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SolaRoad, la strada green che produce energia

Ultimo aggiornamento: 05-06-2015

Sole più bici. Nessuno può fermare l’evoluzione green dell’Olanda, che continua a dimostrarsi un paese assolutamente illuminato: e lo è in tutti i sensi, visto che da novembre può vantare persino una pista ciclabile solare, non fatta in catrame ma con pannelli fotovoltaici integrati nella pavimentazione che riescono a produrre ed immagazzinare l’energia del sole.

Il progetto si chiama SolaRoad e durerà tre anni, per verificarne l’effettiva efficacia: non solo a livello di energia accumulata e trasmessa, ma anche di manutenzione. Infatti la strada è leggermente in discesa, e grazie alla pioggia che la pulisce, può ovviare al problema dei pannelli solari che sono meno efficaci quando sono sporchi.

Un volta terminato lo studio, si vedrà di esportare lo stesso tipo di strade non solo in altre parti dell’Olanda, ma anche nel resto del mondo: infatti è stato già firmato un contratto di cooperazione con la California, che ha in abbondanza sia sole che piste ciclabili.

solaroad

Ma qual è stata l’efficacia a livello energetico registrata fino ad ora? Da novembre ad ora ha generato 3000 chilowattora, che è quello che può servire ad una famiglia per un anno intero. E teniamo conto che parliamo di un tratto di strada lungo appena 70 metri.

Questi metri sono realizzati con lastre di calcestruzzo dove sono stati integrati dei normalissimi pannelli fotovoltaici, protetti da uno spesso strato di vetro che possono sostenere il peso sia delle biciclette che dei mezzi più pesanti. È inoltre antisdrucciolo e non provoca riflessi fastidiosi. Certo il costo non è una sciocchezza, visto che parliamo di 3,5 milioni di euro, ovvero 50mila euro al metro: però visto il successo si sta pensando di estendere la pista di altri 30 metri entro il 2016.

Il progetto pilota è figlio di una collaborazione tra pubblico e privato (che ovviamente in Olanda funziona alla perfezione) e si appresta a diventare il primo tassello di un’idea davvero ambiziosa, ovvero trasformare in fotovoltaiche anche le strade dedicate agli automobilisti, facendo sì che resistano anche ai veicoli più pesanti.

Il successo ottenuto da SolaRoad fa ben sperare in un campo dove in tanti si sono cimentati ma con poco successo, basti pensare che la Solar Roadways americana ha chiesto sostegno al crowdfunding. Il problema principale sembra essere la minore efficacia di questi pannelli, che sono obbligatoriamente fissi, rispetto ad esempio a quelli dei tetti, che si possono inclinare verso il sole. Del resto però si potrebbe evitare di consumare terreno sistemando i pannelli sulle strade, ed avere senza dubbio una città più pulita.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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Un commento

  1. auleia, il 5 Giugno 2015 ore 12:59

    costa troppo, quale ritorno economico c’è? E poi, a lungo andare, lo strato di vetro si sporca. anche delle semplici foglie o altro, pregiudicano il rendimento

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