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Airbank: 330 tonnellate di CO2 in meno grazie al fotovoltaico

Ultimo aggiornamento: 05-03-2015

Airbank è un’azienda italiana, con sede principale a Piacenza, che ha fatto degli strumenti per contrastare l’inquinamento e per la sicurezza industriale il proprio settore di azione principale. Si occupa, infatti, di offrire prodotti, servizi e consulenze relativi alla protezione e sicurezza ambientale, soluzioni antinquinamento, sistemi di gestione ambientale e della sicurezza e sistemi di gestione per l’energia solare.

Il contrasto dell’inquinamento, non viene però solo dai prodotti dell’azienda (tra i tanti: una barriera anti ghiaccio e neve compatibile con l’ambiente) ma anche dalla filosofia alla base di tutte le scelte aziendali. La riduzione dell’impatto ambientale causato dalla produzione è un obiettivo che Airbank si è posta da tempo, come dimostra la realizzazione di un impianto fotovoltaico posizionato sui tetti dei fabbricati che ospitano l’azienda.

L’impianto Airbank è in grado di produrre più di 100.000 kWh all’anno, rendendo l’azienda completamente autonoma dal punto di vista energetico.

airbank

E’ stato installato nel 2009, ed i risultati sull’impatto ambientale sono resi noti con orgoglio dalla stessa Airbank, che dalle pagine del proprio sito mette a disposizione i dati aggiornati relativi all’impianto stesso.

Al momento della scrittura di questo articolo, Airbank ha generato già 210 kWh dall’inizio della mattinata, con una potenza di 14 kW complessivi (ma il dato sulla potenza chiaramente è soggetto a fluttuazioni). Molto interessante è inoltre il dato sul risparmio di CO2, che ha superato le 330 tonnellate dal momento dell’accensione dell’impianto (l’ultimo dato rilevato indica il raggiungimento di 333 tonnellate).

 

L’energia solare si misura in alberi..

Curiosa è invece l’equivalenza della CO2 risparmiata, espressa in alberi. Ecco la spiegazione della stessa azienda, che afferma:

“Per produrre un chilowattora elettrico vengono bruciati mediamente l’equivalente di 2,56 kWh sotto forma di combustibili fossili e di conseguenza emessi nell’aria circa 0,5 kg di anidride carbonica. Si può dire quindi che ogni kWh prodotto dal sistema fotovoltaico evita l’emissione di 0,5 kg di anidride carbonica. Il dato – si legge sul sito – si può quantificare anche con un numero di alberi equivalente calcolato considerando che durante la propria vita una pianta fissa mediamente 400 kg di CO2”.

Stando ai calcoli effettuati, dal 2009 ad oggi la CO2 non immessa nell’atmosfera da Airbank sarebbe quindi pari a ben 832 alberi. In pratica è come se un vero e proprio bosco fosse stato piantato sui tetti dell’azienda, che continua in questo modo la propria produzione con un impatto prossimo allo zero, almeno per quanto riguarda la componente energetica.

Chi volesse vedere il grafico che indica i consumi, la CO2 risparmiata ed i dati in tempo reale, può farlo consultando la pagina del sito aziendale.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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