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Come calcolare la dimensione di un impianto fotovoltaico

Ultimo aggiornamento: 09-10-2013
Voto:4/5 (7697 voti)

Non tutti gli impianti fotovoltaici sono uguali, come non sono uguali i fabbisogni energetici delle diverse realtà dove viene utilizzata energia. Le modalità di consumo differiscono da un caso all’altro e tenere conto di questa variabile è importante per scegliere la giusta dimensione dell’impianto fotovoltaico e la giusta soluzione di installazione.

La richiesta di elettricità, in termini di quantità ed in termini di fasce orarie di utilizzo, può essere molto differente a seconda che si tratti di un piccolo impianto domestico, di un medio impianto aziendale o di un grande impianto commerciale.

Per calcolare la giusta dimensione di un impianto fotovoltaico ci si dovrà prima di tutto chiedere per cosa lo si installa.

Lo si installa prevalentemente per l’autoconsumo o per produrre e vendere energia in rete? In base alla risposta a questa domanda la dimensione dell’impianto potrà essere più o meno proporzionale ai propri consumi.

Se l’impianto viene realizzato prevalentemente per far fronte ai propri bisogni energetici allora converrà dimensionare l’impianto in modo da garantire una produzione di poco superiore ai propri consumi annuali. In questo modo si avrà il miglior rapporto costi-benefici (se guardiamo solo ai benefici in “valore assoluto”, ovviamente, più un impianto sarà grande più procurerà introiti economici).

La giusta dimensione di un impianto fotovoltaico domestico sarà proporzionale ai consumi annuali della casa a cui è asservito, alla zona di installazione (nord, centro o sud Italia) e ad altri criteri specifici quali: orientamento ed inclinazione dei moduli, ombreggiamenti, esposizione, ecc..

calcolare dimensione impianto fotovoltaico

Se ho consumi pari a 2.500 kwh/anno e vivo in una zona che produce mediamente 1.200 kwh/anno un impianto da 3 Kw sarà sufficiente a coprire il mio fabbisogno per intero e ad avere una buona quantità di energia immessa in rete che mi aiuterà ad ammortizzare meglio i costi di realizzazione dell’impianto. Non tutti i Kw consumati saranno prodotti dal mio impianto, però la quantità di energia prodotta dall’impianto verrà in parte autoconsumata immediatamente ed in parte immessa nella rete elettrica e valorizzata dallo scambio sul posto o dal ritiro dedicato (il ritiro dedicato è la vendita dell’energia al gestore elettrico).

Per approfondimenti sullo scambio sul posto leggi qui.

Per leggere cosa è il ritiro dedicato leggi qui.

In linea generale lo scambio sul posto conviene di più se i propri consumi sono vicini alla produzione stimata dell’impianto fotovoltaico.
Conviene invece il ritiro dedicato (cioè la vendita di energia al gestore di rete) se  la dimensione dell’impianto fotovoltaico permette una produzione di molto maggiore rispetto al proprio fabbisogno.

Per gli impianti domestici al servizio di una famiglia di 3-5 persone conviene mettere un impianto da 3 a 6 Kw (in regime di scambio sul posto). Se si vuole realizzare un impianto di taglia superiore si potrà valutare con l’installatore l’opzione del ritiro dedicato (cioè di vendita con “prezzi minimi garantiti”).

Regola generale è che più i carichi sono distribuiti in maniera costante durante la giornata o la settimana, più l’energia solare prodotta dal proprio impianto fotovoltaico sarà facilmente sfruttabile attraverso l’autoconsumo. Tutta l’energia che si riesce ad autoconsumare sul momento è sempre  fonte di risparmio per l’utente.

In linea di massima è buona norma operare affinchè la dimensione dell’impianto fotovoltaico, il fabbisogno di energia dell’utente e la distribuzione dei carichi siano e rimangano nel tempo tra loro proporzionati.

Per leggere il post sulla dimensione dei pannelli fotovoltaici leggi qui.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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6 Commenti

  1. Daniele, il 7 Aprile 2014 ore 16:31

    Buongiorno,
    quanti kwh deve produrre 1 kwp per poter parlare di un buon impianto (considerando che l’orientamento è a sud e ha un’inclinazione di 30°) ?
    Grazie

    • Alessandro F., il 7 Aprile 2014 ore 18:59

      ciao Daniele, nel nord italia, circa 1.100 kwh per kwp/anno, nel centro italia circa 1.300 kwh per kwp/anno, nel sud italia arriva anche a 1.500 kwh/kwp/anno

  2. giuseppe, il 17 Marzo 2016 ore 13:19

    ciao, mi chiamo giuseppe e non sono espertissimo: vorrei illuminare un giardino con 4\5 fari led 50w cad. a12v
    per alimentarli tutti va bene un pannello da 50w senza inverter? come si fa il calcolo?. grazie!

    • Alessandro F., il 17 Marzo 2016 ore 13:24

      ciao dai un occhio a questi simulatori per farti un’idea.
      L’inverter non serve perchè i led possono funzionare in corrente continua.

  3. Massimo, il 6 Luglio 2019 ore 15:57

    Salve per una pompa di un filtro piscina da 250 w considerando che andrebbe bene anche solo di giorno quindi senza accumulo che pannello mi occorre ?

  4. gipi, il 8 Luglio 2019 ore 12:27

    Ciao Massimo.

    Lasciamo da parte i numeri e facciamo solo qualche ragionamento di logica.

    Intanto bisognerebbe sapere se la tua pompa è in Corrente Continua o Alternata (per i 230 V della tua Rete di casa).

    Nel caso sia in Alternata avrai anche necessità di un Inverter (di quelli per Roulotte o Nautica) che avrà anche un certo suo consumo proprio del quale bisognerà tenere conto.

    A prescindere dall’aspetto di cui sopra bisogna comunque tenere in considerazione il fatto che il motore della Pompa (di qualsiasi tipo sia) deve sempre ricevere l’ Alimentazione Elettrica prevista (Voltaggio e Amperaggio come stabiliti dal costruttore della pompa).

    Dato che i Pannelli forniscono una POTENZA VARIABILE rapportata alla intensità della luce del sole che li colpisce, è chiaro che tutto il Sistema dovrà disporre di un DISPOSITIVO DI CONTROLLO che inserisca / disinserisca la pompa in funzione della sufficiente o insufficiente quantità di luce solare del momento.

    In pratica, se passa un nuvolone, la pompa dovrà essere disconnessa. Passato il nuvolone verrà riconnessa.
    Si attiverà automaticamente lo stesso procedimento anche al levare e al calare del sole quando la giornata è sempre bella.

    Questa necessità di controllo può essere svolta da un Interruttore Crepuscolare Regolabile (ad amplissimo campo di regolazione intervento) o meglio ancora una Fotocellula Solare specificatamente prevista per questa funzione.

    Il Rilevatore di Intensità Solare verrà opportunamente tarato in relazione al numero di Pannelli dei quali si dispone rapportati alla Potenza propria della Pompa.

    Il Rilevatore di Intensità Solare farà attaccare/staccare un piccolo Relè CONTATTORE DI POTENZA e quest’ultimo darà o toglierà l’alimentazione elettrica al motore della Pompa.
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    In linea orientativa dovrai disporre COME MINIMO di due pannelli FV da almeno 250 W ciascuno (500 Wp totali) se vorrai fare funzionare il tutto per 4 ore al massimo (nord Italia) a cavallo del mezzogiorno, sempre con cielo terso, e questo nei 6 mesi “buoni” Aprile – Settembre.

    Se ti trovi al Sud o Isole magari potrai riuscire ad avere 5 ore di funzionamento (sempre con i detti 2 Pannelli.
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    Per mettere tutto insieme te la devi sbrigare da te………….

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