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Un ettaro di cielo, il fotovoltaico popolare

Ultimo aggiornamento: 27-06-2014

Nel 2006 l’azienda Belvedere Spa ha lanciato un’iniziativa piuttosto innovativa, che prevedeva la creazione del più grande impianto fotovoltaico toscano nel paese di Peccioli, in provincia di Pisa. Fin qui niente di eccezionale probabilmente, ma il punto di svolta sta nel fatto che l’impianto è stato costruito attraverso la partecipazione popolare. L’esperimento si è rivelato un successo: infatti a partire dal 2008 è stata terminata al fase sperimentale del progetto stesso che prevedeva la realizzazione di un impianto da 1.000 KWp.

Le motivazioni del successo di questa iniziativa, intitolata “Un ettaro di cielo” sono da ricercarsi negli obiettivi stessi e nelle motivazioni che l’azienda si era posta inizialmente.

 

I cittadini hanno apprezzato innanzi tutto la possibilità di partecipare attivamente alla produzione dell’energia elettrica necessaria per la propria abitazione, senza tuttavia doversi prendere carico dell’istallazione e della manutenzione di un impianto fotovoltaico. In secondo luogo è stata estesa la platea dei possibili utilizzatori dell’energia da fotovoltaico anche a coloro che per i più diversi motivi (non ultima l’impossibilità fisica di installare pannelli solari) non potevano avere un impianto proprio. Inoltre il progetto “Un ettaro di cielo” ha coinvolto anche chi è interessato ad investire in un campo non speculativo, i cui risultati sono chiaramente verificabili.

 

Il successo è stato notevole: infatti 300 cittadini hanno sottoscritto il prestito obbligazionario necessario per metà dell’investimento (la restante parte è stata sostenuta dall’azienda), convertibile tra l’altro in azioni della stessa Belvedere.

fotovoltaico popolare

Attualmente l’impianto produce 1.300.000 KWh all’anno e si è dimostrato meno impattante dal punto di vista ambientale rispetto agli impianti tradizionali, grazie ad un’inferiore inclinazione dei pannelli (26° rispetto ai canonici 30°).per rendere l’impianto ancora più a misura d’uomo e per favorire la conoscenza dello stesso, è stato allestito un parco aperto al pubblico, fornendo così un ulteriore elemento positivo all’impatto dell’impianto sulla cittadinanza.

 

La rapidità dell’esecuzione dei lavori e la forte adesione da parte dei privati cittadini hanno fatto pensare fin da subito che la strada sperimentale seguita potesse essere applicata con successo anche in altri contesti. Il progetto è stato accolto con entusiasmo sia dai media sia da parte della popolazione locale e di tutti coloro ai quali è stato presentato durante numerose iniziative relative al tema del risparmio energetico e della green economy.

Si attende solo dunque solo che l’esempio virtuoso venga imitato da altre aziende o replicato in altri comuni! Chi coltiverà il secondo ettaro di cielo?

[Belvedere Spa è una società tra azionariato diffuso ed il comune di Peccioli, nata nel 1997 per la gestione dell’impianto di smaltimento rifiuti locale ed attiva successivamente anche nel settore della produzone energetica.]

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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