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Milano: prima al mondo con sistema di bike sharing integrato

Ultimo aggiornamento: 25-07-2014

Siglato qualche giorno fa il protocollo d’intesa tra il sindaco di Milano Pisapia e il ministro per l’Ambiente Galletti. L’accordo va a potenziare il sistema di bike sharing già presente in città, introducendo nuove aree di sosta e nuove bici a pedalata assistita. Il progetto rientra nel piano per favorire l’adozione di sistemi di mobilità sostenibile in città, anche in previsione dell’Expo 2015.

 

BikeMi: il primo sistema di bike sharing integrato al mondo

Il protocollo d’intesa siglato tra il ministro Galletti e il sindaco Pisapia prevede la realizzazione di investimenti per oltre 4 milioni di euro. Verranno realizzare altre 80 aree di sosta, che si andranno ad aggiungere alle circa 200 già attive e saranno acquistate 1.000 biciclette a pedalata assistita. Complessivamente, il numero di bici a noleggio a disposizione dei cittadini e dei visitatori di Milano supererà quota 4.500. Le bici a pedalata assistita montano una batteria agli ioni di litio che riduce lo sforzo umano, permettendo la copertura anche di grosse distanze – fino a 50 km di autonomia – senza ripercussioni sull’ambiente.

La batteria viene ricaricata tramite piccoli pannelli solari e il sistema di controllo wireless integrato su ogni bici comunicherà al servizio di assistenza guasti, anomalie e necessità di sostituzioni. In questo modo, chi vorrà raggiungere la zona del sito espositivo per visitare i padiglioni in occasione dell’Expo potrà farlo semplicemente noleggiando una bici in una delle stazioni dislocate tra il centro cittadino e i quartieri periferici.

bike sharing a milano

L’area nella quale si svilupperà l’Expo si trova a circa 13 km dal centro di Milano, una distanza percorribile in pochi minuti grazie alle bici a pedalata assistita.

 

Un modello di mobilità sostenibile

Grazie al potenziamento del sistema di bike sharing BikeMi, Milano si presenta come modello mondiale di mobilità sostenibile. La vetrina dell’Expo sarà un’ottima occasione per la città e Milano si sta preparando per presentarsi al meglio agli occhi del mondo. L’iniziativa congiunta del Comune e del Ministero dell’Ambiente fa sì che il sistema di bike sharing della città – che lo scorso anno è stato utilizzato più di 2 milioni di volte – possa essere preso ad esempio da altre città italiane ed europee. Il progetto dimostra che rendere più green e sostenibile la mobilità cittadina è possibile, oltre che doveroso. A beneficiarne saranno l’ambiente, i cittadini attuali e chi abiterà la città in futuro.

Il progetto milanese sul bikesharing può senz’altro rappresentare un modello innovativo e percorribile in moltissime altre città d’Italia. Si tratta di un esempio di buone prassi energetiche e di mobilità sostenibile, soprattutto nel caso delle biciclette a pedalata assistita ricaricate col fotovoltaico.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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