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Una centrale fotovoltaica da 29 MW all’aeroporto di Nagasaki

Ultimo aggiornamento: 26-05-2014

È stato di recente approvato il progetto che prevede la costruzione di una centrale fotovoltaica da 29 MW presso l’aeroporto giapponese di Nagasaki. L’area interessata ha un’estensione di 35 ettari e verranno utilizzati pannelli ad alta efficienza realizzati con la tecnologia CIS a film sottile.

 

Una centrale fotovoltaica in uno dei principali scali del Giappone

L’accordo per la realizzazione della centrale fotovoltaica da 29 MW dell’aeroporto di Nagasaki è stato sottoscritto lo scorso 31 marzo dalla società Solar Frontier in collaborazione con l’azienda locale Chopro e con la partecipazione della prefettura di Nagasaki. L’idea è quella di sfruttare l’estesa area aeroportuale per creare energia pulita e, allo stesso tempo, per favorire lo sviluppo del territorio: parte dei proventi economici che deriveranno dalla vendita dell’energia elettrica prodotta dall’impianto, infatti, saranno impiegati dalla prefettura proprio per sostenere le attività locali.

Sfruttare l’area limitrofa all’aeroporto per creare energia elettrica attraverso l’utilizzo di una centrale fotovoltaica ad hoc non è una novità in Giappone: un’installazione simile è già operativa presso l’aeroporto internazionale di Kansai, nelle vicinanze di Osaka, sempre per iniziativa della società Solar Frontier. Ma il progetto dello scalo di Nagasaki è più ambizioso: la centrale di Nagasaki sarà una delle più grandi di tutto il Paese, con una potenza di 29,1 Megawatt (la centrale installata presso l’aeroporto di Kansai, entrata in funzione a febbraio, si limita a una potenza di 11,6 MW).

 

29 mw di fotovoltaico a nagasaki

Utilizzati pannelli CIS ad alta efficienza

Una delle particolarità della centrale fotovoltaica che sorgerà presso l’aeroporto di Nagasaki è la tipologia di pannelli utilizzata. Ad occuparsi della loro fornitura e della manutenzione sarà Solar Frontier, che ha optato per pannelli realizzati con tecnologia CIS. A differenza dei pannelli tradizionali, non è previsto l’utilizzo del silicio, ma di un composto di rame, indio e selenio in grado di garantire una maggiore resa nella produzione di energia. La tecnologia CIS offre infatti una maggiore stabilità ad alte temperature e prestazioni migliori rispetto al silicio cristallino anche in condizioni di luce debole. Inoltre, per non interferire con le operazioni di decollo e di atterraggio degli aerei, i pannelli saranno dotati di un’apposita funzione antiriflesso.

Grazie a questo progetto volto a realizzare una centrale fotovoltaica da 29 MW presso l’aeroporto di Nagasaki, la società giapponese Solar Frontier si conferma come una delle più innovative e visionarie al mondo tra quelle operanti nel settore dell’energia fotovoltaica. Non a caso la sua missione è di “creare le soluzioni di energia solare più economiche ed ecologiche della Terra”.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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