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Niente più incentivi nel futuro del fotovoltaico

Ultimo aggiornamento: 03-02-2015

Il buongiorno si vede dal mattino: sul tema “fotovoltaico” il Governo, con lo spalma-incentivi, aveva chiaramente mostrato quale sarebbe stato il futuro del settore. Ora arrivano le certezze, e non sono certezze alle quali si “apre la porta” volentieri. Gli incentivi ci saranno per le fonti rinnovabili, ma il fotovoltaico, coerentemente alle scelte fatte fin’ora, continuerà ad esserne escluso.

Durante un convegno, il vice ministro allo Sviluppo, Claudio De Vincenti si è espresso chiaramente sul tema e ha affermato che “il decreto sugli incentivi per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche per il prossimo triennio dovrebbe essere pronto entro fine febbraio”. Gli incentivi non riguarderanno, dunque, il fotovoltaico, ma solo i produttori delle altre rinnovabili elettriche.

Secondo il Governo, infatti, il comparto del fotovoltaico è ormai maturo e per questo non ha più la necessità di un sostegno pubblico per continuare a crescere.

incentivi e rinnovabili

Per il vice-ministro è necessario essere più vicini alle linee guida europee, soprattutto sul tema degli aiuti di Stato, per far sì che il settore delle rinnovabili possa rispondere in maniera più adeguata alle regole del mercato, cercando di pesare sempre meno sulle spalle dei cittadini e cercando di diventare sempre più autonomo da interventi esterni.

Come hanno risposto le azioni delle aziende chiamate in causa a queste dichiarazioni? Enel Green Power è cresciuta, Kinexia è volata. Anche Erg ha beneficiato di questa notizia perché la sua controllata Erg Renew sta per acquisire le autorizzazioni necessarie per la realizzazione di alcuni grandi impianti.

Tornando al fotovoltaico, quello che si prospetta è quindi un futuro autonomo dagli incentivi. Eppure, questo cambiamento radicale può essere considerato come un nuovo capitolo nella storia del fotovoltaico italiano.

Le soluzioni sono sempre più flessibili, tagliate su misura per case, condomini e piccole realtà, lontano dai grandi parchi fotovoltaici che tanto hanno fatto storcere il naso agli ambientalisti. Forse a rimanere in piedi saranno quindi le aziende che offrono prodotti di qualità, e ad usarli sempre di più sarà chi veramente crede in una rivoluzione a favore delle energie rinnovabili.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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