La Germania, ormai lo sappiamo bene, è l’avanguardia tecnologia del solare. Avanguardia europea, se non mondiale. La Germania, coerentemente alle scelte finora intraprese, prosegue sulla strada dell’efficienza nella trasformazione del paese e la transizione da fonti non rinnovabili a fonti rinnovabili sembra sempre più vicina. Tutto questo si traduce in due nuovi obiettivi: +19 GW per l’eolico e +10 GW per il fotovoltaico.
Gli ultimi sforzi riguardano infatti la costruzione nei prossimi 5 anni di impianti eolici per altri 19 GW e di impianti fotovoltaici per altri 10 GW, che aiuteranno la nazione ad arrivare a 112,5 GW di potenza prodotta ogni anno da fonti rinnovabili entro il 2019.
A comunicarlo sono fonti autorevoli come i gestori di rete tedeschi, Amprion, TransnetBW e 50Hertz giusto per citarne alcuni. Questo processo, c’è da aggiungere, va avanti nonostante l’irresolutezza dell’Europa sul tema delle fonti rinnovabili, che ha stabilito target assolutamente insufficienti e riduttivi per il 2030. Il Paese, superando le direttive europee, sta dimostrando una grande volontà sulla strada dell’efficienza e delle energie pulite ed è una delle pochissime Nazioni che si mantiene in linea con le previsioni di crescita che le davano all’80% entro il 2050.
Questa crescita esponenziale è dovuta prima di tutto ai numerosi investimenti pubblici fatti per integrare le rinnovabili su diverse strutture. Si tratta, ad esempio, di investimenti fatti su strutture pubbliche, o agli impieghi che hanno coinvolto stadi, luoghi di svago e molti altri pubblici edifici. Solo per fare due esempi: lo stadio del Werder Brema e il Luna park di Freimark sono alimentati con energia pulita e producono un surplus in grado di alimentare diverse abitazioni private della zona.
Un altro esempio è rappresentato dallo stato Schleswig-Holstein, che supplisce quasi al 100% dei suoi bisogni energetici attraverso l’eolico.
Purtroppo, a livello di produzione di pannelli fotovoltaici, la Germania non se la passa così bene come un tempo: infatti i pannelli cinesi hanno colpito duro un settore che impiegava oltre 100.000 persone. Dalla Cina e da altri paesi asiatici arrivano, infatti, prodotti a costo minore che mettono in crisi le produzioni europee.
Anche il costo dell’elettricità è in calo. Se questo è un bene per il consumatore finale, diventa un problema per chi invece produce e vende l’energia prodotta e deve fare i conti con i propri piani di investimento (il prezzo di vendita dell’energia fotovoltaica in Germania è passato dai 90 centesimiUSD/kwh a 20 centesimiUSD/kwh.
Nonostante tutto la Germania sta lavorando per diventare un paese sempre più green, conscio del fatto che più si aumenta la quota di energia prodotta dalle rinnovabili più i benefici diventeranno visibili da tutti e meno si peserà sui contribuenti.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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