la diminuzione delle inquinanti centrali termoelettriche ;
  • una migliore prevedibilità della generazione elettrica;
  • meno perdite e dispersioni di rete (dovute al trasporto dell’energia su lunghe percorrenze);
  • migliori efficienze sulla rete di distribuzione;
  • riduzione delle interruzioni di rete;
  • riduzione delle emissioni di Co2

 

Inoltre: l’energy storage domestico permetterebbe di sfruttare al meglio la generazione fotovoltaica distribuita, consentendo di spostare una quota dei consumi dal gas verso l’elettricità, con significativo beneficio in termini di efficienza energetica ed in termini economici per le minori importazioni del gas dall’estero. In altre parole, in un sistema in cui il sole produce gratuitamente energia elettrica, conviene utilizzare apparecchiature elettriche anzichè a gas (molto più costoso).

Ecco un esempio dei risparmi fino ad ora ottenuti per le minori importazioni di gas dall’estero.

A livello domestico un sistema di energy storage permetterebbe un risparmio annuo di 23 € per utenza derivante dalla sola sostituzione di parte dei consumi di gas con il fotovoltaico.

L’incidenza dell’elettricità sui consumi elettrici in Italia è infatti, ad oggi, di solo il 19%, mentre in europa è mediamente del 25%.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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