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Parco fotovoltaico: il solare approda in Africa

Ultimo aggiornamento: 02-01-2013

Più di 300 milioni di euro! A tanto ammonta l’investimento dell’inglese Blue Energy per la realizzazione di un parco fotovoltaico destinato ad essere costruito in Ghana. La Blue Energy è un’impresa no-profit, costituita da Mathias Craig, Lal Marandin e William Craig, allo scopo di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni isolate, attraverso la costruzione di centrali per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

La realizzazione di infrastrutture di tale portata, infatti, agevola l’impiego di manodopera locale, anche attraverso la formazione di nuove professionalità, e favorisce lo sviluppo dell’area interessata, a partire dal miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie.

Nel solo continente africano sono più di 600 milioni le persone per cui l’energia elettrica è ancora un miraggio e, vista la disponibilità di luce e di calore che non ha pari al mondo, parrebbe ovvio un notevole interessamento delle aziende di settore verso progetti di installazione in quei luoghi. In realtà il discorso è più complicato per via dell’instabilità politica di molti paesi ed a causa del basso costo dell’energia elettrica locale, che permette investimenti redditizi solo a fronte di agevolazioni economiche da parte di paesi occidentali.

Perché il progetto “Nzema” verrà sviluppato in Ghana? In effetti, il Ghana, tra le nazioni africane, non è certo quella messa peggio, dato anche che l’indice di sviluppo umano, il dato con cui l’ONU determina la qualità della vita media in una nazione, nel 2010 lo dava al 135 ° posto con un valore di poco superiore allo 0,5 (dove 0 è il minimo e 1 il massimo), ma con un’aspettativa di vita che però, sia per i maschi che per le femmine, non raggiunge i 60 anni di età. Paese produttore di cacao e parco fotovoltaico, solare approda in Africaricco di giacimenti petroliferi e minerari, il Ghana genera anche energia idroelettrica, che esporta verso le nazioni confinanti ed è, a tutt’oggi, una nazione dalla situazione politica stabile ed attenta, per quanto possibile, ai fabbisogni della popolazione. Proprio la tranquillità politica, la capacità del governo ghanese di orientarsi verso le energie rinnovabili ed il sostegno finanziario della comunità europea hanno indotto la Blue Energy verso questa scelta.

Il parco fotovoltaico più grande dell’Africa verrà quindi costruito nei pressi del villaggio Aiwiaso, nella parte occidentale della nazione sub-sahariana, dove sembrano essere garantiti almeno 250 giorni di sole l’anno; i 630 mila moduli fotovoltaici, che verranno istallati, saranno comunque in grado di produrre energia, sfruttando la luce riflessa, anche per i rimanenti cento giorni.

La nuova centrale, i cui lavori di costruzione inizieranno nel 2013 per terminare nel 2015, sarà in grado, a pieno regime, di produrre 155 MW di potenza di energia elettrica fotovoltaica, in grado di coprire il 6 per cento del fabbisogno nazionale.

Un impianto di queste caratteristiche è in grado, da solo, di far risparmiare 400 mila tonnellate di anidride carbonica, senza contare la possibilità di frenare la deforestazione indiscriminata, che da anni viene perpetrata con il benestare dello stesso governo ghanese, con la conseguente distruzione dell’habitat di diverse specie animali.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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