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Fotovoltaico a casa ? Ecco il risparmio giornaliero

Ultimo aggiornamento: 14-06-2013
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Installare un impianto fotovoltaico a casa prima del 31 dicembre 2013 permette di beneficiare delle detrazioni fiscali. Questo è ad oggi il primo fattore di risparmio. Realizzando un impianto fotovoltaico al servizio di casa ottieni anche e soprattutto un risparmio sulle spese elettriche domestiche, risparmio in bolletta, ottenuto dall’utilizzo della “propria energia a km zero” anzichè dell’energia acquistata in bolletta e trasportata sull’infrastruttura di rete. Il terzo fattore di risparmio è il beneficio del rimborso economico garantito dallo scambio sul posto che valorizza tutta l’energia immessa in rete, mettendola a disposizione anche per i prelievi.

Se consideriamo la detrazione fiscale sull’installazione degli impianti fotovoltaici domestici il risparmio è rapidamente quantificabile: si tratta, fino al 31 dicembre 2013, di un 50% (in futuro: 36%) recuperabile in 10 anni dalla propria dichiarazione dei redditi. Nello specifico si tratta di una detrazione Irpef a vantaggio di tutte le persone fisiche soggette a imposta sul reddito.

Un impianto fotovoltaico sfruttato in maniera ottimale riesce a ridurre la bolletta elettrica di almeno i due terzi sui consumi annuali. Per il fotovoltaico installato in casa (o in azienda) puoi calcolare in maniera precisa la quantità di risparmio giornaliero, mensile o annuale che puoi ottenere grazie all’autoconsumo immediato e grazie all’autoconsumo “differito” regolato col meccanismo dello scambio sul posto: si tratta di adattare le proprie modalità di consumo di energia ai momenti di maggiore produzione impianto,  oppure di utilizzare batterie di accumulo in grado di sfruttare i benefici economici dell’autoconsumo anche di sera. Con piccole batterie gli impianti domestici riescono ad innalzare la quota di autoconsumo a più del 70%, procurando significativi risparmi in bolletta.

 

Come ottenere il massimo risparmio dal fotovoltaico di casa

Andiamo con ordine. L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, nelle fasce centrali della giornata, ha due possibili vie: o l’autoconsumo immediato, oppure l’immissione in rete.
Autoconsumando la propria energia si godranno dei maggiori benefici economici grazie al fatto di poter ridurre l’oneroso prelievo di energia dalla rete elettrica.
Immettendo, invece, in rete l’energia prodotta si beneficia, in misura relativamente minore, della sua “monetizzazione” da parte del Gse, il Gestore dei Servizi Energetici.

Quando l’impianto fotovoltaico non produce, invece, la mia richiesta energetica è soddisfatta direttamente dalla rete elettrica con i normali prelievi che poi verranno fatturati in bolletta.

risparmo giornaliero col fotovoltaico a casa

Per ottenere il massimo risparmio da un impianto fotovoltaico è importante, quindi, in ordine di priorità: prima autoconsumare il più possibile (intendendo per autoconsumo l’autoconsumo istantaneo), poi cedere l’energia, non immediatamente auto-consumata, alla rete elettrica che verrà monetizzata dal Gse con lo scambio sul posto (o con il ritiro dedicato).
Se si tratta, poi, di un impianto al servizio di casa, ulteriori benefici sono ottenibili attraverso le detrazioni fiscali Irpef, che di fatto scontano il costo dell’installazione di un 50% (o di un 36% dopo il 31 dicembre 2013).

L’autoconsumo è quindi l’utilizzo contestuale dell’energia prodotta ed è quello che garantisce il maggior risparmio giornaliero derivante dall’utilizzo dell’impianto fotovoltaico. L’autoconsumo si può calcolare come la differenza fra i Kwh prodotti dall’impianto (misurati dal “contatore di produzione”) ed i kwh ceduti alla rete elettrica, misurati dal contatore bi-direzionale (cioè che misura immissioni e prelievi).

Il risparmio giornaliero è dato dal fatto che, nel momento di autoconsumo, i kwh assorbiti dall’utenza non vengono conteggiati in bolletta. La bolletta elettrica è infatti, oggi e in futuro sempre più, onerosa per via dell’aumentante costo delle voci ad essa associati (costi delle fonti fossili, dei prelievi fiscali, degli oneri, delle addizionali, ecc..).

Ecco perchè il fotovoltaico è un importante “paracadute” per bypassare gli aumenti inflazionistici dei costi dell’energia.

Vediamo qualche numero ed un grafico esplicativo di quanto finora detto.

Per un utente che ha il fotovoltaico a casa, cliente “residenziale”, il risparmio economico derivante dall’utilizzo dell’impianto fotovoltaico in autoconsumo è  di circa, mediamente, di 0,21 – 0,22 € per kwh autoconsumato.

Per un utente che ha il fotovoltaico su un’azienda, cliente “commerciale”, il risparmio economico è di circa 0,17-0,18 euro per kwh, per gli impianti di piccola taglia, e di 0,14-0,15 €/kwh per le installazioni di taglia media.

Ovviamente col fotovoltaico aumenti il risparmio aumentando la quota di autoconsumo giornaliero.

Per quanto riguarda le soglie minime di autoconsumo, che rendono l’impianto decisamente conveniente anche senza incentivi, ecco tre numeri in funzione dell’ubicazione dell’impianto fotovoltaico in Italia:

  • al nord Italia: il fotovoltaico senza incentivi nè detrazioni (e con i prezzi di oggi) conviene con una soglia minima di autoconsumo del 70%
  • al centro Italia, la soglia di autoconsumo minima si abbassa al 50%
  • al sud Italia basta un 30% di autoconsumo per portare in breve tempo l’impianto in pareggio con i costi sostenuti per   realizzarlo.

Queste stime sono ovviamente variabili anche in funzione della produttività dell’impianto, dei prezzi degli impianti “chiavi in mano” e dei prezzi dell’energia “tradizionale” pagati in bolletta.

Il grafico mostra il risparmio giornaliero per un impianto fotovoltaico installato al servizio di casa.

fotovoltaico casa risparmio giornaliero

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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