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Elettricità 2014: calano i consumi ma crescono le rinnovabili

Ultimo aggiornamento: 29-01-2015

La crisi economica congiunturale porta in basso i consumi di energia. Le rinnovabili, però, in controtendenza, aumentano la loro incidenza.

Secondo i dati relativi ai consumi di energia elettrica nel 2014 di recente comunicati da Terna, la richiesta nell’anno appena trascorso avrebbe subito un calo del 2,9% rispetto al 2013, attestandosi sui 309TWh complessivi, un dato che riporta indietro di tredici anni il livello dei consumi nazionali. Basti solo pensare a tutte le attività produttive che hanno chiuso in questi anni.. e basti pensare al graduale incremento dell’efficienza energetica in Italia.

Tuttavia il calo della richiesta di energia elettrica a cui corrisponde un calo della produzione del 4% (267,5 TWh) si è riflesso in maniera molto diversa sulle differenti modalità di produzione dell’energia. In crollo il termoelettrico, calato del 9,7% con una produzione complessiva di 165,7 TWh, inclusi i 14 TWh generati dalle biomasse.

Tendenza opposta per le energie rinnovabili, che complessivamente hanno visto un incremento del 6,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 116 TWh. Unendo i dati relativi a tutte le fonti rinnovabile si ottiene quindi il 43,3% della produzione nazionale ed il 37,5% della richiesta di energia.

rapporto consumi elettrici italia 2014

Consumi elettrici – Italia 2013/2014

Molto positivi i risultati del fotovoltaico, che ha visto crescere del 9,8% la produzione di energia, raggiungendo i 23,3 TWh di energia nel corso dell’anno. Confrontando i dati con la produzione ed il consumo nazionale, il fotovoltaico raggiunge quindi rispettivamente l’8,7% ed il 7,5% con una crescita esponenziale negli ultimi sei anni. Mettendo in paragone i dati attuali con le rilevazioni precedenti si scopre infatti che nel 2009 il fotovoltaico rispondeva per lo 0,21% alla domanda di energia del paese, con una cifra che in sei anni ha visto aumentare il proprio valore di quasi 36 volte.

In crescita anche l’energia eolica, anche se in misura di gran lunga inferiore. L’eolico infatti ha ottenuto un incremento dell’1% sull’anno precedente, con 15TWh.

Rispetto alla quota di energia prodotta dal paese, quasi l’86% del fabbisogno è stato soddisfatto con energia di produzione nazionale.

Tornando al calo della domanda citato all’inizio, esso non è stato uniforme per il tutto il territorio italiano, ma ha subìto un calo più significativo soprattutto in alcune aree. La Lombardia ha fatto segnare un calo del 6,4%, seguita dal -4,4% di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Pari allo scorso anno la richiesta di energia di Emilia-Romagna e Toscana, mentre il calo delle regioni centrali si è attestato sulla media nazionale del 3%. leggermente superiore invece la perdita di richiesta di energia per la Sicilia, con un calo del 3,4%.

Prossime alla parità anche la Sardegna ed il Friuli unito al trentino Alto Adige, con una richiesta inferiore rispettivamente dello 0,5% e dello 0,7%.

In perdita del 2,7% la domanda di energia nelle restanti regioni del meridione.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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