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Impianti fotovoltaici integrati: usare aree già occupate

Ultimo aggiornamento: 09-09-2013
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Cosa sono e qual è il vantaggio degli impianti fotovoltaici integrati?

Gli impianti fotovoltaici integrati hanno il vantaggio di inserirsi nel contesto architettonico urbano, agricolo o industriale preservando l’estetica e la funzionalità delle strutture in cui sono installati.

Parcheggi fotovoltaici, tettoie, pensiline e serre fotovoltaiche, pareti, contropareti, ecc… fino ai lampioni solari a tetti di ogni tipo, a barriere-antirumore. Sono tutte strutture in cui il fotovoltaico può essere inserito in maniera perfettamente integrata e “non invasiva”, utilizzando strutture già presenti o superfici già occupate.

Il fotovoltaico non deve invadere il territorio, ma integrarsi in aree già edificate. Questo per un ulteriore rispetto dell’ambiente, del pianeta e dei suoi abitanti. Soprattutto il fotovoltaico a film sottile è facilmente adattabile su ogni superficie e produce buoni rendimenti anche in condizioni di scarsa luminosità, alte temperature o di orientamento non ottimale, a differenza dei classici pannelli in silicio cristallino. Il film sottile ha però bisogno di più ampie superfici di installazione.

Leggi qui i vantaggi del fotovoltaico a film sottile.

 

impianti fotovoltaici integrati

Impianto fotovoltaico integrato con moduli semi-trasparenti

Dal punto di vista di chi investe in un impianto fotovoltaico, il vantaggio principale delle installazioni integrate architettonicamente è quello di ottimizzare le funzioni, i costi e lo spazio. Ad esempio una serra fotovoltaica ha il vantaggio di coniugare in un’unica struttura due attività: la produzione in serra e la produzione energetica pulita. In un’unica soluzione si investe e si beneficia economicamente dell’attività vivaistica, dell’autoconsumo energetico e della vendita alla rete elettrica nazionale dell’energia in eccedenza.

Nel caso di installazioni su edifici gli impianti fotovoltaici si definiscono integrati quando si inseriscono in toto nell’involucro edilizio. E’ il caso in cui, per esempio, quando su un classico tetto a falde vengono tolte delle tegole per far spazio ai pannelli fotovoltaici. In tal caso l’impianto su tetto risulterà perfettamente “a livello” delle tegole integrandosi completamente col tetto dell’edificio.

Le installazioni sono integrate negli edifici anche quando vengono sostituite parti architettoniche con particolari pannelli fotovoltaici. E’ il caso, per esempio, della sostituzione delle tradizionali tegole in cotto con tegole fotovoltaiche (qui hai un approfondimento sulle tegole fotovoltaiche), oppure della sostituzione di vetrate trasparenti con particolari vetrate fotovoltaiche.

 

Riassumendo, ecco le caratteristiche degli impianti fotovoltaici integrati e le loro principali applicazioni: in linea generale, i pannelli solari vengono posti, non sopra, ma in sostituzione di parti di tetti, di facciate, o di altri elementi architettonici degli edifici o delle città.

Le loro principali applicazioni sono:

  • sostituire coperture di tettoie, serre, pensiline o pergolati
  • sostituire vetrate, finestre, lucernari o intere facciate degli edifici
  • integrazione in barriere acustiche fonoassorbenti, barriere anti-valanghe, frangisole
  • integrazione in di balaustre, parapetti o finestre

 

In tutti i casi i moduli dell’impianto fotovoltaico integrato posti in sostituzione di vetrate, coperture di serre,  o altre superfici opache, possono rendere maggior utilità e confort se sono semi-trasparenti. Le soluzioni semitrasparenti infatti, consentono di inserire il fotovoltaico in parti di edifici che lascino trasparire la luce del sole o che richiedano un minimo ombreggiamento.

Le facciate fotovoltaiche sono ottimi esempi di impianti fotovoltaici integrati e sono già abbastanza utilizzate per le palazzine di uffici per ridurre il passaggio della luce dall’esterno.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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