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Cambiamenti climatici: scendono in campo i Sindaci

Ultimo aggiornamento: 24-09-2014

Ora tocca ai Comuni parlare di Clima…anzi agire su di esso: questo è il concetto primario che è stato espresso nel corso del convegno “Il Patto dei Sindaci 2.0 per una Smart city” svoltosi a Napoli. Infatti molti Sindaci e molti Comuni hanno deciso di fare proprio il Mayors Adapt, cioè l’iniziativa presentata a marzo da parte della Comunità Europea e che sosterrà le azioni che verranno messe in atto sul territorio per ridurre l’emissione di CO2 e la capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici.

Durante l’incontro napoletano è stato sottolineato come a fronte di un impegno chiesto alle Nazioni e agli Stati centrali da parte dell’Europa, sul tema del Clima, c’è anche un riconoscimento molto chiaro del ruolo degli Enti locali. Le parole d’ordine sono mitigazione e adattamento: in pratica ai Sindaci viene chiesto di operare sia per ridurre le emissioni, sia di studiare il modo in cui persone e territori possono adattarsi ad un cambiamento che comunque è in corso.

Bisogna essere Smart e Resilienti, ma non solo durante i convegni: è importante proporre azioni concrete, ma soprattutto che abbiano un riscontro nell’immediato. Infatti ormai i cambiamenti portano sempre più spesso situazioni di emergenza, come inondazioni, tempeste o siccità: sono poi le Amministrazioni locali che devono farsi carico dei danni e dell’assistenza alle persone colpite.

salvare il clima

D’altronde nel Comune è il Sindaco il responsabile della Salute pubblica: i cambiamenti metereologici a lungo possono portare anche a problemi di salute, se non si sa bene come affrontarli.

Le Amministrazioni locali rappresentano un avamposto importante anche per altre due motivi: innanzitutto possono pianificare il territorio in maniera precisa e puntuale e gestire i rischi, in secondo luogo possono sensibilizzare le persone che vivono sul territorio stesso per ridurre le immissioni.

Nell’incontro di Napoli del 12 settembre, che era stato promosso dalla rete europea Alleanza per il Clima che conta 1700 comuni impegnati in maniera attiva nelle politiche ambientali è stato sottolineato che i Comuni che fino ad ora si sono mostrati più sensibili alle iniziative in favore di un impegno sul fronte climatico, sono stati anche quelli poi che sono riusciti a ridurre di più le emissioni inquinanti.
In Italia, tra le città più grandi spiccano l’impegno di Napoli e Bologna: anzi quest’ultima ha studiato un piano d’azione specifico in grado di interagire con PAES del Mayors Adapt, integrando la verifica delle emissione di Co2 e il consumo di KwH anche con la quantità di pioggia caduta e un’analisi della variazione delle temperature.

Qualsiasi strada si scelga, l’importante è che Sindaci e Comuni capiscano di poter essere gli artefici di un cambiamento di rotta indispensabile non solo per il loro territorio, ma anche per tutto il mondo.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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