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Smart island: l’energia pulita arriva all’Isola del Giglio

Ultimo aggiornamento: 23-07-2015

Dopo le Smart City, possiamo iniziare a parlare delle Smart Island? Per le isole la produzione e gestione intelligente dell’energia ha i suoi migliori benefici, visto che taglia gli elevati costi di trasporto delle materie prime.

L’Isola del Giglio (compreso Giannutri) potrebbe essere la prima Smart Island italiana: cosa intendiamo dire? Che grazie ai sistemi per l’accumulo di energia, grazie al fotovoltaico e ad altre soluzioni hi-tech (che potremmo definire “gestione intelligente ed ottimizzata” dell’energia) sarà possibile gestire in maniera autonoma la cosiddetta domanda attiva di elettricità.

È stato siglato un protocollo d’Intesa tra IBM e Terna Plus con il Comune dell’Isola del Giglio, l’Acquedotto del Fiora, la SIE (che è la concessionaria dell’energia elettrica dell’isola) e l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

Questa isola, come tante altre isole non solo italiane, vede il proprio fabbisogno energetico schiavo di sistemi di generazione obsoleti, inquinanti e soprattutto anti-economici. Non essendo connessa alla rete elettrica nazionale, la produzione energetica dell’isola è legata ancora agli inefficienti generatori a gasolio: ben il 75% dell’energia prodotta viene dispersa nell’ambiente sotto forma di calore. Non si tratta solo di uno spreco di risorse, ma anche di un sistema estremamente inquinante, antieconomico ed impattante da un punto di vista acustico.

rinnovabili sulle isole

Ogni anno al Giglio vengono consumate 2300 tonnellate di gasolio, per produrre 10 milioni di kilowattora, che emettono nell’aria 7500 tonnellate di anidride carbonica, insieme al monossido di carbonio, al diossido di zolfo e al diossido di azoto.

Non solo: questo modo di produrre energia, come detto, non è neanche economico. L’elettricità prodotta sull’Isola con le fonti fossili costa 6 volte di più di quella nazionale (anche per i maggiori costi di trasporto della materia prima).

Per questo motivo Terna Plus e IBM hanno deciso di puntare sulle rinnovabili elettriche con ingenti investimenti: trasformeranno l’Isola del Giglio in una Smart Island, un’isola in grado di auto-sostentarsi dal punto di vista energetico creando le proprie infrastrutture energetiche che utilizzano le risorse locali e rinnovabili per produrre energia pulita. In questo modo l’isola potrebbe diventare totalmente indipendente dalle fonti fossili, carbone, gasolio e petrolio ed auto-sostentarsi dal punto di vista energetico con le sole fonti pulite.

Il progetto proposto da Terna Plus e IBM è un sistema ibrido che congloba diverse fonti rinnovabili e sfrutta sistemi di stoccaggio. I benefici apportati saranno su diversi fronti, non solo ambientale, ma anche economico: 4.000 tonnellate di CO2 in meno in atmosfera ogni anno e prezzi dell’energia più bassi grazie all’azzeramento dei costi di trasporto della materia prima combustibile. Anche e soprattutto l’economicità dell’operazione è l’ottima notizia per gli abitanti dell’Isola del Giglio.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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