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Il fotovoltaico nel bilancio di Intesa San Paolo

Ultimo aggiornamento: 16-06-2012

L’importanza dell’uso di energie rinnovabili in chiave di uno sviluppo sostenibile è ormai a pieno titolo parte degli obiettivi sociali di aziende di primo piano. Ne è prova la presentazione del bilancio sociale 2011 di Intesa San Paolo, la realtà bancaria più forte e diffusa nel nostro paese, nel quale è sottolineato il forte impegno a difesa del risparmio delle risorse naturali concretizzatosi in un investimento complessivo di 3,7 miliardi di euro nel settore dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili e in particolare nel fotovoltaico.

In questo senso la stipula di un accordo di collaborazione con il Ministero dell’Ambiente si è tradotta in una molteplicità di iniziative che hanno visto il gruppo bancario protagonista di un’incisiva azione a fianco dello sviluppo della green economy: prima di tutto nel 2011 sono risultati in crescita del 34% rispetto all’anno precedente i finanziamenti a vantaggio di progetti e implementazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili per un totale che, nei confronti delle sole imprese, è arrivato a toccare il miliardo e 224 milioni di euro. In più è stata garantita l’assistenza del Desk Energy, una consulenza a disposizione delle aziende per esaminarne progetti, 457 nel solo 2011, che per lo più erano basati sulla tecnologia fotovoltaica.

fotovoltaico ed efficienza energeticaQuanto ai privati essi hanno beneficiato dello “strumento del prestito ecologico”, 180 milioni suddivisi in 10mila prestiti per finanziare l’acquisto di pannelli fotovoltaici e auto ecologiche.

In tema di sostenibilità dello sviluppo Banca Intesa ha messo a disposizione dei suoi clienti un portale, impresambiente, dove trovare tutte le novità riguardanti la sostenibilità ambientale al tempo stesso fornendo alle aziende una vetrina per i propri prodotti innovativi nel campo delle energie rinnovabili, della salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro.

Difesa dell’ambiente ed energie rinnovabili vanno a braccetto nel progetto “Provincia Eternit Free” promosso da Legambiente e AzzeroCO2 cui il Gruppo San Paolo ha aderito sottoscrivendo un protocollo d’intesa che prevede il finanziamento di progetti di sostituzione delle coperture di amianto con pannelli fotovoltaici. Rimozione dell’amianto che è centrale in altri due progetti sostenuti da Intesa San Paolo: “Sostenibilità Business” e “Sostenibilità a breve termine”.

Attiva su questo fronte anche Leasint, società della galassia San Paolo,  che nel solo 2011 ha erogato 386 finanziamenti alle rinnovabili per un valore di 1,38 mld e una potenza di 1,5 Gigawatt. Così come è da registrare l’analogo impegno delle banche straniere facenti parte del gruppo che finanziano il fotovoltaico in Slovenia, Croazia, Slovacchia, Ungheria e Romania.

Da sottolineare anche l’azione di Equiter, altra società del gruppo, la quale ha posto in essere due joint venture. La prima si chiama Enerpoint Energy e mira alla diffusione delle rinnovabili, la seconda denominata Gica è attiva nella lotta ai mutamenti climatici. Sostiene in più il fondo Ambienta 1 per il finanziamento di piccole realtà attive nel campo delle rinnovabili oltre ad essere, assieme con Enerpoint di cui è azionista, attore di primario riferimento nell’ industria fotovoltaica italiana occupandosi di tutto, dalla vendita all’installazione, per un totale che vede dal 2001 a oggi l’implementazione di 20000 impianti per una potenza di 260 megawatt complessivi.

Nella convinzione che lo sviluppo sostenibile possa veramente radicarsi nella società solo attraverso una forte azione educativa che parta dal risparmio energetico il gruppo ha aderito al progetto “Verischool” che si occuperà di studiare la possibile integrazione delle tecnologie tese al risparmio di energia con  le esigenze delle scuole.

 

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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