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Energia solare dalla Scuola ricostruita dopo il sisma

Ultimo aggiornamento: 11-10-2013

Dalla distruzione alla ricostruzione. Ma la “nuova vita” non è mai uguale alle precedenti: ha sempre qualcosa in più.

E’ questo il caso della scuola media di Sant’Agostino (FE), piccolo comune colpito dal sisma del maggio 2012 in Emilia Romagna.
La scuola media statale, che aveva subito ingenti danni alla struttura rendendola inagibile, è stata ricostruita totalmente, ma, come si diceva, la nuova vita della scuola ha qualcosa in più, qualcosa di innovativo che la trasforma in uno dei più interessanti progetti energetici e antisismici che la trasforma nell’istituto scolastico più green d’Italia.

Quale esempio più educativo per i giovani alunni dell’istituto?

La scuola è stata classificata “EnergyPiù” grazie alla peculiarità di produrre più energia di quanta ne abbisogna per il proprio funzionamento. Produce energia pulita per l’autosostentamento ed in più ne immette in rete una certa quantità, a disposizione della rete locale. Per il Comune la ricostruzione si è trasformata in questo caso in un buon investimento.

La nuova scuola, realizzata dall’azienda Wolf Haus, è stata ricostruita interamente in legno e su un unico piano con le più moderne e sicure misure antisismiche.
Dal punto di vista energetico è stata dotata di numerosi pannelli fotovoltaici e solari termici tanto da far ottenere alla scuola la certificazione “ClimAbita Superior Attiva” da parte della fondazione ClimAbita. Certificazione che ne attesta l’altissimo livello di efficienza energetica.

Dalle macerie, dunque, a meno di un anno dal sisma, la ricostruzione. Ricostruzione trasformata in un’ottima opportunità, prima di tutto educativa, che ha trasformato la scuola nell’istituto più green d’Italia.

energia solare scuola

La nuova scuola occupa una superficie di 2.500 metri quadrati ed è suddivisa attualmente in nove classi, più diverse altre aule e spazi comuni: una palestra, la mensa, un’aula multimediale e 4 laboratori. L’edificio è in realtà un prefabbricato in legno, è stato infatti costruito in pochissimi mesi, si sviluppa su un unico piano ad ha per questo ottime caratteristiche termiche e antisismiche.

E’ dotato inoltre di un sistema a pompe di calore che produce (o coadiuva) riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria anche d’inverno. Presenta inoltre diversi pannelli fotovoltaici che producono complessivamente più energia pulita di quanta ne consumi l’intera struttura scolastica. Per questo il sistema utilizzato è denominato EnergyPiù (un “gradino in più” degli edifici ad “energia zero”).

Un’ulteriore caratteristica degna di nota è che le tinte dei muri interni sono stati studiati per favorire la concentrazione dei ragazzi e sono disposte in modo da sfruttare il più possibile la luce naturale.

Dalla distruzione alla ricostruzione. Ma la “nuova vita” non è mai uguale alle precedenti: ha sempre qualcosa in più.

 



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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