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Conad Tirreno taglia la CO2 del 40%

Ultimo aggiornamento: 31-10-2014

Ecco un altro esempio di buone prassi energetiche: si tratta di una catena commerciale che, grazie ad alcuni interventi di efficientamento energetico, riduce le spese energetiche che fino a ieri gravavano parecchio sui bilanci aziendali. Può essere un modo per battere la concorrenza? Spesso bastano piccoli accorgimenti, come luce naturale nel negozio o l’utilizzo di luci a led alimentate direttamente col fotovoltaico, per tagliare i costi. Per i supermercati, anche il “recupero del calore” (per esempio delle celle frigorifere) è un’ottima mossa per ottimizzare costi e benefici. I vantaggi sono a beneficio, anche, dell’intera collettività.

Un piano ambizioso quello di Conad Tirreno ma che già sta mostrando i primi risultati. L’azienda della grande distribuzione organizzata ha infatti deciso di ridurre del 40% le proprie emissioni di CO2. Il piano per la sostenibilità energetica e ambientale ha mostrato i primi effetti concreti con l’inaugurazione dei primi due full efficiency store di Roma e Selargius (Cagliari) che saranno seguiti da altri 23 punti vendita.

Il punto vendita di Selargius, 1.500 metri quadri, sarà in grado di risparmiare l’emissione di 100 tonnellate all’anno di CO2 data da un risparmio energetico pari al 35%. Pari percentuale, ma risultato ancora migliore per il punto vendita Conad di Roma (615 metri quadrati) che eviterà l’immissione nell’atmosfera di 110 tonnellate all’anno. Gli interventi di efficientamento hanno riguardato innanzitutto l’illuminazione, con l’utilizzo di lampade a led e l’introduzione di nuovi sistemi per la gestione della catena del freddo e della climatizzazione. Inoltre è stato progettato e messo in funzione un sistema di controllo a distanza dei consumi, per monitorare l’effettivo funzionamento e la reale efficacia dei provvedimenti adottati.

conad tirreno fotovoltaico

Ugo Baldi, amministratore delegato di Conad Tirreno ha dichiarato in merito che il progetto di efficientamento energetico non genererà solo un risparmio per l’azienda ma anche e soprattutto un risparmio per l’ambiente (l’efficienza energetica può essere un motore della ripresa?). Su questo ultimo punto l’ad ha affermato: “L’attenzione all’ambiente fa parte della nostra visione di responsabilita’ sociale e la scelta di destinare a questo progetto investimenti importanti, nasce dalla convinzione che genererà benefici in termini di risparmio energetico e impatto ambientale, con un indotto e molte ricadute positive sul territorio”.

Non si pensi che quella effettuata da Conad Tirreno sia però solo un’operazione di facciata. Infatti la riduzione del dispendio di energia ha un impatto notevole sui bilanci aziendali ed ambientali. Secondo gli ultimi dati disponibili, per le aziende della grande distribuzione il capitolo energia è la seconda voce di spesa dopo quello delle risorse umane, con un’incidenza pari all’ 1,5/3% del fatturato annuo. In particolare circa la metà di questa quota è necessaria per la gestione della refrigerazione, mentre al secondo posto per incidenza è il condizionamento, per il quale viene impiegata una percentuale compresa tra il 15 ed il 25% della spesa energetica complessiva.

Il progetto messo in campo da Conad Tirreno è stato sviluppato con il supporto di Officinae Verdi, una joint venture nata tra WWF ed Unicredit per dare vita a progetti che siano in grado di conciliare gli aspetti di sostenibilità ambientale a quelli finanziari e tecnologici.

Oltre al piano per l’efficienza energetica dei negozi, Conad Tirreno ha inoltre già installato sei impianti fotovoltaici, presenti a Bracciano, Civitavecchia, Monastir, Montopoli e Quartu.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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