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Arrivano i corsi di formazione per installatori di impianti rinnovabili

Ultimo aggiornamento: 03-07-2014

Cambia la regolamentazione per i professionisti che si occupano di installare e manutenere gli impianti da fonti rinnovabili, che dovranno rivedere la propria formazione entro il primo agosto 2016. La manutenzione può essere anche straordinaria e gli impianti in questione, secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 28/2011, sono caldaie, caminetti e stufe a biomassa, di sistemi solari fotovoltaici e termici sugli edifici, di sistemi geotermici a bassa entalpia e di pompe di calore.

Al D.Lgs. del 2011 si sono adeguate adesso anche le Regioni e delle Province autonome e in un documento recente hanno redatto una dichiarazione che entra nel merito e specifica alcune delle affermazioni contenute appunto nello stesso decreto legislativo.

Innanzitutto si spiega come si realizzerà il corso: è diviso in due parti, una teorica ed una pratica. La parte teorica è la stessa per tutti i percorsi che poi si seguono ed ha una durata di 20 ore. Può essere erogata anche con la formazione a distanza (FAD) e riguarda le normative legate alle fonti rinnovabili sia in Europa che in Italia e ovviamente alla installazione e alla manutenzione.

corsi di formazione per installatore impianti da fonti rinnovabili

Nel caso non venga frequentato, non si potrà accedere alla seconda parte del corso. In seguito, superata questa prima parte, ci sono altre 60 ore legate alla fase pratica, che si distinguono in 4 percorsi differenti. C’è quindi la formazione per tecnici specializzati in biomasse per usi energetici, quella per pompe di calore per riscaldamento, refrigerazione e produzione ACS. Gli altri due percorsi riguardano la specializzazione in sistemi solari termici e in sistemi fotovoltaici e fototermoelettrici.

Delle 60 ore, almeno 20 devono essere dedicate proprio al lavoro sul campo, con vere prove di installazione e manutenzione degli impianti.

Una volta che l’esame è dichiarato superato, quando cioè è stata verificata l’installazione o la manutenzione realizzata, il professionista avrà per tre anni l’attestato di qualificazione professionale di “Installatore e manutentore straordinario di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili”, ai sensi dell’articolo 15, comma 2 del Decreto Legislativo 3 marzo 2011 n. 28.

Ogni tre anni poi ci sarà un piccolo “richiamo” ovvero l’obbligo di sostenere un corso di aggiornamento teorico di 16 ore, per rinfrescare quanto acquisito nella frequentazione del corso precedente.
Sicuramente questo tipo di riconoscimento dà la possibilità di avere a disposizione professionisti sempre all’altezza della situazione e di evitare di mettersi nelle mani di chi vanta capacità che in realtà non sono in suo possesso.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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