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Fotovoltaico in Italia, già in grid parity ?

Ultimo aggiornamento: 06-03-2013

Il fotovoltaico globale potrebbe essere a breve ad un punto di svolta. Secondo uno studio di Deutsche Bank, infatti, il fotovoltaico è prossimo alla grid parity. A livello globale, infatti, il 2014 sarà l’anno in cui il fotovoltaico raggiungerà dei prezzi sostenibili anche senza incentivi in molti paesi. Questo afferma lo studio che analizza le condizioni del mercato fotovoltaico globale.

E in Italia? Secondo il rapporto  il fotovoltaico in Italia è già in grid parity.

Innanzitutto: cosa è la grid parity? La grid parity, o punto di pareggio, è il momento più atteso dagli operatori del settore, è il momento in cui il fotovoltaico, o meglio il costo del kilowattora prodotto da fonte solare, eguaglia il costo del kilowattora prodotto dalle fonti “convenzionali” (gas, carbone, petrolio, ecc..). Da questo punto in poi produrre energia attraverso il fotovoltaico risulterebbe di per sè più conveniente rispetto all’utilizzo delle tradizionali tecnologie inquinanti. Da questo momento in poi il solare fotovoltaico avrebbe un rapporto costi-benefici più vantaggioso rispetto ad esempio ad una centrale a gas.

Se il fotovoltaico risulta più conveniente rispetto alle fonti convenzionali ha tutte le carte in regola per crescere, svilupparsi e diffondersi spontaneamente, anche senza gli incentivi statali. La grid parity è infatti il punto di incontro tra due opposte curve di prezzo: quella crescente dei costi delle fonti convenzionali e quella decrescente dei prezzi del fotovoltaico sul mercato globale.

fotovoltaico italia grid parity

In Italia ci sono già le condizioni per la grid parity, vista la favorevole posizione e visto il grado di sviluppo già raggiunto dal mercato del fotovoltaico. In Italia, soprattutto al sud, ci sono infatti buoni livelli di rendimento produttivo degli impianti e c’è un buon livello di concorrenza nel settore, competitività che agevola ulteriormente la diminuzione dei prezzi finali delle installazioni.

In Italia, dunque, investire nel fotovoltaico conviene già, perchè in Italia la grid parity è già realtà.

Secondo la banca tedesca ad oggi il costo degli impianti in Italia si aggira intorno ai 1.500 – 2.000 euro al Kw. Ovviamente si parla qui di prezzi per i grandi impianti fotovoltaici. Prezzi che porterebbero molti sviluppatori di progetti a rinunciare agli incentivi ottenendo comunque un buon ritorno economico. L’energia prodotta sarebbe di per sè già sufficiente a ripagare l’investimento e ad avere un buon ritorno economico.
Gli impianti fotovoltaici italiani sono nelle condizioni di potersi ripagare attraverso la vendita dell’energia prodotta e senza gli incentivi statali.

C’è un altro fattore: l’autoconsumo. Le installazioni volte non tanto alla vendita, ma all’autoconsumo traggono maggiori benefici indiretti derivanti dal minore acquisto di energia in bolletta. Questo vale soprattutto per le grandi imprese energivore, ma anche per le piccole e medie imprese, fino ad arrivare agli impianti residenziali.
Lo studio sottolinea, a questo proposito, come in Italia stiano aumentando le aziende che optano per il fotovoltaico senza incentivi, facendo affidamento sull’autoconsumo, sullo scambio sul posto o sul ritiro dedicato (che sono, ricordiamolo, cosa diversa dagli incentivi statali).

Le aspettative per il 2013, sempre secondo il rapporto di Deutsche Bank, sarebbero di ulteriori 2 gigawatt (2mila megawatt) di potenza fotovoltaica installata in Italia.

 

Torniamo al mercato globale, qual è la situazione fuori dall’Italia?

A livello mondiale il 2014 sarà, sempre secondo il rapporto, l’anno in cui avverrà il passaggio da un mercato incentivato, ad un mercato senza incentivi.

L’India, in particolare, è il paese in cui il fotovoltaico è già potenzialmente conveniente senza sussidi. Le stime parlano infatti di 1-2 gigawatt di nuova potenza fotovoltaica installata per il 2013, potenza che andrà a rispondere all’annoso problema dei black-out elettrici in molti territori del paese.

Questi numeri di nuovo installato, seppur importanti, niente hanno a che vedere con le stime sul mercato cinese: si parla di 7 – 10 nuovi gigawatt di potenza fotovoltaica installata per il 2013.

Per quanto riguarda l’Europa, infine, il primato dovrebbe tornare, come da tradizione, alla Germania per la quale si prevede l’installazione di 3-4 nuovi gigawatt di fotovoltaico sempre nel solo 2013.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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