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Città metropolitane più sostenibili

Ultimo aggiornamento: 04-08-2015

Il programma della Commissione Europea denominato “città metropolitane” riguarda 14 aree urbane italiane distribuite per tutto il territorio nazionale e prevede lo stanziamento di finanziamenti specifici per il periodo 2014-2020.

Il progetto città metropolitane in Italia

Per il programma l’Unione Europea ha stanziato dei fondi che dovranno essere utilizzati nelle aree coinvolte per il potenziamento e la creazione di progetti inerenti a diverse aree, non ultime quella dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile. Tuttavia il progetto europeo rappresenta una possibilità per lo sviluppo urbano in genere, con fondi finalizzati all’adozione dell’agenda digitale e una parte dei finanziamenti volti a rendere più semplice l’inclusione sociale, come il finanziamento di progetti destinati alla lotta al disagio abitativo.

Le 14 aree metropolitane italiane potranno richiedere fino a 892 milioni di euro complessivi, finanziati in parte tramite il fondo europeo di sviluppo regionale, in parte con il fondo sociale europeo, mentre più di un terzo (304 milioni) deriva da finanziamenti nazionali.

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Le città coinvolte ed i risultati da raggiungere

Le 14 aree metropolitane individuate per il nostro paese sono Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.

Le aree metropolitane presenteranno (ed hanno già in parte presentato) singoli progetti specifici per l’area di appartenenza, ma nel complesso ci si attende che almeno il 70% dei comuni delle aree interessate possano offrire servizi destinati ai cittadini esclusivamente in forma digitale. 678 dei comuni coinvolti realizzeranno un programma unitario, permettendo quindi ai sistemi digitali adottati di interagire tra loro per una più agevole gestione dei servizi amministrativi e rivolti alla cittadinanza.

Dal punto di vista dell’energia sostenibile, i progetti che dovrebbero essere realizzati nei prossimi 5 anni dovrebbero portare alla riduzione dei consumi dell’illuminazione pubblica con l’adozione di 92.000 punti di illuminazione con lampadine LED. Se portato a termine con questi numeri il progetto permetterà il risparmio complessivo di 18GWh ed un taglio delle emissioni di CO2 di circa 1.900 tonnellate.

Un secondo ambito di intervento per la sostenibilità energetica riguarderà invece la ristrutturazione e la riconversione energetica di alcuni edifici pubblici. Questa seconda misura dovrebbe portare al taglio di ulteriori 2,2 GWh annui. Anche se indirettamente, si aggiungerà al taglio di CO2 anche la costruzione di circa 200 km di piste ciclabili, che in linea teorica potrebbero portare ad un ulteriore risparmio delle emissioni (oltre ad un importante beneficio per i cittadini coinvolti).

Ulteriori interventi, come anticipato, saranno invece destinati alle misure volte favorire l’inclusione sociale di tutti i cittadini ed al contrasto al disagio abitativo.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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