Sei un professionista? Scopri il servizio di fornitura preventivi!

Fotovoltaico mondiale: dal 2013 la domanda incontra l’offerta

Ultimo aggiornamento: 17-01-2013
Voto:4/5 (7695 voti)

Già in precedenti articoli abbiamo visto come sarà il fotovoltaico del 2013 e come i prezzi dei componenti saranno anche quest’anno in ulteriore ribasso.

Parlando di Mondo, leggendo alcuni dati diffusi da Ihs, ciò che emerge rispetto al mercato del fotovoltaico per il 2013 è che la forte sovrapproduzione di moduli ed inverter fotovoltaici di questi anni a livello globale, ha portato e sta portando ad una spiccata selezione delle aziende produttrici. Sovrapproduzione, cioè: la domanda è molto inferiore all’offerta. Quindi le aziende chiudono.

Basti pensare ad un solo dato: nel 2010 a livello planetario operavano circa 750 aziende produttrici di moduli fotovoltaici. A fine 2012 restano operative solo 150 grandi aziende nel mondo.

Dal punto di vista quantitativo, invece, al 2012 si sono raggiunti obiettivi di potenza installata globale veramente significativi, anche al di sopra delle previsioni: si sono raggiunti i 100 Gigawatt di potenza fotovoltaica globale installata, l’equivalente di circa 100 reattori della ex-centrale nucleare di Fukushima, Giappone (ogni reattore nucleare era di circa 1 gigawatt).

fotovoltaico domanda offerta

Un salasso, dunque, un po’ conseguenza anche delle incentivazioni non bene regolamentate del fotovoltaico in molti paesi, in primis l’Italia. In Italia si è assistito infatti ad un vero e proprio exploit del fotovoltaico tra il 2010 ed il 2012, ma ha portato in buona sostanza  al crearsi di grandi bolle speculative. Ora, “sgonfiate le bolle”, inizia la concorrenza tra le imprese, il mercato rallenta (o meglio, si assesta), c’è sovrapproduzione, i prezzi scendono, si riducono di circa due terzi in pochissimo tempo, e chiudono le aziende. O meglio: sopravvivono solo i maggiori brand. Come in Italia, così nel mondo.

Da un picco di sovrapproduzione, che ha portato ad un rallentamento del mercato, si passa dal 2013 alla stabilizzazione del mercato, e dei prezzi, attraverso l’esclusione dal mercato di molte minori realtà produttive: l’offerta inizia ad avvicinarsi alla reale domanda di mercato.

Cosa ci porta a pensare questo dato per il 2013?  Il 2013, secondo l’istituto Ihs, segnerà la fine della sovrapproduzione mondiale di moduli fotovoltaici, attraverso la stabilizzazione del mercato e del numero di imprese che lo alimentano. La selezione della aziende produttrici fermerà la caduta dei prezzi. A livello mondiale, inoltre, la Cina diventerà il primo mercato e si apriranno nuovi grandi mercati mondiali in diversi paesi emergenti, in primis: Romania e Sudafrica.

A livello globale il 2013 sarà in definitiva l’anno di un nuovo equilibrio in cui l’offerta del mercato sarà più commisurata alla reale domanda, al reale fabbisogno mondiale di fotovoltaico.

Quindi, sempre secondo l’Istituto Ihs, il 2013 in caduta libera è destinato ad essere il “colpo di coda” degli effetti della sovrapproduzione di pannelli fotovoltaici a livello planetario. Sovrapproduzione che ha portato alla caduta dei prezzi di fornitura delle celle e dei moduli fotovoltaici e quindi alla chiusura di molte realtà produttive. Questo “colpo di coda” porterà però in breve tempo ad un nuovo assetto di mercato in cui i prezzi e le produzioni si assesteranno su valori più conformi ai livelli di domanda.

Anche la domanda di mercato sarà in effetti in evoluzione. Nuovi paesi emergenti sul mercato del fotovoltaico si presentano a livello planetario. Primi fra tutti Sudafrica e Romania.  Questi sono destinati a diventare i principali mercati emergenti.

Al loro fianco proseguirà la sua interminabile ascesa il mercato Cinese, che raggiungerà  nuovi primati in termini di capacità totale installata di fotovoltaico: circa 6 Gigawatt. Il raggiungimento di questa soglia porterà la Cina a superare il tradizionale primo mercato al mondo del fotovoltaico: quello tedesco.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

Clicca per richiedere una consulenza o un preventivo


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti.
Se non vuoi lasciare un commento, clicca qui per ricevere gli aggiornamenti dalla discussione.