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Fotovoltaico e fabbisogno energetico nazionale : quanta superficie serve ?

Ultimo aggiornamento: 16-12-2010
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Quanti impianti solari fotovoltaici basterebbero per soddisfare il fabbisogno nazionale di energia ? O meglio, quanta Superficie ad uso fotovoltaico basterebbe per l’ Italia?

Il solo territorio GIA’ urbanizzato della Lombardia basterebbe potenzialmente a soddisfare, con sole installazioni fotovoltaiche , l’intero fabbisogno nazionale di energia (tenendo presente che già ad oggi un buon 20% è già coperto da fonti energetiche rinnovabili ).

Facendo alcuni calcoli scopriamo che convertire l’intero parco energetico italiano a fonti energetiche rinnovabili non è cosa impossibile, anzi ci sono già tutte le condizioni necessarie (anche se non sufficienti) per poter produrre tutta l’energia necessaria da fonti alternative alle combustibili fossili. La potenzialità di risposta del solare fotovoltaico in Italia ha già le condizioni per potersi realizzare.

A quanto ammonta il fabbisogno energetico nazionale?

Il fabbisogno energetico nazionale è di circa 340 mila Gwh/anno. Di questi:

  • circa il 13% è energia importata dall’estero, circa 44 mila GWh/anno
  • circa il 67% è prodotto da centrali termoelettriche che bruciano principalmente combustibili fossili, circa 220-230 mila Gwh/anno
  • circa il 20% è prodotto attualmente da tutte le fonti rinnovabili (idroelettrica, geotermica, eolica e fotovoltaica), circa 68 mila Gwh/anno

(dati arrotondati e indicativi al 2009 – Terna)

Ad oggi, quindi, le fonti rinnovabili producono circa il 20% del fabbisogno totale di energia.

Tenendo buono questo 20 per cento (68 mila Gwh/anno) già prodotto da fonti rinnovabili , immaginiamo di dover convertire a fotovoltaico il rimanente 80%, ovvero i rimanenti 270 mila Gwh/anno.

Quanta superficie ad uso fotovoltaico servirebbe per far fronte alla produzione di questi 270 mila Gwh/anno?

Il dato di partenza è questo:
un impianto fotovoltaico da 1 Kwp di potenza occupa una superficie di circa 8-9 mq e produce sul territorio nazionale MINIMO 1.000 Kwh/anno (al nord poco meno, al sud molto di più).

Un po’ di calcoli* ci portano alla seguente deduzione: la superficie necessaria per installare una produzione fotovoltaica di circa 270 mila Gwh/anno è all’incirca di 2.300 Kmq, ovvero 230 mila ettari.

A quanto corrispondono questi 230 mila ettari di superficie da destinare al fotovoltaico ?
Per avere una unità di misura.. la Lombardia si estende sul territorio nazionale per circa 2 milioni e 300 mila ettari, ovvero per una superficie 10 volte maggiore di questi 230 mila ettari.

Ciò significa che sarebbe sufficiente un decimo della superficie della Lombardia per soddisfare l’intero fabbisogno nazionale di energia producendo da fonti rinnovabili.

C’è già una superficie utilizzabile di tale entità ?

La risposta è sì. Facendo veloci ricerche sul web scopriamo facilmente che il territorio totalmente urbanizzato e cementificato in lombardia ammonta ormai a ben 288 mila ettari*.
Da questi semplici dati ne deduciamo che sarebbe potenzialmente più che sufficiente convertire le superfici già occupate/urbanizzate della sola Lombardia per poter far fronte col fotovoltaico alla richiesta energetica dell’intero territorio nazionale.
Se consideriamo poi che l’italia è il paese europeo con il più alto tasso di cementificazione…

Note:
* Un impianto da 1.000 Mwp occupa una superficie compresa tra gli 8.000.000 e 9.000.000 di Mq (cioè 800-900 ettari) e produce circa 1.000 Gwh/anno
Proporzione:
8.500.000 mq : 1.000 Gwh/anno = X mq : 270.000 Gwh/anno —> X= 2.295.000.000 mq —> X= 2.295 Kmq
oppure, traslando in ettari:
850 ettari : 1.000 Gwh/anno = X ettari : 270.000 Gwh/anno —> X= 229.500 ettari
* Dati 2009 dell’Osservatorio Nazionale sul Consumo di Suolo



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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Un commento

  1. Gianni Polucci, il 8 Aprile 2022 ore 18:57

    Quali sono allora i motivi per i quali non si realizza questo modo di coprire il fabbisogno nazionale? Considerando gli altissimi costi e rischi dei sistemi di approvvigionamento attuali?

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