Sei un professionista? Scopri il servizio di fornitura preventivi!

ONU e energia sostenibile, ecco come sblocca gli investimenti

Ultimo aggiornamento: 25-08-2015

Come sbloccare 120 miliardi di dollari l’anno per l’energia sostenibile? Ecco la risposta dell’ONU: SE4ALL, Energia Sostenibile per Tutti (“Sustainable Energy for All”). Questo il programma dell’ONU presentato al vertice di Addis Abeba, in Etiopia, per diffondere  le energie rinnovabili attraverso lo sviluppo di un mercato obbligazionario green florido e sicuro. Questo programma sarebbe in grado di sbloccare, fin da subito, 120 miliardi id euro per finanziare progetti legati a doppio file all’ambiente ed alla sostenibilità. In prospettiva i capitali investiti potrebbero superare i mille miliardi di dollari.

All’epoca del mondo globalizzato e dell’economia virtuale secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite i mercati obbligazionari hanno risvolti concreti anche sull’economia reale perchè permettono di finanziare veri e propri progetti.

Ecco perchè l’ONU ha deciso di lanciare un programma per favorire il mercato dei titoli green, un mercato obbligazionario “verde”, e relativi prodotti assicurativi per agevolare gli investitori a puntare su questo nuovo settore di investimento. L’obbiettivo è quello di studiare un programma per proporre prodotti assicurativi in grado di rimuovere i rischi di investimento relativi al mercato dell’energia sostenibile e favorire dunque gli investitori ad operare nel settore in totale sicurezza.

titoli verdi

Il risvolto concreto dovrebbe essere, secondo il progetto SE4ALL, quello di sbloccare ingenti investimenti per lo sviluppo e la crescita della sostenibilità energetica globale riducendo il principale ostacolo che incombe su ogni operazione di finanziamento: il rischio di investimento. In questo modo può essere innescato un “circolo virtuoso” in grado di portare le tecnologie pulite e sostenibili ai vertici dell’interesse dei grandi investitori internazionali. Grandi investimenti porterebbero a grandi progetti per la sostenibilità e per la salvaguardia del clima del nostro pianeta.

In concreto? Secondo le stime ONU per raggiungere l’obiettivo 2030 enunciato nel programma SE4All, il settore pubblico e quello privato dovranno triplicare gli attuali investimenti, portandoli gradualmente ad oltre 1000 miliardi l’anno.

Mentre nei paesi OCSE il quadro normativo ed il mercato hanno già iniziato a svilupparsi da qualche tempo, nei paesi poveri del mondo le norme sono ancora molto carenti e la percezione del rischio degli investitori è ancora una barriera insormontabile. Una soluzione assicurativa adeguata ed il giusto sostegno normativo (stabile nel tempo) potrebbero essere i fattori decisivi per avviare anche lì un processo di crescita.

Nello specifico, sono quattro gli elementi chiave individuati dalla commissione finanze dell’Advisory Board di SE4All:

  • prodotti assicurativi ad hoc per ridurre il rischio di investimento
  • istituzione di green bond, ovvero “obbligazioni verdi”
  • impiego di istituti di finanziamento allo sviluppo per agevolare e sostenere la micro-finanza locale
  • utilizzo di strutture di aggregazione per condividere le progettualità su piccola scala

Questi sono i quattro grandi temi finanziari messi in campo dalla Commissione ONU.

Nello specifico i green bond, i cd. titoli verdi, sono titoli in grande crescita già da qualche anno in alcuni mercati: si tratta di strumenti finanziari relativamente nuovi che legano l’emissione di un bond ad un investimento vantaggioso per l’ambiente.
Possono venire utilizzati per finanziare, ad esempio, la costruzione di centrali fotovoltaiche, la realizzazione di parchi eolici, la costruzione di fabbriche meno inquinanti o nuovi prodotti per l’efficienza ed il risparmio energetico. I progetti a sostegno dell’ambiente e del risparmio di energia acquisterebbero, secondo questa logica, un valore aggiunto sia per l’investitore sia per l’ambiente.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

Clicca per richiedere una consulenza o un preventivo


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti.
Se non vuoi lasciare un commento, clicca qui per ricevere gli aggiornamenti dalla discussione.