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Costi e Ricavi di un Impianto Fotovoltaico

Ultimo aggiornamento: 14-09-2016
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Il fotovoltaico è un investimento. Come tale, richiede una spesa iniziale in vista di un beneficio futuro. Il tempo di recupero è la variabile principale su cui si può intervenire per fare del fotovoltaico un investimento più o meno conveniente. In questo articolo vediamo come è possibile calcolare i costi e ricavi di un impianto fotovoltaico. L’operazione, infatti, seppur riesce a generare un risparmio effettivo, può essere più o meno conveniente in base a come riusciamo a sfruttare l’installazione per i nostri consumi quotidiani.

Non tutti sanno, infatti, che non basta mettere i pannelli sul tetto per iniziare a risparmiare in bolletta. Per rendere l’investimento veramente interessante e conveniente bisogna saper ottimizzare il rendimento dell’impianto. In che modo? I modi sono tanti, ma tutti passano per un concetto molto semplice: bisogna cercare di sfruttare il più possibile il fotovoltaico consumando “sul posto” l’energia prodotta e riducendo, per quanto possibile, i prelievi dalla rete elettrica di Enel. Costi e ricavi del fotovoltaico dipenderanno soprattutto da questo.

Andiamo con ordine. Per comodità ipotizzeremo di installare un fotovoltaico da 4 kW. Vediamo come costi e ricavi di questa installazione possono variare in base alle molte variabili “in gioco”.

 

Il Conto Economico di un Impianto Fotovoltaico

costi-ricavi-impianto-fotovoltaico

Il conto economico di un impianto fotovoltaico è una stima del rendimento. Nel conto economico si confrontano costi e ricavi dell’installazione per capire se e a quali condizioni l’investimento genererà un effettivo guadagno.

Più che di “guadagno”, oggi, nel caso di impianti domestici e aziendali, sarebbe più opportuno parlare di “risparmio”, risparmio in bolletta. Il fotovoltaico, infatti, si ripaga attraverso i risparmi che genera sulla bolletta elettrica.

 

Quali sono i Costi di installazione

Il costo di installazione chiavi in mano per un impianto da 4 kW è di circa 8 mila euro iva inclusa.

Queste 8 mila euro includono, in genere, un sopralluogo iniziale, la progettazione dell’impianto, pannelli, inverter e componenti, lo svolgimento delle pratiche autorizzative, lo svolgimento dei lavori, la domanda di allaccio ad Enel, il collaudo, le pratiche Gse per lo Scambio sul Posto le garanzie “di prodotto” e “di rendimento” dei pannelli.

Se al fotovoltaico si vuole aggiungere un accumulatore i costi aumentano di almeno 500 euro per ogni kWh di accumulo aggiunto.

Si tenga presente che in genere più l’impianto è grande, più diminuisce il costo unitario per kw installato. Per i grandi impianti il prezzo di installazione può scendere anche sotto ai mille euro per kw installato. Oggi mediamente, per gli impianti domestici i costi ruotano intorno ai 2 mila euro per chilowatt installato.

Sui costi una cosa importante da considerare per gli impianti residenziali è il beneficio delle detrazioni fiscali 50%. Detraendo dalle imposte Irpef la metà dalla spesa, in 10 anni si riuscirà ad ammortizzare il costo dell’impianto in maniera molto più efficace.

 

Quali sono i Costi di mantenimento di un impianto

Per un corretto conto economico fotovoltaico bisogna considerare anche i costi di “mantenimento”. Un impianto dura, infatti, 25 anni in media. Durante questi 25 anni bisognerà sostituire l’inverter dopo circa 10 anni e bisognerà prevedere costi annuali per la manutenzione ordinaria. Un inverter per un impianto da 4 kW costa (oggi) tra 800 e 1.000 euro. Per i costi di manutenzione ordinaria, invece, possiamo ipotizzare circa 100 euro l’anno.

 

Quali sono i Ricavi

Passiamo ai ricavi del nostro impianto fotovoltaico da 4 kW.

I ricavi sono costituiti essenzialmente da due cose: il risparmio in bolletta e il contributo dello Scambio sul Posto.
Alla base di entrambi c’è la quantità di energia che produce l’impianto. Più l’impianto produce più può essere (potenzialmente) alto il risparmio in bolletta e più elevato il contributo dello Scambio sul Posto.

La produttività impianto

Facciamo un esempio: un impianto installato a Milano o Torino produce circa 1.100 kwh l’anno per ogni chilowatt installato. Un impianto da 4 kW a Torino produce in media 4.400 kwh l’anno.

Lo stesso impianto installato nel Lazio produce circa 5.200 kwh l’anno, circa 1.300 kwh l’anno per ogni kW di pannelli.
Lo stesso impianto attivo nel sud Italia o Sardegna produce circa 6.000 kwh l’anno (circa 1.500 kWh/kWp/anno).

Non solo il luogo di installazione è determinante, ma anche altri fattori. Tra questi i più importanti sono: l’orientamento dei moduli (nord/sud/est/ovest), i gradi di inclinazione dei pannelli, e la presenza di ombreggiamenti. La rendimento ottimale in Italia si ottiene con pannelli rivolti a sud e inclinati di circa 30-35 gradi.

La presenza di ombreggiamenti anche solo su un singolo pannello, invece, può inficiare al rendimento dell’intero impianto. E’ fondamentale tenerne in considerazione in fase di progettazione ed eventualmente prevedere dei micro-inverter che tamponano il problema.

La quantità di kWh prodotti incidono sul conto economico, o meglio sui ricavi del fotovoltaico, in maniera anche molto rilevante.

 

L’Autoconsumo

L’autoconsumo fotovoltaico è ciò che genera il risparmio in bolletta. L’autoconsumo è, in effetti, la modalità di consumo maggiormente conveniente per chi utilizza qualsiasi impianto di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

Chiariamo con un semplice esempio.

Nel mio laboratorio consumo annualmente 4 mila kWh di corrente elettrica. Questi 4 mila kWh di elettricità li pago in bolletta circa 1.000 euro l’anno, considerando un costo medio in bolletta di circa 0,25 €/kWh. Il prezzo lordo del kWh in bolletta include non solo il prezzo dell’energia consumata, ma anche il prezzo dei servizi, degli oneri di sistema e delle imposte. Una bolletta media è suddivisa così: circa il 42% è per l’energia acquistata, il 20% è per i servizi di rete, il 25% è per gli oneri generali di sistema, il 13 per cento è per le imposte.

Il costo dell’energia in bolletta è molto maggiore del costo effettivo del kWh consumato.

Se col mio impianto riesco ad autoconsumare il 50 per cento del mio fabbisogno, riuscirò a ridurre la bolletta del 50 per cento. Se riesco ad autoconsumare il 70%, riuscirò a tagliare la bolletta del 70 per cento.

In genere un piccolo fotovoltaico domestico autoconsuma circa il 30% della sua produzione annuale. Con gli opportuni accorgimenti è possibile aumentare l’autoconsumo fino ad oltre il 50%.

Più autoconsumo, dunque, più risparmio in bolletta.

Il risparmio in bolletta, però, non è l’unica componente dei ricavi: tra le entrate del nostro conto economico c’è anche il contributo dello Scambio sul Posto.

 

Lo Scambio sul Posto

Lo scambio sul Posto è un rimborso parziale emesso dal Gse per tutta l’energia che si immette nella rete con il proprio impianto. Per calcolare il Contributo il Gse utilizza, infatti, due sole letture: i kWh immessi in rete in un anno e quelli prelevati dalla rete. Se poi i kWh immessi sono maggiori dei kWh prelevati in un anno dalla rete, abbiamo le cd. “Eccedenze”. Anche queste eccedenze immesse in rete vengono rimborsate dal Gse, anche se ad un prezzo/kWh abbastanza basso.

Per vedere una guida completa allo Scambio sul Posto vai a quest’altro articolo.

Mediamente il Gse remunera l’energia scambiata con la rete (attenzione: non le “eccedenze”) da 0,13 a 0,16 €/kWh.
Le eccedenze vengono pagate da Gse al prezzo di mercato del kWh. Il prezzo è variabile tra i 4 ed i 10 centesimi di euro per kWh.

 

Costi e Ricavi di un Impianto Fotovoltaico

Ora che abbiamo le informazioni essenziali per stimare costi e ricavi di un impianto fotovoltaico, possiamo procedere con il nostro piccolo esempio.

 

Tabella 1: Costi e Ricavi di un impianto fotovoltaico da 4 kW in nord Italia con Autoconsumo del 30%

CONTO ECONOMICO IMPIANTO FOTOVOLTAICO
CALCOLO COSTI – RENDIMENTI
Produzione Unitaria Impianto kWh/kWp/anno 1.100
Autoconsumo %: 30
Consumi annui utente (kWh/anno) 4.000
Produzione Annuale Impianto 4 kWp 4.400
Produzione Impianto in 25 anni (kWh) 88.000
Energia Autoconsumata (kWh/anno) 1.320
Energia Immessa (kwh/anno) 3.080
Energia Prelevata (kwh/anno) 2.680
Eccedenze (kWh/anno) 400
Costo lordo energia in BOLLETA (€/kwh): € 0,27
Valore Energia Scambiata con SSP (€/kwh) € 0,16
Valore Energia in Eccedenza (€/kwh) € 0,07
CONTO ECONOMICO COSTI / RICAVI COSTI RICAVI
ANNO
RICAVI
TOTALI
25 anni
Costo Impianto 4 kW € 7.500,00
Costi amministrativi Gse € 450,00
Costo manutenzione impianto
+ sostituzione inverter dopo 10 anni
€ 2.000,00
Risparmio annuo in bolletta (€/anno) € 356,40
Contributo Scambio sul Posto € 428,80
Liquidazione Eccedenze € 28,00
Detrazione fiscale 50% € 375,00
TOTALI € 9.950,00 € 1.188,20 € 24.080,00
Tempo di Ammortamento (anni) 8,4
Tempo di Effettivo Risparmio (anni) 16,6

 

Tabella 2: Costi e Ricavi di un impianto fotovoltaico da 4 kW in nord Italia con Autoconsumo del 70%

 

CONTO ECONOMICO IMPIANTO FOTOVOLTAICO
CALCOLO COSTI – RENDIMENTI
Produzione Unitaria Impianto kWh/kWp/anno 1.100
Autoconsumo %: 70
Consumi annui utente (kWh/anno) 4.000
Produzione Annuale Impianto 4 kWp 4.400
Produzione Impianto in 25 anni (kWh) 88.000
Energia Autoconsumata (kWh/anno) 3.080
Energia Immessa (kwh/anno) 1.320
Energia Prelevata (kwh/anno) 920
Eccedenze (kWh/anno) 400
Costo lordo energia in BOLLETA (€/kwh): € 0,27
Valore Energia Scambiata con SSP (€/kwh) € 0,16
Valore Energia in Eccedenza (€/kwh) € 0,07
CONTO ECONOMICO COSTI / RICAVI COSTI RICAVI
/ ANNO
RICAVI
TOTALI
25 anni
Costo Impianto 4 kW € 7.500,00
Costi amministrativi Gse € 450,00
Costo manutenzione impianto
+ sostituzione inverter dopo 10 anni
€ 2.000,00
Risparmio annuo in bolletta (€/anno) € 831,60
Contributo Scambio sul Posto € 147,20
Liquidazione Eccedenze € 28,00
Detrazione fiscale 50% € 375,00
TOTALI € 9.950,00 € 1.381,80 € 28.920,00
Tempo di Ammortamento (anni) 7,2
Tempo di Effettivo Risparmio (anni) 17,8

 

Tabella 3: Costi e Ricavi di un impianto fotovoltaico da 4 kW installato in centro Italia con Autoconsumo del 30%

 

CONTO ECONOMICO IMPIANTO FOTOVOLTAICO
CALCOLO COSTI – RENDIMENTI
Produzione Unitaria Impianto kWh/kWp/anno 1.300
Autoconsumo %: 30
Consumi annui utente (kWh/anno) 4.000
Produzione Annuale Impianto 4 kWp 5.200
Produzione Impianto in 25 anni (kWh) 104.000
Energia Autoconsumata (kWh/anno) 1.560
Energia Immessa (kwh/anno) 3.640
Energia Prelevata (kwh/anno) 2.440
Eccedenze (kWh/anno) 1.200
Costo lordo energia in BOLLETA (€/kwh): € 0,27
Valore Energia Scambiata con SSP (€/kwh) € 0,16
Valore Energia in Eccedenza (€/kwh) € 0,07
CONTO ECONOMICO COSTI / RICAVI COSTI RICAVI
/ ANNO
RICAVI
TOTALI
25 anni
Costo Impianto 4 kW € 7.500,00
Costi amministrativi Gse € 450,00
Costo manutenzione impianto
+ sostituzione inverter dopo 10 anni
€ 2.000,00
Risparmio annuo in bolletta (€/anno) € 421,20
Contributo Scambio sul Posto € 390,40
Liquidazione Eccedenze € 84,00
Detrazione fiscale 50% € 375,00
TOTALI € 9.950,00 € 1.270,60 € 26.140,00
Tempo di Ammortamento (anni) 7,8
Tempo di Effettivo Risparmio (anni) 17,2

 

Tabella 4: Costi e Ricavi di un impianto fotovoltaico da 4 kW installato in centro Italia con Autoconsumo del 70%

 

CONTO ECONOMICO IMPIANTO FOTOVOLTAICO
CALCOLO COSTI – RENDIMENTI
Produzione Unitaria Impianto kWh/kWp/anno 1.300
Autoconsumo %: 70
Consumi annui utente (kWh/anno) 4.000
Produzione Annuale Impianto 4 kWp 5.200
Produzione Impianto in 25 anni (kWh) 104.000
Energia Autoconsumata (kWh/anno) 3.640
Energia Immessa (kwh/anno) 1.560
Energia Prelevata (kwh/anno) 360
Eccedenze (kWh/anno) 1.200
Costo lordo energia in BOLLETA (€/kwh): € 0,27
Valore Energia Scambiata con SSP (€/kwh) € 0,16
Valore Energia in Eccedenza (€/kwh) € 0,07
CONTO ECONOMICO COSTI / RICAVI COSTI RICAVI
/ ANNO
RICAVI
TOTALI
25 anni
Costo Impianto 4 kW € 7.500,00
Costi amministrativi Gse € 450,00
Costo manutenzione impianto
+ sostituzione inverter dopo 10 anni
€ 2.000,00
Risparmio annuo in bolletta (€/anno) € 982,80
Contributo Scambio sul Posto € 57,60
Liquidazione Eccedenze € 84,00
Detrazione fiscale 50% € 375,00
TOTALI € 9.950,00 € 1.499,40 € 31.860,00
Tempo di Ammortamento (anni) 6,6
Tempo di Effettivo Risparmio (anni) 18,4

 

Tabella 5: Costi e Ricavi di un impianto fotovoltaico da 4 kW realizzato in sud Italia con Autoconsumo del 30%

 

CONTO ECONOMICO IMPIANTO FOTOVOLTAICO
CALCOLO COSTI – RENDIMENTI
Produzione Unitaria Impianto kWh/kWp/anno 1.500
Autoconsumo %: 30
Consumi annui utente (kWh/anno) 4.000
Produzione Annuale Impianto 4 kWp 6.000
Produzione Impianto in 25 anni (kWh) 120.000
Energia Autoconsumata (kWh/anno) 1.800
Energia Immessa (kwh/anno) 4.200
Energia Prelevata (kwh/anno) 2.200
Eccedenze (kWh/anno) 2.000
Costo lordo energia in BOLLETA (€/kwh): € 0,27
Valore Energia Scambiata con SSP (€/kwh) € 0,16
Valore Energia in Eccedenza (€/kwh) € 0,07
CONTO ECONOMICO COSTI / RICAVI COSTI RICAVI
/ ANNO
RICAVI
TOTALI
25 anni
Costo Impianto 4 kW € 7.500,00
Costi amministrativi Gse € 450,00
Costo manutenzione impianto
+ sostituzione inverter dopo 10 anni
€ 2.000,00
Risparmio annuo in bolletta (€/anno) € 486,00
Contributo Scambio sul Posto € 352,00
Liquidazione Eccedenze € 140,00
Detrazione fiscale 50% € 375,00
TOTALI € 9.950,00 € 1.353,00 € 28.200,00
Tempo di Ammortamento (anni) 7,4
Tempo di Effettivo Risparmio (anni) 17,6

 

Tabella 6: Costi e Ricavi di un impianto fotovoltaico da 4 kW realizzato in sud Italia (o Sardegna) con Autoconsumo del 65%

 

CONTO ECONOMICO IMPIANTO FOTOVOLTAICO
CALCOLO COSTI – RENDIMENTI
Produzione Unitaria Impianto kWh/kWp/anno 1.500
Autoconsumo %: 65
Consumi annui utente (kWh/anno) 4.000
Produzione Annuale Impianto 4 kWp 6.000
Produzione Impianto in 25 anni (kWh) 120.000
Energia Autoconsumata (kWh/anno) 3.900
Energia Immessa (kwh/anno) 2.100
Energia Prelevata (kwh/anno) 100
Eccedenze (kWh/anno) 2.000
Costo lordo energia in BOLLETA (€/kwh): € 0,27
Valore Energia Scambiata con SSP (€/kwh) € 0,16
Valore Energia in Eccedenza (€/kwh) € 0,07
CONTO ECONOMICO COSTI / RICAVI COSTI RICAVI
/ ANNO
RICAVI
TOTALI
25 anni
Costo Impianto 4 kW € 7.500,00
Costi amministrativi Gse € 450,00
Costo manutenzione impianto
+ sostituzione inverter dopo 10 anni
€ 2.000,00
Risparmio annuo in bolletta (€/anno) € 1.053,00
Contributo Scambio sul Posto € 16,00
Liquidazione Eccedenze € 140,00
Detrazione fiscale 50% € 375,00
TOTALI € 9.950,00 € 1.584,00 € 33.975,00
Tempo di Ammortamento (anni) 6,3
Tempo di Effettivo Risparmio (anni) 18,7

 

 

Il ricavo effettivo dipende anche dal prezzo dell’elettricità in bolletta

Dalle tabelle si capisce bene come il risparmio effettivo dipende dall’autoconsumo, cioè da quanta energia riesco a prendere dal mio impianto anzichè acquistarla in bolletta. Per questo motivo il risparmio generato è strettamente legato al prezzo di mercato dell’energia. In altre parole: se nei prossimi 25 anni il costo dell’energia in bolletta aumenterà del 30%, col mio impianto avrò un risparmio del 30% maggiore sulle bollette elettriche.

 

Come minimizzare i Costi.

Come in ogni conto economico, come in ogni investimento, costi e ricavi vanno messi “a confronto” e valutati attentamente. Per questo motivo è importante non solo massimizzare i ricavi, ma anche minimizzare, per quanto possibile, i costi di investimento. Come? Un modo per trovare il miglior rapporto tra costo e beneficio è quello di richiedere più preventivi possibile. Solo da un confronto accurato tra diversi preventivi possiamo individuare il miglior prezzo.

Nonostante ciò è utile diffidare di prezzi che si discostano troppo dalla media senza un giustificato motivo. La prima regola per minimizzare, o meglio: ottimizzare, i costi è dunque quella di richiedere diversi preventivi a diversi installatori.

Un altro fattore che non sempre si considera in fase di valutazione preliminare è quello delle detrazioni fiscali 50%. Con le detrazioni fiscali si riescono a dimezzare i tempi di ammortamento e, di fatto, nel cono economico dimezzano il prezzo effettivo dell’impianto.

 

Come massimizzare i Ricavi: l’Autoconsumo

Come massimizzare i ricavi dall’impianto fotovoltaico? Con l’Autoconsumo. Perchè? Perchè ti permette di tagliare i costi in bolletta e di ammortizzare prima il costo dell’impianto. Il vero vantaggio del fotovoltaico, infatti, è il risparmio in bolletta che genera nei suoi 25 anni di funzionamento e l’autoconsumo permette di ottimizzare il periodo di ammortamento.

Per quanto possibile, sarà utile spostare i consumi in fascia diurna, quando l’impianto produce e ridurli al minimo la sera e la notte, quando l’impianto non è attivo. Può essere utile, in tal senso, programmare l’attivazione di alcuni elettrodomestici (o attivarli da remoto) per sfruttare la produzione giornaliera dell’impianto. Il principale fattore di maggior risparmio, infatti, è l’autoconsumo istantaneo. Fatto, cioè, nel momento stesso della produzione impianto.

 

Cosa NON fare per mantenere l’investimento conveniente

A volte, presi dall’entusiasmo, diversi utenti vogliono realizzare impianti ben al di sopra del loro effettivo fabbisogno. E’ sbagliato sovradimensionare troppo l’impianto perchè si aumenterebbero troppo le eccedenze e diminuirebbe troppo l’autoconsumo. Le eccedenze immesse in rete, nonostante vengano comunque “pagate” dal Gse, non sono remunerative tanto quanto l’Autoconsumo.
Un altro errore da evitare è quello di cedere alla rete tutta l’energia prodotta dall’impianto. E’ buona norma riuscire ad ottenere un autoconsumo di almeno il 30%. Meno si immettono kWh in rete e meglio si ammortizza l’impianto.

 

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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6 Commenti

  1. Mattia, il 22 Ottobre 2018 ore 16:52

    Buongiorno, c’è un motivo particolare per cui non considerate il costo di un’assicurazione nel vostro business plan? Grazie mille

  2. Federico, il 21 Marzo 2019 ore 18:27

    Buonasera, nel conteggio delle spese non va comunque considerato il costo della bolletta che nel caso di autoconsumo al 30 %, il restante 70% comunque lo devo pagare al gestore ? (Enel ).
    grazie

    • gipi, il 23 Marzo 2019 ore 17:09

      Ciao Federico

      La tua domanda non può avere risposta perché sembra il frutto di un malinteso.
      Devi leggere attentamente l’articolo di testa di questa “striscia” e visionare le tabelle degli esempi contabili.

      Tu pagherai sempre a ENEL per quanto consumi a Contatore.

      Il fatto è che, semplicemente, dal Contatore, prenderai meno kWh di prima dato che una parte dei tuoi consumi sarà soddisfatta attingendo Energia direttamente dal Fotovoltaico (evidentemente di giorno quando c’è il sole).

      ESEMPIO :
      Il tuo Consumo Annuale di casa (prima di installare il FV) è di 3500 kWh e tu, MANTENENDO INVARIATO IL CONSUMO DI CASA, riesci ad utilizzare in Autoconsumo dal tuo FV 1000 kWh/anno.
      Ti arriveranno 6 Bollette annuali ENEL che, nel complesso, ti fatturerà 3500 – 1000 = 2500 kWh invece dei precedenti 3500.
      Dunque, tra il prima e il dopo FV, avrai un risparmio di Consumi Fatturati di 1000 kWh con conseguente risparmio di spesa (€).
      Questo risparmio viene definito “RISPARMIO IN BOLLETTA”.

      Per le tabelline dei prospetti tecnici, essendo passato del tempo da quando sono state fatte (Ultimo aggiornamento: 14-09-2016) non risultano più attendibili in quanto a partire dal 2016 è entrata in vigore la Riforma delle Tariffe che si è praticamente ormai completata nel 2018.
      ———————————————–

      Qui sotto ti ripropongo la prima tabellina della serie (per il Nord Italia) con gli aggiornamenti/modifiche che a mio avviso andrebbero fatte !
      Le mie note/postille sono tra parentesi ( ).

      Tabella 1: Costi e Ricavi di un impianto fotovoltaico da 4 kW in nord Italia con Autoconsumo del 30%

      Produzione Unitaria Impianto kWh/kWp/anno 1.100 ——- (1200)
      Autoconsumo %: 30 ——(della produzione FV ipotizzata)
      Consumi annui utente (kWh/anno) 4.000 ———— OK
      Produzione Annuale Impianto 4 kWp 4.400 ——– ( 4 x 1200 = 4800)
      Produzione Impianto in 25 anni (kWh) 88.000 —– (veramente sarebbero 20 anni x 4400 =88.000) — (mia stima su 20 anni : (((4800 + (4800 x 0,8)) / 2))) x 20 = 86.400 )
      Energia Autoconsumata (kWh/anno) 1.320 —– (4800 x 0,3 = 1440)
      Energia Immessa (kwh/anno) 3.080 ———— (4800 – 1440 = 3360)
      Energia Prelevata (kwh/anno) 2.680 ————— (4000 – 1440 = 2560)
      Eccedenze (kWh/anno) 400————————— (3360 – 2560 = 800)
      Costo lordo energia in BOLLETA (€/kwh): € 0,27 —- (0,215)
      Valore Energia Scambiata con SSP (€/kwh) € 0,16 —- (0,120)
      Valore Energia in Eccedenza (€/kwh) € 0,07 —- (0,055)

      CONTO ECONOMICO COSTI / RICAVI COSTI RICAVI
      ANNO RICAVI
      TOTALI
      25 anni —- (20 anni)
      Costo Impianto 4 kW € 7.500,00 ——– OK
      Costi amministrativi Gse € 450,00 ——- OK
      Costo manutenzione impianto
      + sostituzione inverter dopo 10 anni € 2.000,00 —— OK
      Risparmio annuo in bolletta (€/anno) € 356,40———- (1440 x 0,215 = 310)
      Contributo Scambio sul Posto € 428,80—————- (2560 x 0,120 = 307)
      Liquidazione Eccedenze € 28,00 —————– (800 x 0,055 = 44)
      Detrazione fiscale 50% € 375,00—————- OK
      TOTALI € 9.950,00 (OK) ; € 1.188,20 ——— (310+307+44 +375 = 1036,00) ; € 24.080,00 ** —- (16.870 su 20 anni)**
      Tempo di Ammortamento (anni) 8,4 ——– (9950 / 1036 = 9,6)
      Tempo di Effettivo Risparmio (anni) 16,6 —- (20 – 9,6 = 10,4)

      ** Il calcolo della tabella con i dati di tabella e su 25 anni : (1188,20 x 10) + ((356,40 + 428,80 + 28,00) x 15)) = 24.080,00 €
      Il calcolo con i nuovi dati e su soli 20 anni………………….. : (1036,00 x 10) + ((310,00 + 307,00 + 44,00) x 10)) = 16.970,00 €

      NOTA :
      Tutto il Calcolo Economico è riportato all’arco temporale di 20 anni in quanto, contando una sola sostituzione Inverter ogni 10 anni, non si può estendere il calcolo ai 25 anni (bisognerebbe prevedere un altro cambio Inverter in più) .

      • fabio, il 15 Giugno 2022 ore 21:35

        Ma quelli 2560 kWh/anno prelevati, percho non sono nei costi?

        • gipi, il 20 Giugno 2022 ore 11:14

          Ciao Fabio

          Quei 2560 kWh sono l’ammontare dei kWh SCAMBIATI sui quali il GSE restituirà un “tot” di € (nel mio calcolo sono 307 €) a chiusura dell’Anno Contabile dell’Impianto.
          Nell’Articolo di Testa (esempio n°1) il detto valore risulta essere 428,80 €solo perché ci si riferiva all’anno 2016 quando il MERCATO ELETTRICO non era ancora stato adeguato alle nuove Norme Europee.

          Ovviamente i detti 2560 kWh saranno stati pagati già nelle Bollette nel corso dell’anno, ma non interessa sapere quanto dato che potrebbe essere una cifra qualsiasi a seconda del Contratto di Fornitura che è in atto con il Fornitore di Energia (mercato Libero o Mercato Tutelato).

          Quello che interessa, per rientrare dall’Investimento nel corso degli anni, è la somma dei RITORNI (Risparmi in Bolletta + Ritorni dal GSE) che si ottengono e ai quali vanno detratte tutte le spese di MANTENIMENTO IN FUNZIONE, EFFICIENZA E SICUREZZA dell’Impianto.

          Va anche segnalato che il GSE si trattiene d’Ufficio (per gli Impianti superiori ai 3 kWp e sino ai 20 kWp) una QUOTA FISSA ANNUALE di 36,60 € che defalca dai suoi pagamenti quale “Diritto di Tenuta Conto”.
          —————————————————-

          Ho la sensazione che la mia spiegazione non ti convincerà ma non saprei come fare di meglio !

  3. Faella Luigi, il 25 Marzo 2023 ore 15:41

    Luigi, buongiorno, ho un impianto di 6 kw, che guadagno posso avere in 12 mesi di corrente che rendo al gse ? grazie

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