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Luca Zingale fa il punto su mobilità elettrica e fotovoltaico

Ultimo aggiornamento: 16-01-2015

Il direttore scientifico di Solarexpo – The Innovation Cloud Luca Zingale ha fatto il punto sulla mobilità elettrica e sullo sviluppo del settore fotovoltaico italiano, messo alla prova dall’entrata in vigore del recente decreto spalma-incentivi.

Il decreto ha avuto un forte impatto sul settore fotovoltaico: da un lato, ha di fatto ridotto il valore degli impianti già installati e, dall’altro lato, è stato messo sul banco degli imputati per presunte violazioni ad alcune linee guida europee. La sua regolarità è stata messa in discussione da più parti e sono già stati presentati ricorsi da parte di aziende e investitori. Nel caso in cui questi ricorsi venissero accolti, il provvedimento decadrebbe in automatico. Fino a che non sarà noto l’esito di questi appelli, bisognerà agire per individuare soluzioni mirate a migliorare la produttività degli impianti già attivi, in modo da minimizzare gli effetti negativi del decreto.

mobilita elettrica e fotovoltaico

Zingale ha espresso il suo punto di vista anche sulla mobilità elettrica, ancora molto poco sviluppata in Italia. Attualmente, nel nostro Paese le auto elettriche costituiscono solo lo 0,07% del totale delle autovetture in circolazione, una percentuale lontana dai mercati che guidano la classifica a livello europeo. In Norvegia le auto elettriche sono il 5,8% del totale, in Olanda il 5,4% e in Francia lo 0,8%.

Malgrado i provvedimenti europei, che puntano a ridurre le emissioni di gas serra dei veicoli entro il 2020, il settore della mobilità elettrica si sta sviluppando con lentezza in Italia, soprattutto a causa di un fragile e inefficiente sistema di incentivi pubblici. Gli incentivi all’acquisto e l’esenzione del bollo per un periodo di 5 anni sono le uniche agevolazioni offerte a chi sceglie di sostituire la propria auto con un veicolo elettrico. Al momento, queste misure risultano insufficienti per sostenere lo sviluppo del comparto. Bisognerebbe mettere a punto una politica strutturata che includa incentivi efficaci e misure di sostegno diffuse. Lo sviluppo del settore della mobilità elettrica non avrebbe conseguenze positive solo sul piano ambientale, ma avrebbe effetti di riequilibrio anche nel mercato elettrico, riuscendo a sostenere maggiormente la domanda e, tramite il perfezionamento dei sistemi di accumulo, a stabilizzare la rete.

Nonostante il quadro normativo e il sistema degli incentivi non favorisca il passaggio alla mobilità elettrica, secondo Zingale nei prossimi anni assisteremo comunque a una crescita dei sistemi di mobilità sostenibile in Italia, con la crescita del car sharing e dei sistemi di affitto dell’auto.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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