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Ecco i primi impianti fotovoltaici senza incentivi

Ultimo aggiornamento: 12-07-2013

Abaimpianti, azienda che si occupa di efficientamento e risparmio energetico per le aziende, ha pianificato la realizzazione del primo impianto fotovoltaico integrato senza incentivi sui tetti di Pressvit srl, società milanese attiva nel settore della viteria.

Come ormai tutti sappiamo gli incentivi per il fotovoltaico sono conclusi e, mentre per gli impianti fotovoltaici domestici (al servizio delle abitazioni), c’è la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali fino al 31 dicembre 2013, per le aziende il ritorno dall’investimento passa ora attraverso tre “soli” fattori:

  • la riduzione dei costi della tecnologia e dei costi di installazione
  • i risparmi economici conseguiti attraverso l’autoconsumo istantaneo
  • il meccanismo remunerativo dello scambio sul posto o del ritiro dedicato.

Se prima gli incentivi del conto energia, seppur ormai molto esigui, contribuivano a diminuire i tempi di rientro dall’investimento, oggi le aziende possono fare affidamento solo sui costi minori delle installazioni e sui benefici economici dell’autoconsumo in sito (qui un approfondimento sui benefici dell’autoconsumo).

Ovviamente il mercato del fotovoltaico senza incentivi, non preclude la sua esistenza, ma, al contrario, la giusta stabilizzazione dei prezzi in rapporto ai costi ed ai benefici della tecnologia. Che vuol dire tutto ciò?

Vuol dire gli impianti fotovoltaici senza incentivi sono ancora remunerativi con le giuste condizioni di prezzo e di utilizzo.

impianti fotovoltaici senza incentivi1
Ciò vuol dire una cosa molto semplice: la convenienza del fotovoltaico è sempre un rapporto tra costi e benefici e la sensibile diminuzione dei prezzi del fotovoltaico nell’ultimo anno può compensare oggi l’azzeramento degli incentivi. Col diminuire degli incentivi, infatti, si è assistito ad una sensibile diminuzione dei prezzi. Oggi, senza incentivi, un impianto rimane remunerativo se rimane invariato il rapporto costi-benefici connessi alla sua realizzazione. In questo articolo avevamo visto, a tal proposito, perchè il fotovoltaico non è un costo ma un investimento.

 

Aba Impianti, dunque, accettando la sfida del fotovoltaico senza incentivi, ha pianificato l’avvio di diversi interventi di efficientamento energetico presso l’azienda Pressvit srl che comprendono l’installazione di due impianti fotovoltaici per i tetti della propria sede. Nello specifico si tratta di un impianto a tettoia da 60 Kw e di un impianto integrato da 33 Kw.  E’ il primo impianto integrato ad essere realizzato senza incentivi.

L’azienda oggetto di intervento, a seguito di un accurato audit energetico, ha identificato numerosi sprechi energetici che, grazie agli interventi di efficientamento previsti (tra cui gli impianti fotovoltaici), saranno ridotti e procureranno sensibili risparmi economici all’azienda stessa.

La prima fase dei lavori prevede lo smantellamento del tetto in eternit dei capannoni e la sua sostituzione con pannelli fotovoltaici complanari al tetto ed altri completamente integrati nella struttura costituendo veri e propri elementi architettonici dell’edificio, costituendo un impianto completamente integrato. Per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico sono previsti moduli conergy policristallini da 250 w (moduli EcoPro) che, grazie ad un peso minore, risultano più adatti a questo tipo di utilizzo.

Oltre al fotovoltaico, l’azienda ha previsto la sostituzione dell’intero corpo luce di lampade tradizionali, con illuminazione innovativa a led automatizzata con l’ausilio di sensori luce, in grado di garantire nel complesso circa il 54% di risparmio energetico (ed economico) ed un ritorno economico di circa 3 anni e mezzo. L’illuminazione a led si sposa in maniera ottimale con l’utilizzo di un impianto fotovoltaico.

Oltre a ciò sono previsti altri interventi di energy intelligence con un sistema automatizzato di gestione dei carichi per i macchinari di produzione dell’azienda.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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