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EPIA: stop ai dazi sul fotovoltaico cinese

Ultimo aggiornamento: 11-05-2015

I dazi doganali sulle importazioni, servono o non servono all’economia europea? L’EPIA (European Photovoltaic Industry Association) è tornata a far sentire la propria voce in merito ai dazi doganali imposti alla Cina sui prodotti per il fotovoltaico. Diversamente da quanto ci si potrebbe aspettare però, l’associazione che riunisce i rappresentanti dell’industria fotovoltaica europea, per mezzo del suo presidente Oliver Schaefer, si è schierata contro i dazi doganali, giudicandoli dannosi anche per l’economia del vecchio continente.

I dazi doganali sui prodotti cinesi

La norma che impone il pagamento di dazi doganali sui prodotti di fabbricazione cinese era stata introdotta nel 2013 dopo un accordo tra il gigante asiatico e l’Unione Europea. L’accordo aveva avuto come risultato l’individuazione di prezzi minimi sui prodotti di importazione cinese, che negli intenti della UE avrebbero dovuto garantire una concorrenza maggiore rispetto alle merci prodotte in Europa per il settore del fotovoltaico.

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La presa di posizione di EPIA

Secondo l’EPIA però gli intenti non solo non sono stati raggiunti, ma i dazi hanno causato un danno ulteriore al mercato del fotovoltaico europeo. Stando a quanto comunicato dall’associazione infatti, essi potrebbero essere la causa del rallentamento che sta interessando il comparto. Inoltre la mancata importazione dei prodotti cinesi avrebbe avuto conseguenze anche sulle richieste di installazione di nuovi impianti fotovoltaici; secondo l’EPIA circa la metà dei 265.000 posti di lavoro nel fotovoltaico e nell’indotto attestabili al 2011, sarebbero letteralmente scomparsi a causa della mancata disponibilità dei prodotti cinesi, che avrebbe causato i danni maggiori nel settore delle installazioni.

EPIA ha quindi proposto di non rinnovare i dazi alla scadenza prevista di dicembre 2015. In questo modo secondo le stime dell’associazione sarà possibile ridare slancio al settore, con l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici e il conseguente aumento dei posti di lavoro.

Il presidente di EPIA ha inoltre aggiunto che un ulteriore incremento del settore in Europa potrà essere possibile grazie alla ricerca ed allo sviluppo di nuovi prodotti e di nuove soluzioni che se prodotti in grande scala potranno apportare ulteriori benefici all’ambiente, grazie alla riduzione dei prezzi di cui potranno godere i cittadini.

La riapertura di un confronto alla pari con i mercati cinesi e con i mercati internazionali, permetterà quindi anche all’Europa di sviluppare soluzioni di qualità sempre maggiore a prezzi sostenibili per il mercato e per il singolo acquirente.

Chi è EPIA

EPIA è l’associazione dell’industria fotovoltaica europea, nata per rappresentare i componenti di tutta la catena di produzione del comparto fotovoltaico. L’obiettivo dell’associazione è quello di fare in modo che il comparto del solare diventi la fonte principale di produzione del mercato elettrico europeo.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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