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Il costo di un impianto fotovoltaico: quanto al kw?

Ultimo aggiornamento: 07-09-2024
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Produrre energia col proprio tetto. Per mettere il fotovoltaico il costo è ancora l’ostacolo principale? Non più, a meno che non si voglia mettere un sistema di accumulo che, pur permettendo un maggiore risparmio sulle bollette elettriche, ha costi ancora un po’ elevati (se vuoi sapere subito il costo dei sistemi di accumulo vai direttamente al penultimo capitolo). Nonostante ciò possiamo affermare con una certa sicurezza che sfruttando le detrazioni fiscali l’operazione è conveniente anche installando accumulatori di ultima generazione al servizio del nostro impianto.

Questo è vero, non tanto per le attività produttive e commerciali, che già concentrano i loro consumi di giorno sfruttando il fotovoltaico, ma soprattutto per case e condomini che, per loro “natura”, tendono a consumare maggiore elettricità nelle ore serali, quando il fotovoltaico produce meno. E’ proprio in queste ore, infatti, che gli accumulatori “entrano in gioco” rendendo disponibile l’energia prodotta e accumulata durante il giorno. Quanto costa il fotovoltaico al kw? Il kw (chilowatt), o meglio il kWp (chilowatt di picco) è la potenza elettrica generabile da un impianto alle condizioni ottimali di produzione. Di fatto il kW indica il dimensionamento dell’impianto ed è un indicatore di quanta energia elettrica potrà produrre (misurata in kwh).
costo impianto fotovoltaico al kw

Il costo per kw installato

Il costo di un impianto fotovoltaico è calato molto negli ultimi anni. Oggi in Italia il prezzo non è più paragonabile a quello che era solo pochi anni fa: si è passati da più di 7 mila euro al kw “chiavi in mano” di 7-8 anni fa a meno di 2 mila euro/kw per un piccolo impianto fotovoltaico al servizio di casa. Impianti di taglia maggiore, in proporzione, tendono a costare ancora meno. Sul segmento residenziale diverse installazioni “chiavi in mano” raggiungono (perlomeno “sulla carta”) prezzi anche inferiori ai 1.800 €/kw. Sul segmento industriale, diciamo dai 20 kW in sù, i prezzi unitari scendono e possono arrivare, per i grandi impianti, fino alla metà del prezzo del residenziale. In ogni caso: il costo del fotovoltaico si è ridotto di quasi due terzi in otto anni anche per via della forte concorrenza asiatica (ma non solo) sul prezzo dei pannelli fotovoltaici e degli inverter. Il prezzo è in continuo ribasso sul mercato internazionale, anche per via di una certa “ciclica” overcapacity di moduli e inverter (che significa: “sovrapproduzione”).

Per realizzare il proprio impianto fotovoltaico domestico sul tetto di casa, un impianto “standard” da 3 kw di potenza, circa 12 pannelli e 25 metri quadrati di tetto, oggi è sufficiente sborsare circa 6 mila euro + IVA per una installazione completa “chiavi in mano”: meno di quanto una famiglia possa spendere per una macchina o per una piccola ristrutturazione in casa.

 

Da cosa dipende la convenienza del fotovoltaico, non solo il costo al kw

Finchè ci sono le detrazioni fiscali 50%, che anche per questo anno sono state prorogate, dubbi non ce ne sono: il fotovoltaico conviene, anche se abbinato ad un piccolo sistema di accumulo al Litio integrato nell’inverter (tipo questo della Tesla). Sfruttando autoconsumo, accumulo e scambio sul posto, in 20 anni si riesce a risparmiare almeno il doppio di quanto si è speso per mettere il fotovoltaico.

Semplificando al massimo: se l’impianto dura 20 anni, i primi 10 ripagano l’investimento, gli altri 10 procurano un risparmio effettivo. Nei casi “più virtuosi”, e con un utilizzo ottimale dell’impianto, il ritorno dalla spesa iniziale può avvenire già entro i primi 5 anni.

La maggiore o minore convenienza dipende, dunque, non solo dal beneficio delle detrazioni fiscali (a cui possono accedere solo le “persone fisiche” -o condomini- e non le aziende), ma anche da quanto si riesce ad autoconsumare l’energia prodotta.

Possiamo dire che la convenienza del fotovoltaico oggi dipende da almeno 4 fattori:

  • dal profilo di consumo (“quanto si riesce ad autoconsumare senza l’ausilio di accumulatori?”);
  • dal tipo di convenzione stipulata col Gse (gestore dei servizi energetici), che ormai nella totalità dei casi è lo scambio sul posto;
  • da quanto costa la bolletta elettrica: più il costo/kwh in bolletta sale più è conveniente l’autoproduzione col fotovoltaico;
  • dalla capienza di reddito necessaria per beneficiare delle detrazioni fiscali Irpef.

In altre parole, la maggiore convenienza dipende non solo dal costo del fotovoltaico al kw, ma anche da quanto riesco effettivamente a ridurre la bolletta sfruttando l’autoconsumo. Dipende, poi, non solo da quanto costa il kwh in bolletta, ma anche dalla effettiva possibilità di sfruttare le detrazioni fiscali: “..ho abbastanza capienza di reddito per sfruttare il meccanismo delle detrazioni?..”. Nel dubbio può essere utile chiedere ad un consulente fiscale.

 

Quanto costa il kwh in bolletta?

Il costo lordo (tasse incluse) del kwh acquistato in bolletta va mediamente da 0,19 a 0,27 €/kwh.  Per farsi un’idea basta fare una cosa molto semplice: prendere la propria bolletta e dividere il totale per i kwh addebitati. Ciò che viene fuori è un costo/kwh di almeno 0,19. Questo è il prezzo medio odierno. E corrisponde a circa il triplo del costo di produzione del kwh fotovoltaico prodotto da un impianto domestico. Il fotovoltaico industriale riesce a produrre elettricità, nelle ore diurne, a prezzi inferiori anche ai 5 centesimi/kWh.

Il prezzo del kwh in bolletta è dunque di almeno 20 centesimi. Nulla ci garantisce, inoltre, che rimarrà costante per i prossimi 25 anni. Certo è che se la produzione energetica continuerà a fondarsi sui combustibili fossili il prezzo di produzione continuerà a salire in proporzione all’esaurimento dei combustibili e all’aumento dei costi di estrazione. Se tra 25 anni l’energia prodotta col gas avrà ancora costi accessibili non possiamo saperlo. Ciò che possiamo prevedere con una certa sicurezza, invece, è il costo di produzione dell’elettricità prodotta dai nostri impianti fotovoltaici per i prossimi 25 anni. Ciò che possiamo prevedere è quanto possiamo risparmiare in bolletta sfruttando l’autoproduzione e l’autoconsumo dai nostri impianti fotovoltaici.

 

E sui conti economici? Stanno in piedi anche col sistema di accumulo?

Sui vantaggi economici di un impianto fotovoltaico abbiamo già scritto in diversi altri articoli e lo abbiamo ribadito qui. Come detto, il costo dell’impianto fotovoltaico al kw è solo uno dei fattori che maggiormente determina il ritorno economico dall’investimento. L’operazione, infatti, sarà tanto più conveniente quanto più procurerà all’utente un risparmio economico sulle bollette. I primi anni contribuiranno a ripagare le spese per l’installazione. Gli anni successivi garantiranno l’effettivo guadano. In realtà, più che di “guadagno”, sarebbe più opportuno parlare di “risparmio”. Ciò che il fotovoltaico permette di fare, infatti, è di rendersi tanto più indipendenti dalla rete quanto più si auto-produce. Ma non solo: con un sistema di accumulo si aumenta la quota di autoconsumo. Ma quanto costa in più rispetto all’impianto “standard”? Molti ostacoli all’energy storage stanno già cadendo.

La novità rispetto agli esordi del fotovoltaico, per ciò che concerne i costi delle installazioni, è una situazione di mercato in cui la “sovrapproduzione” di moduli è ancora abbastanza presente a livello globale: un eccesso globale di offerta di pannelli fotovoltaici rispetto alla domanda effettiva garantisce una lenta e costante discesa dei prezzi. Questa situazione, ormai “matura” per i moduli fotovoltaici, è oggi ancora agli esordi per i sistemi di accumulo.

Come già detto, oggi una installazione completa “chiavi in mano” costa in Italia mediamente meno di 2.000 euro per kw installato, anche se si trovano già offerte da 1.800 euro al kw per i piccoli impianti residenziali. I prezzi si alzano se consideriamo i sistemi di accumulo domestico al Litio.

 

Ecco quanto costa un sistema di accumulo al Litio

Vediamo il caso “più costoso”, in apparenza, ma anche quello più efficiente: un accumulatore domestico al Litio con 14 kWh di capienza elettrica.

Un sistema di accumulo di questo tipo costa circa 500 €/kWh. Cioè circa 500 euro per ogni kWh accumulato. Un sistema di questo tipo garantisce un ottimo livello di autonomia per qualsiasi installazione domestica, anche considerando il fatto che con la tecnologia al Litio è possibile utilizzare quasi tutta la capacità nominale della batteria prima della sua successiva ricarica.

Un accumulatore al Litio da 14 kWh di capienza nominale costa circa 7.000 euro. Con un impianto fotovoltaico da 3 kW il costo complessivo arriva a circa 12-13 mila euro. Il costo al kw di un impianto domestico con 14 kwh di accumulo giornaliero è circa 4.300 euro. Se consideriamo che una famiglia di 3 persone consuma in media 9-10 kWh al giorno, questo tipo di impianto con accumulo potrebbe risultare addirittura sovradimensionato. In ogni caso garantirebbe un’autonomia del 100% per buona parte dell’anno.

 

Costo di un impianto fotovoltaico: qualche considerazione aggiuntiva e la dinamica globale dei prezzi

Allarghiamo un po’ “lo sguardo”. Il mercato del fotovoltaico è un mercato ancora relativamente giovane sullo scenario internazionale. L’Italia, dopo Germania e Spagna, è stata tra i pionieri del suo sviluppo a livello globale: 7 anni fa ha raggiunto il primato mondiale in termini di nuovo installato. E ciò è avvenuto grazie agli incentivi, tra i più generosi al mondo, che hanno attirato grandi investitori nazionali ed internazionali.

Un mercato ancora relativamente giovane a livello globale porta con sè una certa dose di instabilità (che potremmo definire “fisiologica”): da un lato c’è il reciproco adattamento costante tra i livelli globali di domanda ed offerta. Dall’altro una sorta di guerra commerciale dei prezzi tra i paesi coinvolti in questo mercato emergente: il costo di un impianto fotovoltaico, infatti, è in molti casi ancora condizionato dall’incidenza di politiche incentivanti e dall’elevata concorrenza internazionale.

Solo per fare un esempio: in Cina, il governo si è spinto a sovvenzionare in prima persona le imprese produttrici abbassando enormemente il costo di produzione e di vendita dei pannelli fotovoltaici. La conseguenza in Europa è stato l’aumento delle importazioni dei loro prodotti (appetibili per i costi inferiori) e la crisi delle imprese autoctone che si sono trovate di fronte a prezzi di mercato fin troppo concorrenziali. Tutto questo ha indotto un certo rallentamento del mercato ed una certa instabilità dei prezzi del fotovoltaico europeo.

Tornando a noi: l’incidenza di mercati sovvenzionati, la relativa “giovane età” del settore e la forte concorrenza internazionale ha accompagnato il costo del fotovoltaico verso una rapida de-crescita e si prevede che, seppur in misura minore, continuerà a scendere. I sistemi di accumulo, invece, che sono ancora all’inizio del loro percorso, hanno visto i loro prezzi scendere già di parecchio rispetto all’anno passato e parecchio, si prevede, ancora scenderanno.


“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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2 Commenti

  1. Roberto, il 29 Febbraio 2020 ore 18:29

    Buonasera.
    Vorrei avere più o meno un idea del costo di un impianto fotovoltaico installato al sud di Gozo (Malta) e quindi molto soleggiato.
    L’impianto dovrebbe essere dai sui 40 KW per una villa di circa 1300MQ reali e con 6 accumulatori Tesla per la piena autonomia. I consumi energetici saranno molto alti anche se non si userà mai tutto insieme, inoltre non sarà allacciato il gas (solo induzione): Piscina, campo da tennis, sala cinema, discoteca privata, sala registrazione e fotografica, videosorveglianza, ascensore ecc..
    Grazie. Roberto

  2. Claudio, il 29 Marzo 2020 ore 10:35

    Buongiorno,
    Sto valutando l’idea di creare un impianto per investimento!

    Dispongo di circa 1200 metri quadrati di piazzale non rifornito da energia elettrica. Comunque il quadro elettrico più vicino è a 200 metri di distanza.

    Volevo capire:
    Il costo dell’impianto
    Energia media prodotta (giornaliera ed annuale)
    Costo manutenzione annuale
    Come rivederla

    Grazie anticipatamente

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