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Usa e Canada: costo del fotovoltaico ridotto di due terzi in 12 anni

Ultimo aggiornamento: 12-06-2014

Il fotovoltaico nel mondo è in grande espansione. Il fotovoltaico sta facendo registrare numeri da capogiro sia negli Stati Uniti sia in Canada. Il mercato elettrico dell’America del Nord sta cambiando rapidamente volto e nell’immediato futuro c’è da aspettarsi un’ulteriore espansione delle rinnovabili e del gas naturale.

Più del 40% dell’energia elettrica immessa nel mercato statunitense proviene attualmente da centrali elettriche alimentate a carbone, tutt’altro che energia pulita, dunque.  Ma i combustibili fossili stanno risentendo della concorrenza di altre fonti di energia, su tutte il gas naturale e il fotovoltaico. Questi sistemi alternativi, più puliti e maggiormente sostenibili sul piano ambientale, nel corso degli ultimi anni sono diventati anche convenienti economicamente. Il prezzo del gas naturale nel mercato americano è crollato soprattutto per effetto dell’aumento della disponibilità, frutto delle operazioni di fracking dal quale viene ricavato ciò che viene definito shale gas. Il fotovoltaico, invece, costa sempre meno, anche grazie all’esplosione dell’industria solare cinese, che ha contribuito a un sensibile abbassamento dei prezzi sul mercato internazionale. Come risultato naturale di questa combinazione di fattori, è nettamente aumentato il numero di impianti installati negli USA e in Canada, sia di quelli di grandi dimensioni, sia di impianti ad uso domestico e in particolare quelli installati sui tetti delle abitazioni.

Il fotovoltaico installato sui tetti, infatti, è quello che più conviene all’utente finale, vista la possibilità di sfruttare l’impianto per soddisfare parte del proprio fabbisogno energetico.

La rilevanza delle tradizionali centrali a carbone è destinata a ridursi sempre di più nel prossimo futuro e, secondo gli analisti, molte centrali saranno smantellate entro pochi anni o subiranno un pesante restyling. Gli investitori hanno gli occhi puntati sul mercato elettrico e in molti stanno scommettendo su gas naturale e fotovoltaico, certi di mettere a segno un investimento profittevole e a basso rischio.

Atenzione, però: il gas naturale, a differenza del fotovoltaico, non è affatto una fonte rinnovabile e pulita, perchè viene estratta (o meglio: “spremuta”) dal sottosuolo con buchi e trivelle.

grafico fotovoltaico prezzi

Il grafico mostra lo sviluppo esponenziale del solare in USA ed il relativo calo dei prezzi.

Un grafico pubblicato sul National Post mette a confronto il numero di installazioni di impianti fotovoltaici negli USA con il prezzo dell’elettricità per KW. Dall’osservazione del grafico emergono due elementi di interesse:

  • il numero di installazioni è aumentato a dismisura negli ultimi tre anni, passando da meno di 1000 MW annuali di potenza installata a quasi 5000 nel periodo 2010-2013;
  • il prezzo delle installazioni di impianti fotovoltaici per Watt negli Stati Uniti è crollato a partire dal 2009, passando da poco meno di 8$/watt agli attuali 2,5$/watt.

Ecco perchè il fotovoltaico è aumentato in maniera esponenziale e continuerà ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni.

La tendenza del mercato è chiara: il fotovoltaico è destinato ad assumere il ruolo di protagonista del mercato elettrico statunitense e di quello canadese, relegando le centrali elettriche a carbone ad un ruolo sempre più secondario perchè si renderanno “da sole” sempre più anti-economiche visti i loro elevati costi fissi di mantenimento e di funzionamento. In altre parole: man mano che le fonti rinnovabili conquistano spazio nel mercato dell’energia, le centrali a carbone hanno sempre meno vendite e, per rientrare dagli elevati costi fissi di funzionamento, devono aumentare il prezzo di vendita. Questo meccanismo le renderà man mano sempre meno competitive con le fonti rinnovabili.

Il carbone, in particolare, sarà relegato ad un ruolo sempre più secondario.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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